Sto camminando in questa città, ormai non più estranea, quando mi arriva una chiamata.
Un colpo al cuore mi fa avere quasi un mancamento."Ciao amore, è un po' che non ci sentiamo"
"Ciao mamma, bisogno? Come mai questa chiamata alle 11 del mattino di martedì?" Chiedo con una risatina finale.
Il suo tono è rigido, serio , triste
"Voglio essere schietta, non ha senso girarci intorno, non ci sono altre parole per dirlo"
"Mamma cosa mi vuoi dire, inizi a farmi preoccupare"Io e lei non ci chiamavamo spesso, ci eravamo molto divise da quando mi ero trasferita a Milano .
"Papà è morto"
Non riesco a dire nulla, i miei occhi guardano il vuoto, sono fissi.
"Ti raggiungo il prima possibile. Sii forte mamma"
Chiamo mio marito, ho bisogno di qualcuno che mi sostenga. Non tornavo nel mio paesino da anni.
"Ciao Matti, non riesco a dirtelo per telefono, raggiungimi a casa appena puoi"
"Che succede Jo, sei finalmente incinta? È questo che mi vuoi dire tesoro?" Mi dice con un tono felicissimo
"Cazzo no Mattia, ma possibile che pensi solo a questo. E se fossi sterile, o se lo fossi tu?
No non c'entra un cazzo un possibile bambino, è morto mio papà e io non sto reagendo bene, raggiungimi subito"
Senza neanche rendermene conto ero diventata cattiva, il mio tono era acido e scontroso.
Non riuscivo a ragionare.Mi raggiunge a casa. La nostra bella casa piena di fiori e due gatti che mi danno tanto amore.
Un suo abbraccio inizia a farmi stare già meglio. Mi conforta ogni suo gesto o parola.Dopo 2h passate a piangere decido che devo raggiungere giù da mia mamma con il treno.
Preparo due cose e parto.
Mattia sta su a Milano anche perché il nostro studio aveva bisogno di qualcuno.
Avevamo aperto uno studio legale.Due ore passate con i pensieri che mi bombardavamo la testa. Quest'ultima mi faceva male, i miei occhi erano gonfi. Mai pianto così tanto, ho versato ancora più lacrime di quando non ho passato medicina, o quando ho ripensato allo stupro.
A casa mia mamma è distrutta, devastata...
Povera, il suo unico vero amore era morto. Mio papà era morto e io non lo vedevo da un sacco.
3 anni fa era morta anche la mia cagnolina, ora mia mamma era completamente sola.
Chiamo mio marito e gli comunico che per un mese almeno sarei stata a casa con lei.
Dopo la giornata con lei decido di andare in un bar a bere qualcosa.Arrivo lì, mi siedo al bancone e ordino un bel negroni. Non voglio più sentire dolore almeno per questa sera.
Capisco che il dolore è inevitabile quando mi trovo a due seggiolini di distanza Leonardo.
È chino con la testa, su un bicchiere di whiskey...
Mi avvicino. È 14 anni che non lo vedo. È cambiato.
La sua barba un tempo così bella ora è rovinata, ispida. Ha perso il suo fisico scolpito, e non ha un aspetto sano.
Appena mi vede il suo viso inizia a cambiare, da un'espressione di iniziale felicità a uno stato di ancora più tristezza."Ciao Leo"
"Ciao, come stai?"
"Ora non sto bene. Te? Come stai?"
"Così"
C'è tensione, ansia.
Ma poi iniziamo a parlare ed ecco che finalmente vira il suo viso alla luce di quel bar e vedo un viso tumefatto e dei lividi sugli zigomi.
È fradicio di alcol e non mi viene neanche da chiedergli come mai è in quello stato. Immagino che sia perché quando beve diventa violento...
Parliamo e scopro che 5 anni fa, nel pieno della sua carriera ha avuto un incidente, e il suo lavoro come calciatore è stato completamente rovinato.Il tempo sembra essere tornato indietro per una mezz'ora. Parliamo e beviamo come dei 20enni.
Scrivo ad Asia che so che vive ancora lì.
<ciao Asia, è un po' che non ci vediamo.
Mi mandi indirizzo di casa tua? Sono qua in paese!>
E aspetto una sua rispostaIo dopo non essere passata a medicina ho lasciato tutto, tutto compreso Leonardo.
Mi ero chiusa per due settimane in casa disperata. Leonardo lo amavo ma avevo capito che lui mi intralciava, mi distraeva dai miei doveri, compreso lo studio.Tutti i ricordi mi fanno stare male, mi ricordano momenti tristi più che mai.
Nei 3 mesi che siamo stati insieme io con Leonardo ero felice. Ma ho capito che non era la persona giusta per me quando ho visto quel: "non ammessa"
Una volta a Milano ho iniziato a fare legge, medicina non era la strada corretta.
Scelta migliore della mia vita. Ho conosciuto mio marito Mattia e stiamo insieme da ormai 10 anni.
Lui è dolce e gentile e simpatico e ha tutti i presupposti di un bravo marito.
Ma il sesso... il sesso come con Leonardo...Stiamo cercando di avere un bambino io e Matti. Spero vivamente di averlo tra poco. So che è il prossimo passo per il nostro rapporto.
Asia non mi risponde e Leonardo nel frattempo è andato a giocare con degli sconosciuti a biliardo da quanto non capisce un cazzo.
Mi rilasso e bevo qualcos'altro. Poi mi dirigo a casa, senza neanche salutare quel ragazzo che non riconoscevo più. Non era più il mio Leonardo, ma non potevo di certo aspettarmi lo stesso ragazzo di 15 anni fa.
Torno a casa da mia mamma, mi sdraio accanto a lei e mi addormento.
Ecco se 15 anni fa questo posto era casa, ora era un inferno. Solo brutti ricordi e un paese che non riesco più a riconoscere. Casa mia è cambiata, il parco non è più verde e hanno levato i giochi per i bambini.
Non c'è più Lulú e le mie amiche non le sento quasi mai, non sono più vicine a me.Carlotta sta ancora insieme al suo ragazzo e hanno avuto 3 bambini stipendi,
Kenna non la sento più da 15 anni,
con Mary ho perso i contatti da quando si è trasferita in Australia e bhe, Asia è rimasta incinta e si è sposata con Daniele.
Lei non la vedo da anni. Spero stia bene, 6 anni fa era felice, appena mi risponde le vado a fare visita.Vorrei sprofondare nel mio mondo.
Sarebbe stato tutto diverso se fossi entrata a medicina...