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È meglio sapere e rimanere delusi, che non sapere e meravigliarsi sempre

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È meglio sapere e rimanere delusi, che non sapere e meravigliarsi sempre.
Oscar Wilde









𝙲𝙰𝙿𝙸𝚃𝙾𝙻𝙾 𝚇𝚇
Parte II







«È...» Hoseok raccoglie le idee, incrociando le braccia. «Non è impossibile. Cioè, per niente.»

«Lo so, vero?» rispondono contemporaneamente i detective, poi si scambiano un'occhiata, con le sopracciglia aggrottate.

L'agente speciale dà loro le spalle, frugando fra alcuni fascicoli posti sullo scaffale, poi torna con uno di quelli, aprendolo subito.

«Josh Doney, commerciante, attualmente lavora part-time per prendersi cura del figlio.» Esatto. Gira la pagina. «Anche Linda Bane, rappresentante di commercio, proprio come Janice. Questi lavori potrebbero essere adatti ai nostri assassini», dice Hoseok, battendo due dita sulla pagina. «Gli psicopatici spesso eccellono in questo campo.»

«Sei sicuro che siano psicopatici, quindi?» chiede Taehyung.

«Abbastanza sicuro, sì.» Li fissa, dato che ci sono solo loro tre nel seminterrato— il che è in effetti è strano. «Non tutti gli psicopatici sono serial killer, ma la stragrande maggioranza dei serial killer sono psicopatici, o almeno mostrano tratti psicotici.»

«Ad esempio?»

Hoseok chiude il fascicolo. «Ad esempio il narcisismo, l'egoismo, l'impulsività, l'incapacità di accettare le proprie colpe, il fatto di vivere superficialmente le proprie emozioni o la mancanza di empatia e di senso di colpa. Questi sono i tratti più comuni, direi.» Fa una breve pausa. «I nostri assassini non mostrano alcun senso di colpa, quindi non provano le cose come noi. I loro metodi sono estremamente violenti, e il loro giochetto sadico ci fa intuire che almeno uno di loro è narcisista, o mostra un comportamento narcisistico.»

I detective si prendono un minuto per elaborare il tutto.

«Josh non sembra uno psicopatico», dice Taehyung e, in qualche modo, ha ragione. Ma hey—

𝐓𝐇𝐄 𝐖𝐈𝐍𝐃𝐒 𝐎𝐅 𝐂𝐇𝐈𝐂𝐀𝐆𝐎 ⁺ ᵗᵃᵉᵏᵒᵒᵏDove le storie prendono vita. Scoprilo ora