Cap 8: Caro diario

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Sono insoddisfatto di come l'abbiamo chiusa.
Mi sento messo all'angolo in un mondo che mi opprime. Non riesco a trovare una figura stabile al mio fianco, e più la cerco e più non riesco a trovare qualcuno di leale e che mi renda felice.
Non posso continuare a correre in questa strada dritta senza rendere conto a nessuno.
E ho deciso che quella persona che desidero nel mio letto appena mi sveglio, con cui voglio mangiare 100 volte al mc e con cui voglio provare ogni esperienza sessuale è Jo, solo Jo.

Il mio cuore di pietra è riuscito a essere scalfito da quella mina vagante che mi ha incantato.
Ora sono fin troppo romantico non voglio esagerare!

Mi dirigo in macchina e mi accendo una sigaretta, e raggiungo Daniele, uno dei miei migliori amici
"Oh buongiorno che faccino triste che abbiamo oggi" mi dice ironizzando e dandomi una pacca sulla spalla che a momenti mi rivolta.
"Sai già il perché"
"Ma bello ma che problemi ti fai. Fino a un mese fa arrivavi a scoparti anche 3 tipe alla volta e ora sei giù di morale per una figa del cazzo, fammi il piacere..."
"Dan è diverso questa volta, non riesco a controllarmi. Con Kenna facevo del sesso da urlo, e con lei un po' Jo andava in secondo piano, ma sono amiche..."
Mi risponde con una proposta di certo non fattibile: "ma minchia che problemi ti fai, finché non ti beccano puoi scopare con entrambe e non devi rinunciare a niente"

Questo mi faceva ragionare su che persona fosse e sul fatto che con queste parole stava dimostrando di essere un coglione patentato.
Allo stesso modo mi ha fatto capire che era Jo la mia ultima scelta.

È ormai tardi ma mi dirigo a casa di Jo e aspetto per un po', tra poco la chiamo.

Non faccio in tempo a fare niente che me la ritrovo davanti. È vestita male, ma era ovvio, stava portando fuori il cane. È sbiancata.
Mi guarda male e solo dopo fa un sorriso.
"Perché sei qua Leo?"
"Perché non posso stare senza di te"
Non dice nulla. Non so come interpretare il suo silenzio.
I miei dubbi vengono completamente risolti quando lei si avvicina piano e posa le sue labbra sulle mie.
Sa di sapone, non di profumo. I capelli puliti le scendono sulla schiena.
Le poggio le mani sui fianchi, per poi passare direttamente al culo.
Quel culo che tanto mi era mancato. È bella da morire.
Ma la nostra passione viene bloccata dal cane che ci abbaia.
"Zitta Lulú". Ci mettiamo a ridere e poi si avvicina a me: "Non qua" mi sussurra piano.
"E dove?"
"Ho casa libera, i miei sono via per lavoro"
Non ci pensò due volte. Il cane fa pipì in un cespuglio e ci addentriamo in questa piccola palazzina di poche unità. Prendiamo l'ascensore e entriamo in casa. Una bella casa, ma in quel momento la mia testa era altrove e non bado ai dettagli.
Accendiamo solo una lampada che crea un atmosfera stupenda. Lei prende il comando della situazione e inizia a spogliarsi, levandosi un capo alla volta, dopo aver chiuso il cane fuori dalla sala.
Lentamente arriva a togliersi anche la maglietta. Non indossava il reggiseno.
Rimane solo con le mutande. È stupenda. È sensuale e le sue tette mi guardano.
Mi avvicino e inizio a leccarle i capezzoli con dolcezza.
Lei si muove, è a cavalcioni su di me e la mia voglia sale. Sale sempre di più.
Le levo le mutande. Siamo sul divano. Lei si sdraia a pancia in su e apre le gambe.
È bagnata. Scendo con la mia bocca.
Poi passo all'azione.
Un sesso dolce ma allo stesso porco. Il migliore della mia vita e sopratutto non squallido come quello con Kenna.
Veniamo quasi contemporaneamente.
Jo è così perfetta che prende pure la pillola e non sono obbligato a usare il preservativo.

