Cap 4: Leonardo

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Ma che cazzo è appena successo?
Sono appena stato mollato da Jo. Ma perchè?
Sono incredulo.

Ho appena finito allenamento, oggi è andata parecchio bene, un allenatore del Genoa è venuto ad osservarmi e si è complimentato. Aspetto una sua mail al più presto perché sono in attesa di un trasferimento di squadra.

Io sono impulsivo e con ancora le gocce di sudore che mi scendono dalla fronte mi dirigo da un fioraio.
Penso sia la scelta giusta, faccio sempre fatica a dimostrare quello che provo, e lei non voglio perderla.  Non so perché io mi sia attaccato così tanto a lei, tralasciando le sue tette da urlo e un culo che parla, lei è proprio una ragazza che mi prende, non faccio altro che pensare a Jo e a quanto mi faccia ridere con le sue facce buffe.

Ci sono rimasto veramente di merda, in più non mi era mai successo di essere lasciato, e in più così... io le mollo non vengo mollato.
Non c'è mai la sorpresa di non essere ricambiato.

Vado sotto casa sua, sarò io un giorno a mollarla nel caso.
Inizio a suonare il campanello, nessuno risponde.
Riprovo ma nessuno mi risponde. Dove cazzo è alle 10.30 di martedì sera?

Non so cosa fare, non voglio ne chiamarla ne scriverle, okey riconquistarla ma non voglio fare il sottone. Non posso arrivare così in basso.

Mi siedo su una panchina, c'è caldo questa sera, il giardino qua davanti è circondata da alberi e fiori, ora tutti chiusi.

L'odore è fortissimo, l'erba è stata probabilmente tagliata oggi pomeriggio.
A un certo punto ero lì con le cuffiette e la mia musica  e vedo una ragazza che cammina.

Appena mi vede si avvicina, è Kenna, bella come il sole, ha un vestitino bianco con del pizzo e i capelli mezzi raccolti.
Il mio ego è ancora ferito, mi sorge spontaneo il dubbio sul mio fascino da play boy e se stia calando.
Mi offre una paglia e si siede vicino a me.

"Per chi sono quei fiori?" Mi domanda. Lei ha un'arroganza evidente sia nei modi che nel vestire, in confronto a Jo che invece è fine perfino mentre mangia le alette di pollo...

Lei mi conferma di essere l'amica di Jo e io di getto mi butto a raccontarle tutta la nostra storia
"....e mi ha lasciato così , dicendo che altrimenti avrebbe fatto un torto a una sua amica. Io non capisco, lei..."

Kenna mi ascolta per tutto il tempo senza battere ciglio, a tratti però sembrava quasi sorpresa nel sentire cosa io le stessi raccontando.
Non pensavo di dire niente di nuovo, sono le sue migliori amiche sicuramente avrà raccontato come sono andati i fatti.

Mente raccontavo la storia non mi riconoscevo. Da quando parlavo con parole così dolci di una ragazza che doveva essere una scopata e via? Che magheggio era stato fatto?

Lei poi finalmente emette un parere: "Guarda forse Jo non ti ha detto tutta la verità per non ferirti. Quella amica di cui ti parlava non esiste , si tratta in realtà di un amico, anzi di una cotta che va avanti da mesi e mesi.
Lui si chiama Mattia e veniva a scuola con noi.
Tu sei stato solo la conferma dell'amore che lei prova nei suoi confronti.
Doveva andare a letto con qualcuno per essere sicura dei suoi sentimenti, e se ti ha mollato avrà avuto la sua risposta"

Questa notizia mi lascia a bocca aperta, non mi tornavano i conti.
Ero stato io a provarci e sopratutto lei era molto presa (almeno sembrava) da me.

Mi ripeto che non ho niente di meno di questo Mattia e agisco di nuovo di impulso.
Senza pensarci due volte appoggio la mia mano sulla coscia di Kenna. Le sue gambe depilate e abbronzate sono lisce al tatto.

Poi mi avvicino, lei sembra ci stia . Che stronza, è amica di Jo e comunque sta al mio gioco e alla mia seduzione. A volte le amiche possono rivelarsi davvero perfide.

Dalla mano sulla coscia passo a quella sul viso. La bacio lentamente e la prima cosa che noto è che bacia decisamente peggio di Jo.
Possibile che mentre baciavo una stra figa pensavo a Jo.
Continuo imperterrito nella mia missione mezza suicida. Quando Jo verra a sapere della nostra scopata tornerà da me.

Non c'è nessuno al parco, ma comunque ci spostiamo in un vialetto buio. Le palpo il bel culo senza levarle la lingua dalla bocca. Poi la faccio scendere all'altezza del mio cazzo ormai dritto.
E anche li Jo era più brava e sensuale.
Scopiamo. È stato bello ma decisamente non regge il paragone.

Sarà così per ogni ragazza d'ora in poi? Il mio pensiero tornerà sempre a lei?
Mi rialzo i pantaloni e iniziano a chiacchierare.
Lei sta ancora gemendo per quel sesso che non era stato niente di che.
"Cosa ci facevi in giro questa sera da sola?"
"Avevo bisogno di uscire. Prima stavo facendo da baby sitter a mia sorella ma i miei sono rientrati prima del previsto e mi sono liberata."

Non le chiedo il numero. Non mi interessava.
Ma lei lo chiede a me.
Ricambio e spero non mi scriva.

Torno a casa. Mi sdraio sul mio letto matrimoniale e prendo il telefono.
Jo non mi aveva scritto.
Non mi aspettavo certo niente. Ma di solito sono loro a tornare o comunque a scrivere.

Non riesco a dormire in queste condizioni.
Mi fumo un'ultima sigaretta e poi chiudo gli occhi. Il suo pensiero mi rilassa.

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