Camminavo veloce lungo quella piccola stradina tortuosa del centro storico che porta al liceo . In ritardo . Si ero in ritardo , ma a mia discolpa potevo dire che d'improvviso era diventata la giornata della "buona azione quotidiana " , perché ormai avevo perso il conto dei vecchietti che le altre macchine avevano lasciato attraversare ...
8:15 . 10 minuti di ritardo e alle 8:20 avrebbero chiuso l'entrata . Sorpassai velocemente una coppia di ragazzi intenti ad attorcigliare le lingue e "abilmente ", si fa per dire , feci lo slalom tra alcuni studenti pieni di piercing e vestiti di nero che sembravano non avere alcuna intenzione di entrare .
8:17 . Tre minuti . Aumentai ancora di più il passo . Entrai dall'enorme portone di ingresso e mi precipitai sulle scale , facendo quasi cadere una bidella che sussultò . "Scusi " fu l'unica cosa che riuscii a sussurrare , perché ormai non avevo più fiato e poi ero già nel primo padiglione . Ero salva , ma adesso dovevo raggiungere la mia classe .
La scuola era un grande edificio imponente e "arroccato" su una collinetta ; era diviso in padiglioni e , sfortunatamente , il mio era il più lontano . Mentre maledicevo un ragazzo che mi aveva urtato facendo cadere i libri che portavo in mano , vidi il preside che girava per i corridoi . Giustamente . Se fosse caduto un meteorite sarebbe stato il momento opportuno . Rallentai e mi guardai intorno : tutti erano già nelle classi ad eccezione di qualche ritardatario abituale che sospirava ad ogni passo . Mi feci coraggio e ripresi a camminare verso la mia classe mentre il preside si era fermato a chiacchierare con la collaboratrice del piano . Sperai di passare inosservata , ma proprio mentre ero arrivata alla porta vidi il preside girarsi verso di me : dissi un "buongiorno " sussurrando , aprii la porta e mi ritrovai dentro la classe con 20 paia di occhi puntati contro più i due piccoli e seccati della professoressa di matematica .
"In ritardo Amber , ancora in ritardo " mi lanciò un occhiata seccata con quella sua vocina stridula mentre mi andavo a sedere . Biascicai uno " scusate " e mi sedetti accanto a Jessy che si stava mettendo lo smalto alle unghie . Passarono diversi minuti , ma alla fine mi notò , poggiò lo smalto e mi salutò . Tutto normale per ora . Tirai fuori i libri dalla zaino e cercai di ascoltare qualcosa , ma la professoressa Grodi sembrava parlare con se stessa e argomentava il tutto come se quello che diceva fosse ovvio . L' unica ragione perché in classe c'era silenzio era che di lunedì mattina alla prima ora tutti sono troppo stanchi anche per disturbare .
Guardai i miei compagni : c'era chi dormiva , chi mangiava , chi si truccava , chi faceva bigliettini o aeroplanini , chi faceva finta di ascoltare e a momenti guardava il cellulare dietro il borsellino , chi mentre mangiava qualcosa giocava al cellulare , chi giocava semplicemente al telefonino senza neanche preoccuparsi di abbassare il volume . Poi c'ero io , che non sapevo che fare . Così passai l'ora a dormicchiare sul banco .
Nello stesso modo passarono altre due ore di italiano , mentre il professor Almenti spiegava molto animatamente chi fosse Dante
" Fu così che vide Beatrice : bella e angelica che lo incantò ...tuttavia egli riuscì a vedere la sua amata solo poche volte ..."
Come si fa ad innamorarsi così ? Con uno sguardo ... Poche occhiate , qualche parola di cortesia per saluto ...
Mentre la mia mente divagava ancora tra questi pensieri , arrivò il momento della ricreazione ."Allora ,come mai non eri alla festa di Lucas ieri sera ?"
La voce squillante di Tamara mi sorprese mentre ero intenta a contare i soldi che rimanevano nel borsellino .
"Ho avuto un impegno imprevisto ..." Mi tenni sul vago per non farla insospettire . Mi scrutò attentamente ,cercando più volte di leggere nei miei occhi castani .
In realtà non avevo avuto nulla da fare di domenica sera , ma alla fine ero rimasta a casa a mangiare pizza e a vedere un film horror con Minus.
"Come no! Non pensare di imbrogliarmi di nuovo ! Mi avevi detto che saresti venuta ... Ci siamo divertiti un sacco !"
Eccola li . Mamma Tamara .
"Okok mammina " risposi solamente con un sorrisetto divertito sulle labbra . Tamara si preoccupava per me fin da quando aveva scoperto che ero più piccola di lei di qualche mese , che per lei era un periodo piuttosto lungo e pieno di cambiamenti .
" Selene Amber ! Devi divertirti di più fuori e non con il gatto mentre mangi pizza ". Mi aveva scoperto , ma d'altronde ci riusciva sempre .
" D'accordo la prossima volta ci sarò "
"È quello che ripeti da un mese "
Mi diressi in corridoio . Tamara mi si accostò e prese a raccontarmi della splendida festa di Lucas Helkorn .
Mentre continuavamo a camminare spettegolando su Lucas ed i suoi amici , il mio sguardo incontrò quello gelido di un ragazzo che non avevo mai visto .
Era indubbiamente un bel ragazzo con quelle labbra carnose , i ricci capelli ribelli castano ramato , ed un sorriso incantevole ; ma ciò che lo rendeva "particolare " erano quegli occhi di ghiaccio , chiarissimi ed intensi . Quando il suo sguardo si posò su di me , per qualche secondo rimasi a guardarlo , ma quando il suo volto assunse un'aria interrogativa , spostai immediatamente i miei occhi dai suoi .Ciao a tutti :) . Questa è la prima storia che pubblico quindi non so come andrà a finire ... Anzi a dirla tutta non so neanche se l'ho caricata correttamente🙀 . Se cominciate a leggere questo racconto, per una prima impressione , non fermatevi ai primi capitoli ;) . Spero tanto che vi piaccia , fatemi
sapere 😇!
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Occhi di ghiaccio.
RomanceMolti dicono che gli occhi siano lo specchio dell'anima . Loro non mentono mai anche a costo di tradirti. Selene si sente persa e brancola nel buio da tanto tempo. Tomas é solare e simpatico. Lui le insegnerà come trovare la strada per rivedere la...