Choni × Famiglia

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(Questa one-shot sarà veramente molto semplice, e ridicolmente dolce, ma è un idea che mi è venuta ieri, ed ho deciso di realizzarla, inoltre in questo capitolo Toni & Fangs non si sono mai sposati, si sono lasciati prima, Toni è tornata con Cheryl, la quale ha sposato poco tempo dopo, Anthony ha tre anni, qui ovviamente Percival non è mai esistito, non è mai successo nulla di ciò che è accaduto nella sesta stagione.)

Cheryl

Sto cucinando la cena, mentre, di tanto in tanto, osservo Anthony guardare la tv dalla cucina, assicurandomi che stia bene, Toni dovrebbe tornare a momenti dal lavoro, mi ha scritto che oggi avrebbe fatto tardi poche ore fa, detesto quando torna a casa più tardi del solito perché mi manca terribilmente, amo passare il tempo con nostro figlio quando ritorno a casa dal lavoro, ma vorrei che ci fosse anche mia moglie.
È ancora strano chiamarla mia moglie, ogni volta, non riesco a non sorridere al solo pensiero, oppure dire nostro figlio, dopo ciò che abbiamo passato, sinceramente, non ci speravo più, non mi sarei mai immaginata di finire così, essere dove esattamente avrei sempre voluto essere, accanto alla donna che amo da sempre, mentre insieme ci prendiamo cura di nostro figlio.
Quando siamo tornate insieme, ormai più di un anno fa, è stato uno dei momenti più belli della mia vita, qualche mese dopo me la sono ritrovata inginocchiata di fronte a me mentre mi chiedeva di sposarla, poi il matrimonio insieme a tutti i nostri amici, ed in seguito la casa, questa bellissima casa quasi al centro di Riverdale, che ci siamo divertite ad arredare a nostro piacimento con l'aiuto anche di Anthony, abbiamo deciso di comprarla dopo che io ho venduto tutti i possedimenti appartenti alla mia famiglia, tranne il cimitero ovviamente, non volevo più avere a che fare con quelle magioni dell'orrore, mai più, ed ora vivo felicemente, in una splendida casetta insieme all'amore della mia vita e nostro figlio.
Sovrappensiero finisco di cucinare, lascio cuocere la pasta in pentola, mi pulisco le mani in uno strofinaccio, per poi uscire dalla cucina dirigendomi verso il divano dove c'è Anthony che sta continuando a guardare la tv.
Cheryl: ehi, amore, cosa stai guardando di bello?
Gli chiedo sedendomi al suo fianco.
Anthony: Paw Patrol.
Risponde sorridendo, quel sorriso così simile a quello di sua madre.
Cheryl: non ti dispiace se mi unisco a te?
Gli chiedo dolcemente.
Anthony: certo che no, mamma.
Dice sorridendomi per poi sistemarsi sul mio grembo, appoggiando la testa al mio petto come fa sempre, lo circondo protettivamente con le braccia lasciandogli un delicato bacio sulla testa, ogni volta che mi chiama mamma il mio cuore salta un battito, anche se lo fa da quando ha iniziato a parlare, non credevo che avrei mai più amato qualcuno tanto quanto amo mia moglie, ma da quando questo piccolino è entrato a far parte della mia vita, è stato impossibile non inonadarlo di amore, appena l'ho visto la prima volta, quando ho aiutato Toni a partorirlo nel retro di Pop's, il mio cuore è come se esplodesse, somigliava così tanto a Toni che non avrei mai potuto non volergli bene, ed ora io e lui abbiamo un rapporto madre/figlio meraviglioso, non mi sarei mai aspettata, ma nemmeno tra un migliaio di anni, di avere un figlio, per giunta con l'amore della mia vita.

