Choni × Stagione 5

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Riscrittura

Cheryl

Vengo improvvisamente svegliata da un forte botto alla porta d'ingresso, inizialmente mezza rincoglionita non capisco e mi faccio subito prendere dal panico non capendo chi diavolo possa essere, ma appena il suono si ripete capisco che c'è qualcuno che sta bussando, però chi cavolo può essere alle tre di notte!? Penso alzandosi svogliatamente dal letto mettendomi le ciabatte ai piedi, giuro che chiunque sia se non mi dà un ottima ragione per essere venuto a disturbarmi a quest'ora della notte lo prendo a sberle, penso sbuffando controllando che Britta stia ancora dormendo mentre passo di fronte a camera sua, prima di scendere le scale velocemente, raggiungendo l'enorme portone di Thornhill che apro con un scatto, rimanendo leggermente scioccata quando mi ritrovo di fronte Toni che mi guarda con un sorrisetto stupido stampato in faccia.
Cheryl: Toni che diavolo ci fai a casa mia a quest'ora?
Chiedo immediatamente infastidita.
Toni: ciao anche a te rossa.
Mi dice allegra sorpassandomi con nonchalance entrando, senza neanche aver ricevuto il mio permesso, da come cammina barcollando mi accorgo subito che è ubriaca.
Cheryl: sei ubriaca per caso?
Le chiedo chiudendo la porta per poi avvicinarmi appena in tempo, stava per cadere rovinosamente sul pavimento.
Toni: può darsi, ma non ne sono sicura, sai questa è stata la mia prima serata libera da quando ho avuto Anthony.
Biascica allegra mentre si raddrizza riprendendo a camminare verso il salotto, io la seguo tenendola sempre d'occhio, non vorrei che cadesse sul serio.
Cheryl: bello, sono contenta per te, ti sei divertita?
Le chiedo facendola sedere delicatamente sul divano così non rischiamo cadute varie.
Toni: tantissimoooo, sono stata al Whyte Wyrm ed ho riso, chiacchierato, giocato a biliardoooo.
Continua a biascicare sprofondando nello schienale del divano.
Cheryl: spero vivamente tu non abbia guidato fin qui con la moto.
Le dico sedendomi accanto a lei, ma a debita distanza, nonostante siano passati più di sette anni dalla nostra rottura, la sua presenza mi fa ancora lo stesso effetto di una volta.
Toni: no, ho preso un Uber, sei così bella quando ti preoccupi per me, anzi in realtà sei sempre così bella, cioè sempre, sempre intendo, capisci!? In ogni situazione sei bella, tu...sei...bellaaaa.
Divaga sillabando con enfasi le ultime tre parole, indicandomi, per poi sprofondare nuovamente nello schienale del divano.
Cheryl: d'accordo, che ne dici se ti vado a prendere un bicchiere d'acqua?
Le chiedo alzandomi improvvisamente sentendomi leggermente a disagio per ciò che ha detto.
Toni: vedi, ti preoccupi per me in modo così carinooooo, sei così bella.
Lo ripete biascicando ancora, questa volta gesticolando anche.
Cheryl: va bene, torno subito.
Dico dirigendomi definitivamente in cucina, ancora più imbarazzata di prima, mentre lei borbotta qualcosa di incomprensibile.
Arrivata in cucina prendo dalla credenza un bicchiere riempiendolo velocemente con l'acqua del rubinetto, tornando subito di là sedendomi nuovamente accanto a lei.
Cheryl: ecco tieni.
Glielo porgo mentre lei lo prende semplicemente tra le mani bevendolo tutto d'un sorso per poi riporlo sul tavolino di lato, sprofondando con un tonfo nel divano riprendendo a biascicare.
Toni: sai, io e Fangs ci siamo lasciatiiii.
A questa confessione sussulto leggermente non aspettandomela.
Cheryl: mi dispiace.
Dico cercando di essere educata.
Toni: non è vero, non ti dispiace.
Dice puntandomi il dito contro, apro la bocca per cercare di dire qualcosa ma non mi esce niente.
