La musica rimbombava fin troppo nelle mie povere orecchie,forse a causa di qualche drink in più,ma era necessario per alleggerire la serata.Ero in discoteca -purtroppo- con mio fratello e i suoi amici,per festeggiare il 20º compleanno di Edoardo.
La situazione con mio fratello era ancora appesa ad un filo,quella con Ciro non ne parliamo proprio.
Dopo quella sera non ci siamo più parlati...
È odioso ammettere quanto la sua mancanza condizioni il mio umore,ma purtroppo non riesco - o forse non voglio - stare lontana da quel ragazzo.
"Anna eja, il tuo migliore amico fa 20 anni e tu tien sta faccia?" si lamentò Edo,dandomi un pizzicotto sulla guancia.
"Hai ragione,ma sai cos...." iniziai a dire.
"No stasera non so niente e nemmanc tu,vien cu me" mi zittì trascinandomi in mezzo alla pista e prendendomi le mani per farmi ballare.
Cominciai a ridere come una matta e assecondai il mio amico.Ahh se non ci fosse lui.
Dopo essermi scatenata,mi allontanai per dirigermi verso il bancone....avevo una sete!
"Ciro ma che cazzo fai?" Urlai vedendo le condizioni in cui era il ragazzo moro.
Era completamente accasciato sul bancone e cercava di tirarsi su,con scarsi anzi pessimi risultati.
Davanti a lui c'erano 5 bicchieri vuoti.
Cercai di afferrarlo portando il suo braccio sulle mie spalle,caricandolo più che potevo per trascinarlo fuori di lì.
"Ma come cazzo ti è venuto in mente di ridurti così?" Urlai inutilmente contro Ciro che a stento si reggeva all'impiedi.
Biascicò qualcosa di incomprensibile.
"Si na cap e cazz" aggiunsi arrabbiata mentre lo aiutavo a sistemarsi sul sediolino della mia macchina.
——————-
"Ciro statt zitt!!Sono le 4 del mattino,tu accussi svegli a tutti" sussurrai urlando mentre cercavo di inserire le chiavi nella porta di casa.
"Ma si ven staser e tu nun fai chiu a scem ..." continuò a cantare ad alta voce ridendo e provocandomi.
"Ah finalmente!" Esclamai appena riuscii ad aprire la porta.
Lo trascinai letteralmente dentro.
"E si t sbatt o cor tu nun lia vasà" continuò,tirandomi e facendomi sbattere il mio petto contro il suo,intrappolando le mie mani con le sue dietro la mia schiena.
Si avvicinò pericolosamente.
"Anna i t'aggia chiedr scus" sussurrò appoggiando la sua fronte sulla mia.
"Ciro sei ubriaco,ne parliamo domani" cercai di staccarmi.
"Ja,andiamo sopra" mi divincolai dalla sua presa e lo trascinai su per le scale che portavano al piano di sopra,dove c'era camera mia.
"Ciro" lo rimproverai quando sentii le sue braccia avvolgermi i fianchi,ormai mancava solo un gradino ma con lui dietro mi è sembrata infinita questa scalinata.
"Statt zitt Anna" si vedeva troppo che era ubriaco.Non è mai stato così istintivo e questa cosa forse è un bene per me....
"Ciro smettil.." manco il tempo di dirlo che mi ritrovai con la schiena stesa sul pavimento con lui su di me.
I miei occhi erano nei suoi.
Il suo naso sfiorava il mio.
Sarebbe bastata una mossa per far combaciare perfettamente le nostre labbra."Nun riesc a sta luntan a te" sussurrò lui.
Quasi sembrava che non avesse più una goccia di alcool in corpo.
Sentì il mio cuore mancare di un battito.
"Ciro sei ubriaco non dire cose di cui potresti pentirtene" affermai cercando di apparire sicura di me.
"Nun m pent mai quand s tratt e te"
Basta,doveva smetterla.
Sentivo il mio stomaco contorcersi e le mani tremare.
"Alzati Cì" sussurrai quasi pregandolo.
Stranamente non esitò e si alzò.
"Tu appoggiati qui,io vado in bagno a cambiarmi" gli dissi mentre lo aiutai ad appoggiarsi sul letto.
Mi diressi in bagno e dopo essermi struccata e messa il pigiama,tornai nella mia stanza.
Ciro si era addormentato.
Mi avvicinai a lui cercando di farmi spazio nel letto senza svegliarlo.Gli poggiai la coperta addosso e mi girai sul lato cercando di rimuovere il pensiero che lui fosse nel mio stesso letto.
Cosa che diventò completamente impossibile quando sentii avvolgermi i fianchi dalle sue braccia e il suo respiro colpirmi i capelli.
"Dai ja vien pur tu" continuarono ad insistere i miei amici.
Non avrei mai avuto il coraggio di salire su quella giostra.Troppo alta e troppo movimentata per i miei gusti.
"No raga,vi guardo da qua...andate!" Affermai.
Vidi mio fratello,Edoardo e gli altri affrettarsi a comprare i biglietti per quella giostra mentre Ciro rimase indietro.
"Allo si sicur?" Mi chiese proprio quest'ultimo.
Annuì energicamente.
Si avvicinò "lo sai ca cu me nun e tnè paur e nient?" Disse accarezzandomi la guancia dolcemente.
"Ja vien cu me" insistì allungando la mano verso di me.
L'afferrai.
"Non me la lasciare però" affermai prima di dirigermi con lui dagli altri.
Solo lui aveva il potere di farmi cambiare idea.
E che mi stai combinando Cì.

STAI LEGGENDO
Malammore|| Ciro Ricci
Fiksi Remaja> replicai con le lacrime agli occhi. > rispose lui con tono duro mentre stringeva i pugni. > sputai delusa. > il suo sguardo gelido mi impietrì e le lacrime non tardarono a rigare il mio volto. > urlai facendo scontrare il palmo della mia mano sull...