𝙸𝚅

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Alcuni dicono che il tempo sana tutte le ferite

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Alcuni dicono che il tempo sana tutte le ferite. Io non sono d'accordo. Le ferite rimangono. Col tempo, la mente, per proteggere se stessa, le cicatrizza, e il dolore diminuisce, ma non se ne vanno mai.
Rose Kennedy








𝙲𝙰𝙿𝙸𝚃𝙾𝙻𝙾 𝙸𝚅








Il luogo, le mani mozzate, il corpo seminudo... Taehyung ricorda ogni cosa.
Cerca di riprodurre la scena del crimine nella sua mente, ma Amber è l'unica cosa a cui riesce a a pensare.
Sì, ha sentito Seokjin chiamarlo per nome, ma al momento gli sembra un rumore lontano anni luce da lui. Taehyung è prigioniero della sua bolla di dolore. Il suo profumo, il suo senso dell'umorismo anche nelle situazioni peggiori, la sua voce indimenticabile, Taehyung ricorda tutto. È sempre con lui, specialmente quando lavora e non si ferma mai. Tenta di ripensare al caso, ma vede solo il suo sorriso radioso, che innumerevoli volte ha illuminato le sue giornate. Dio se gli manca.

«Taehyung, stai bene?»

Il detective finalmente reagisce quando Seokjin gli stringe la spalla. Sembra preoccupato, aggrotta le sopracciglia mentre parla.

Per quanto tempo si è perso nel passato?

«Lo ricordi anche tu, vero?» chiede al sergente, incontrando il suo sguardo. La voce di Taehyung è più roca del solito. La gola gli fa male, come se fosse avvolta da un filo spinato.

«Certo.» Seokjin sposta la mano, ma il suo sguardo annega ancora negli occhi scuri di Taehyung.

«Ricordare cosa?» s'intromette Jeongguk, impaziente.

Taehyung stringe la mascella, lottando contro la volontà di colpire quel coglione. Perché è così ansioso di sapere? Questa povera donna stesa sull'erba è morta in ogni caso.

«La firma è per me», esordisce Taehyung, non volendo sentire ancora una volta la voce insopportabile di Jeongguk.

Il minore sta per fare un'altra domanda stupida, quando Seokjin chiarisce: «Abbiamo già affrontato un caso simile.»

𝐓𝐇𝐄 𝐖𝐈𝐍𝐃𝐒 𝐎𝐅 𝐂𝐇𝐈𝐂𝐀𝐆𝐎 ⁺ ᵗᵃᵉᵏᵒᵒᵏDove le storie prendono vita. Scoprilo ora