Toni: sono ancora innamorata di te, Cheryl.
Biascica infine addormentandosi subito dopo, mentre io rimango letteralmente immobile, pietrificata dalle ultime parole che ha detto.
Risvegliandomi dai miei pensieri, dalla sua mano che mi finisce in grembo mentre lei cerca di girarsi nel sonno, immediatamente la sposto per poi alzarmi, la guardo per qualche secondo prima di toglierle gli stivali che indossa il più delicatamente possibile, poi facendo attenzione a non svegliarla la faccio sdraiare coprendola poi con una coperta che tengo sempre di scorta sulla poltrona di fronte al tavolino.
Cheryl: buonanotte Toni.
Sussurro spegnendo la luce della stanza per poi dirigermi su per scale persa nuovamente tra i miei pensieri, ripensando a questa nottata quasi surreale.
Percorro il lungo corridoio che conduce alla mia camera ripensando e ripensando a ciò che Toni ha detto poco fa, quelle parole mi vorticano nella testa, ancora ed ancora, facendomi provare emozioni contrastanti, non so che pensare, non so come sentirmi a riguardo, io sono perfettamente consapevole di non aver mai smesso di amarla neanche per un istante, e mi ero rassegnata al fatto che lei non provasse più lo stesso, ma ora tutto cambia ed io non so come comportarmi, che diavolo succederà domani ed i giorni a seguire!? Si ricorderà ciò che ha detto? Si chiederà se per caso nello stato in cui versava questa sera abbia detto qualcosa di inappropriato?
Con queste mille domande in testa mi sdraio a letto rimboccandomi le coperte però prima di andare definitivamente a dormire, cosa che spero di riuscire a fare anche se sarà difficile, prendo il telefono scrivendo poi un messaggio a Fangs, giusto per fargli sapere che Toni è qui, che sta bene, più che per lui lo faccio per Anthony, dopodiché sistemo il dispositivo sul comodino sistemandomi bene nel letto prima di chiudere gli occhi.
La mattina seguente ammetto che faccio davvero fatica ad alzarmi, questa notte avrò praticamente dormito tre ore, più o meno, sono rimasta sveglia con la testa che mi opprimeva con mille pensieri al minuto senza concedermi un attimo di pausa per poter finalmente riposare, quindi mi sono rigirata nel letto per ore senza chiudere occhio, fino a quando qualche ora fa, completamente esausta mi sono addormentata, ed ora mi sono dovuta svegliare a causa del rumore forte della sveglia, devo accompagnare Britta a scuola, poi devo andare dalla psicologa prima di ritornare nuovamente a scuola per le lezioni di arte, oggi per fortuna entro dopo ed ho solo le ultime due ore da fare.
Svogliatamente mi alzo definitivamente dal letto infilandomi le ciabatte sbadigliando, raggiungo il bagno annesso alla mia camera iniziando a lavarmi la faccia dopodiché mi vesto per la giornata, truccandomi prima di scendere al piano di sotto per iniziare a preparare la colazione, ma appena varco la porta del soggiorno il mio cuore quasi si ferma, in questo poco tempo quasi mi ero dimenticata che fosse qui, inevitabilmente mi appare un piccolo sorriso sul viso, è ancora sdraiata sul divano completamente addormentata, è semplicemente adorabile, ma appena questo momento passa mi riprendo subito andando in cucina.
Inizio a preparare la colazione, il latte con i biscotti per Britta ed una tazza di Thè per me, per abitudine stavo per accendere la macchinetta del caffè per prepararne una tazza per Toni, ma fortunatamente ritorno in me quasi subito, se ne deve andare al più presto appena si sveglia, la sua presenza mi sta troppo destabilizzando, e questa cosa non mi piace proprio, odio non avere il controllo di ciò che faccio.