Toni

A quest'ora dovrei già essere a casa, a godermi una serata rilassante in compagnia delle mie persone preferite del mondo intero, mia moglie, e nostro figlio, invece sono qui, alle sei di sera, nel mio ufficio a scuola, ancora, a compilare delle inutili scartoffie burocratiche che mi stanno facendo letteralmente impazzire, perciò decido di prendermi una momentanea pausa per andarmi a prendere un caffè in sala relax, che sicuramente mi aiuterà a finire il prima possibile.
Toni: oh Veronica, che ci fai ancora qui? Pensavo non ci fosse più nessuno, se non qualche inserviente.
Le chiedo stupita una volta entrata in sala relax, dopo averla vista seduta sul divanetto al centro della stanza.
Veronica: oh ciao Toni, sto aspettando Archie che è impegnato con i Bulldogs, nel frattempo mi occupo di visionare la routine delle Vixens, che tua moglie mi ha gentilmente chiesto di controllare.
Dice guardandomi con una leggera ironia nella voce.
Toni: immagino il suo gentilmente.
Dico ridacchiando, accendendo la macchinetta del caffè, conoscendo molto bene Cheryl, sa essere veramente spaventosa quando vuole.
Veronica: si, mi ha praticamente minacciata se non avessi fatto il lavoro che mi ha chiesto come si deve.
Dice ridacchiando anche lei ritornando a leggere le carte che ha in mano.
Toni: posso solo immaginare, Cheryl può fare davvero paura quando vuole, ma io la amo anche per questo.
Dico finendo la frase con un sorriso, ripensando a tutte le volte che ha tentato di farlo con me, nonostante sappia che non funziona, infatti tutte le volte finiva che le davo un bacio e lei tornava a sorridere.
Veronica: oh lo so bene, Topaz, c'ero quando proprio in questi corridoi, ed in questa stanza non vi staccavate l'una dall'altra, sembravate due cozze.
Dice ridendo divertita probabilmente del mio sguardo omicida, che le sto rivolgendo in questo momento.
Toni: ma smettila Lodge, che tu ed Archie eravate uguali, se non peggio.
Ribatto divertita sedendomi di fronte a lei dopo aver recuperato la mia tazza di caffè.
Veronica: comunque che ci fai invece tu qui? Non dovresti essere a casa da tua moglie e tuo figlio?
Mi chiede incuriosita guardandomi.
Toni: dovrei, ma purtroppo ho un mucchio di scartoffie che hanno bisogno di essere compilate.
Dico alzando gli occhi al cielo stufa di stare dentro queste quattro mura.
Toni: per questo motivo ti lascio ai tuoi compiti, ed io torno ai miei, ci vediamo domani Ronnie.
Le dico alzandomi sfinita per poter tornare nel mio ufficio.
Veronica: a domani Toni, buon lavoro.
Dice appena esco dalla porta, le faccio un cenno di saluto con la mano incamminandomi subito dopo nei corridoi, raggiungendo la mia destinazione in meno di due minuti, torno a sedermi dietro la mia scrivania, poggiando la tazza di caffè accanto alla foto incorniciata che raffigura me e Cheryl abbracciate, l'una accanto all'altra, con Anthony in mezzo, seduto in braccio ad entrambe, sorrido ogni volta che mi capita di buttare l'occhio su quell'immagine, loro sono tutto ciò che ho sempre desiderato, penso per poi rimettermi subito al lavoro.
Un'ora dopo, quasi non ci credo, tiro un sospiro di sollievo nel momento in cui firmo l'ultimo dei fogli che dovevo sistemare per oggi, mi appoggio allo schienale della sedia rilassandomi considerevolmente per un attimo per poi alzarmi, racogliere le mie cose con fretta, ed uscire dalla stanza chiudendo con la chiave l'ufficio prima di dirigermi verso l'uscita dell'edificio quasi correndo, arrivata all'ingresso esco finalmente fuori insporando a pieni polmoni l'aria fresca della sera che mi colpisce il viso, facendomi respirare nuovamente, dopo questo piccolo momento, a passo svelto mi dirigo verso l'auto parcheggiata a qualche metro di distanza, quando improvvisamente sento un miagolio, è acuto, e sembra quasi disperato, istintivamente mi avvicino alla fonte del rumore per scoprire se davvero si tratta di un gattino, così arrivata accanto al cassonetto da dove mi pare di aver sentito il verso mi accovaccio alla ricerca della fonte, e quando i miei occhi incontrano due occhietti marroni impauriti, mi sciolgo immediatamente, è un adorabile gattino arancione, raggomitolato in una scatola, che trema per la paura, povero piccolino, qualche essere ignobile lo avrà abbandonato, lasciandolo qui sul ciglio della strada, intenerita mi avvicino lentamente cercando di accarezzarlo.