Finiamo e siamo al settimo cielo. Ci spostiamo nel suo letto, le camere sono raggiungibili attraverso una scala a chiocciola che congiunge i due appartamenti che sono Stati collegati. Lei si addormenta dopo ancora qualche bacio e due parole , uno avvinghiato all'altra.
Non mi era mai passato per l'anticamera del cervello con nessun'altra di fare una cosa del genere, o anche solo pensarla.

Passa un'ora e non sono ancora riuscito ad addormentarmi.
Continuo a guardarla.
Mi perdo in lei.

Mi alzo e vado in bagno a sciacquarmi la sua faccia. Curioso un po'. Vedo tre profumi e altre cose poco interessanti. Poi vedo una foto di famiglia. Sono belli, sembrano molto felici.
La mia attenzione successivamente si sposta su una pagina di diario strappata caduta dietro il cestino.
<Caro diario, oggi va meglio...>
Era datata il giorno dopo il sabato che ci eravamo conosciuti
Continua
<...con Leonardo non so come andrà a finire o se mai andrà avanti, ma ieri sera sono stata bene. È un ragazzo che mi trasmette sicurezza e che di certo non mi ha fatta sentire nel posto sbagliato come Sergio. Non te ne ho mai parlato di questo Sergio. Odio parlare di lui. Odio pensarlo.
Ma se non mi sfogo neanche su una pagina di carta non riuscirò mai a lasciarmelo alle spalle. Ieri sera dopo il sesso non mi sono sentita sporca o vulnerabile.
Era il primo dopo Sergio.
Non so perché io mi sia fidata di Leonardo. Alla fine ho fatto sesso solo con 3 persone nella mia vita.
La prima volta con Riccardo, seconda superiore, dopo un anno di relazione, quasi come se ci fosse stata una data di scadenza, per poi mollarci tre mesi dopo con la classica scusa "non è colpa tua, ma mia. Non provo più quello che provavo prima"
Quello è stato il mio primo e unico cuore spezzato.
Poi c'è stato Leonardo ieri sera.
E poi be, chiamarlo sesso è un'oscenità, con Sergio.
Sergio non stava con me, lui era un amico. Un buon amico, leale e affidabile.
Ma Di certo non lo è stato quella sera di terza superiore. Eravamo ad una festa, entrambi ubriachi ma questa non può essere in alcun modo una scusante per il suo comportamento.
Mi ero sdraiata in una camera perché avevo appena vomitato e non mi reggevo in piedi.
C'era Sergio con me, persona di cui mi fidavo ciecamente. Lo stesso che mi aveva tenuto i capelli mentre ero a càvaccioni sul water. Poi mi aveva steso su quel letto e mentre io volevo solo chiudere gli occhi, lui ha iniziato a toccarmi. Ho cercato di evitare la cosa ma lui non smetteva ed ero inerme. Aveva chiuso la porta a chiave e non riuscivo a muovermi.
Ero stata violata in ogni mia parte, incapace di agire.
Subito dopo l'atto durato qualche misero minuto mi aveva lasciata lì in quella stanza da sola.
Io ero consapevole di quello che era successo, ma non lo dissi a nessuno. Nemmeno a una persona. Mi vergognavo.
E con il tempo me lo sono sempre tenuta per me. Sono passati ormai tre anni.
Non ho più fatto sesso da allora, a parte ieri sera... be ieri sera è stato diverso.
Ogni tanto ho baciato qualche ragazzo ma mi assicuravo sempre di essere sobria e cosciente. E non riuscivo ad andare oltre certe cose.
Con il tempo il ricordo è un po' sbiadito, con lui non ho avuto più niente a che fare.
Ieri ripeto è stato bello, è stato consapevole e sopratutto non ho avuto neanche un secondo l'immagine di Sergio impressa nella mente.
Speravo da tempo che questa cosa succedesse. Non dimenticherò mai quella sera, ma spero vivamente di riuscire pian piano a mettere nel cassetto quel ricordo.
Un passo avanti è stato fatto ieri sera, sono felice. Oggi mi ha scritto>

Sono con le lacrime agli occhi con le mani che tremano. Rileggo la pagina di diario tre volte. Poi torno nel letto con lei e la stringo ancora più forte.

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