Dopo essermi ripresa dai miei pensieri, apparecchio la tavola in cucina con due tovagliette, i tovaglioli, recupero dal frigo il succo di frutta che sempre Britta beve, per poi tornare a prendere il latte nel microonde caldo al punto giusto, proprio in quel momento sento qualcuno entrare in cucina, immediatamente mi immobilizzo terrorizzata dal fatto che possa essere lei, ma appena sento la voce mi tranquillizzo all'istante rilassandomi.
Britta: buongiorno Ms. Blos...Cheryl.
Si corregge subito prima che lo faccia io, questa cosa mi fa sorridere, perché nonostante i genitori terribili che si ritrova, è una ragazza educatissima.
Cheryl: buongiorno Britta, sei arrivata giusto in tempo, il tuo latte è pronto.
Dico poggiandolo sul tavolo mentre lei si dirige alla credenza per recuperare i biscotti.
Britta: come mai c'è Ms. Topaz che dorme sul divano?
Mi chiede curiosa richiudendo il mobiletto con ciò che cercava in mano, inizialmente mi congelo sul posto a sentire il suo nome, Britta sa solo parte della storia, intuendo qualcosa quando ci ha viste insieme quelle rare volte, un giorno mi ha chiesto spiegazione curiosa di sapere, allora le ho semplicemente raccontato che Toni ed io eravamo una coppia al liceo, e che ad un certo punto ci siamo lasciate, non sa il motivo della rottura, non sa cosa entrambe abbiamo passato insieme, non sa quanto ci siamo amate, e probabilmente ci amiamo ancora, anche se nessuna delle due lo ammetterà mai, forse, non avevo la forza di raccontarle tutto, per fortuna lei ha capito non facendomi più domande.
Cheryl: ieri sera, quando tu eri già a letto, è venuta a trovarmi, era stanca quindi si è addormenta sul divano.
La faccio breve non volendo ripercorrere la serata di ieri, sedendomi con il mio thè in mano di fronte a lei al tavolo.
Britta: e come mai è venuta a trovarti?
Chiede curiosa, vorrei tanto che la smettesse, che non faccia più domande, ma non la incolpo per questo, non solo perché non sa quanto dolore ho provato quando l'ho lasciata, quanta sofferenza ho provato in questi ultimi sette anni senza averla al mio fianco, e poi è normale che sia curiosa alla sua età, se non lo fosse sarebbe un problema.
Cheryl: niente di importante, non ti preoccupare.
Le sorrido leggermente facendole velatamente capire che non ne voglio proprio parlare, fortunatamente è una ragazza sempre molto comprensiva, perciò continuiamo a fare colazione in silenzio, quando finiamo Britta va a lavarsi i denti, ed a recuperare lo zaino mentre io lavo le tazze che abbiamo usato, fino a quando non sento entrare lei in cucina, questa volta, la riconosco dal rumore dei suoi passi.
Cheryl: buongiorno.
Mi giro ritrovandomela sulla soglia con le mani sulla testa, posso solo immaginare il dolore da dopo sbrornia che sta provando.
Toni: Cheryl!? Buongiorno.
Mi guarda confusamente per un attimo per poi andare a sedersi su una sedia camminando lentamente, la guardo finché non si siede, dopodiché recupero un aspirina con un bicchiere d'acqua che le porto.
Cheryl: tieni prendi questo, vedrai che ti sentirai subito meglio.
Le sorrido forzatamente poggiando il bicchiere sul tavolo.
Toni: grazie.
Dice mettendosi in bocca l'aspirina buttando giù l'acqua tutto d'un fiato, mi riprendo il bicchiere tornando al lavandino per poter finire di lavare le tazze con un silenzio tombale che invade la stanza.
Stiamo entrambe in silenzio per un po' di tempo, evidentemente non sapendo cosa dire, o forse troppo imbarazzate per farlo, ma ad un certo punto lei prende correggio iniziando a parlare.
Toni: Cheryl, che ci faccio qui? Scusa se te lo chiedo ma non ricordo nulla.
Dice facendo quel sorriso imbarazzato che faceva sempre quando appunto era in imbarazzo oppure non si ricordava qualcosa.
Cheryl: ti sei presentata alla mia porta ubriaca alle due di notte, mi hai detto che era la tua prima serata libera da quando hai avuto Anthony, che sei stata al White Wyrm, e che poi hai preso un Uber per venire qui.
Anche questa volta la faccio breve, guardandola dopo aver posato le tazze al proprio posto.
Toni: non ho detto altro, vero?
Chiede leggermente preoccupata, glielo si legge negli occhi.
Cheryl: no, non hai detto altro, ti sei subito addormentata, perché cosa avresti dovuto dire?
Dico velocemente, forse fin troppo, presa alla sprovvista dall'emozioni che mi hanno travolta subito, al ricordo della sera precedente.
Toni: non lo so, ma sai che quando sono ubriaca spesso dico cose che non dovrei dire.
Dice alzandosi in piedi, io annuisco semplicemente guardandola, rimaniamo a fissarci in silenzio per qualche secondo.
Toni: bene, dovrei andare ora.
Dice leggermente in imbarazzo nuovamente, cercando di dirigersi verso la porta.
Cheryl: no Toni aspetta, ti accompagno io, devi andare alla Riverdale High, giusto?
Mi offro non so con quale coraggio, visto che fino a poco tempo fa volevo che se ne andasse il prima possibile, la sua presenza mi confonde.
Toni: si ma non ti preoccupare Cheryl, chiamo un Uber.
Dice grattandosi la nuca.
Cheryl: no, ti accompagno io, tanto prima di andare dalla psicologa devo accompagnare Britta al liceo.
Dico insistendo.
Toni: da quando vai da una psicologa?
Chiede curiosa con un sopracciglio inarcato, grazie al cielo in quel momento Britta rientra in cucina.
Britta: Cheryl sono pronta.
Dice per poi voltarsi a guardare Toni.
Britta: oh buongiorno Ms Topaz.
Dice educatamente guardandola.
Toni: buongiorno Britta, ma ora che non siamo a scuola puoi anche chiamarmi Toni.
Le risponde gentilmente, la ragazza annuisce per poi voltarsi verso di me.
Cheryl: perfetto, allora andiamo, Toni si unisce a noi.
Dico uscendo rapidamente dalla cucina dirigendomi all'ingresso con loro al seguito.
Una volta uscite fuori chiudo a chiave la porta, andando poi verso l'auto facendo entrare entrambe, Toni davanti al mio fianco mentre Britta nei posti dietro, parto immediatamente appena accendo il motore, arriviamo alla Riverdale High in neanche dieci minuti, un lato positivo del fatto che Riverdale è una piccola città, non c'è mai tanto traffico.
Britta scende subito dall'auto appena mi fermo all'ingresso salutando educatamente entrambe.
Britta: ciao Cheryl, a dopo, Ms Topaz ci vediamo oggi nel suo ufficio.
Dice per poi scappare verso un gruppo di ragazzi, i suoi amici, appena la giovane ragazza dai capelli rossi non è più nei paraggi nell'abitacolo inevitabilmente cala il silenzio, di nuovo, proprio com'è successo a Thornhill poco fa, entrambe troppo prese tra i propri pensieri.
Toni: bene allora io vado, ci vediamo a scuola, presumo, grazie per il passaggio.
Dice guardandomi con un leggero disagio negli occhi aprendo la portiera.
Cheryl: di nulla, nessun problema.
Rispondo anch'io leggermente a disagio, allora mi saluta scendendo dall'auto sbattendo la porta.
Nel momento in cui esce dal mio spazio personale butto fuori un respiro che non sapevo proprio di star trattenendo, la sua presenza non mi ha mai oppresso in questo modo, amavo averla intorno, e quando non c'era bramavo la sua compagnia ogni volta, però ora è diverso, ora fa male averla intorno, perché averla intorno mi ricorda sempre ciò ho perso, ciò che tanto vorrei riavere ma che probabilmente non riavrò mai, con tutti questi pensieri in testa mi dirigo velocemente dalla mia psicologa per la seduta di oggi, sarà sicuramente contenta di sentire che avrò tante di quelle cose da dire.

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