Toni: ehi, piccolino o piccolina, tranquillo, non voglio farti del male.
Sussurro piano con tono calmo, in modo da non farlo ulteriormente spaventare, e lentamente lo prendo in braccio iniziando ad accarezzarlo con cautela, cercando anche di capire se è maschio o femmina.
Toni: mi scuso per le mie maniere, ma avevo bisogno di accertermene, piccolina, per non sbagliare più il pronome.
Continuo a parlare a bassa voce non smettendo di accarezzarla dolcemente, sentendo anche le fusa che inizia a farmi.
Toni: ora però, che ne dici di andare a conoscere l'altra tua mamma, e tuo fratello? Che qui inizia a fare freddo.
Le chiedo retoricamente lasciandole un piccolo bacio sulla testolina, per poi infilarla nuovamente nella scatola tirandola sú dirigendomi in seguito nuovamente verso la macchina, arrivata a destinazione recupero immediatamente le chiavi aprendo la portiera del passeggero, dove poggio sul sedile la scatola, sempre facendo molta attenzione, dopodiché mi siedo al mio posto immettendomi subito nella strada principale.
Una decina di minuti dopo intravedo il vialetto di casa, ed inizio istintivamente a sorridere, quasi non ci credo di essere finalmente a casa, questa giornata mi è sembrata infinita, letteralmente, penso mentre scendo dall'auto recuperando la scatola con la gattina, che copro con il coperchio per non farla subito vedere, so che Cheryl non ha mai voluto avere animali in casa, ed all'inizio sarà leggermente dura, ma sono sicura che si innamorerà anche lei di questa piccolina, proprio come ho fatto io.
Toni: sono a casa.
Urlo chiudendomi la porta alle spalle togliendomi il giubbotto che appendo attaccapanni lì accanto, sistemando per un attimo la scatola ai miei piedi, proprio in quel momento vedo Anthony correre verso di me, per poi saltarmi in braccio, sorrido istintivamente stringendolo a me.
Anthony: mamma.
Dice entusiasta di vedermi lasciandomi un bacio sulla guancia come fa sempre.
Cheryl: ciao TT.
Mi saluta con un sorriso per poi avvicinarsi di poco per potermi lasciare un leggero bacio a stampo.
Toni: ciao anche a te, amore.
Le sorrido, ma immediatamente lei cambia espressione guardandomi con un sopracciglio alzato, indicando la scatola posta sul pavimento, mentre sistemo meglio Anthony sul mio fianco, a volte detesto davvero il fatto che lei noti tutto, sempre.
Cheryl: quindi vuoi dirmi che cos'è quella scatola oppure no, Antoinette?
Quando usa il mio nome completo è meglio dirle tutto ciò che vuole sapere.
Toni: È il nuovo membro della famiglia Topaz.
Dico grattandomi a disagio la nuca, guardandola mentre alza ancora di più il sopracciglio contrariata.
Cheryl: Antoinette Topaz, giuro su Dio, che sei hai portato a casa un animale, io...
Rimane con la frase in sospeso quando viene attirata dalla voce di nostro figlio, il quale non mi ero neanche accorta si fosse staccato dalla mia presa.
Anthony: è un gattino!!!!
Quasi strilla tutto felice iniziando ad accarezzare l'animale.
Cheryl: non finisce qui.
Mi indica per poi accovaciarsi per terra accanto ad Anthony, io faccio lo stesso.
Toni: In realtà è una gattina, e si chiamerà Cherry Topaz, ti piace, amore?
Gli domando guardandolo con un sorriso.
Anthony: siii, lei è così carina ed è morbida.
Dice tutto eccitato continuando ad accarezzarla, mi sciolgo davanti a questa scena, è semplicemente adorabile, vederlo felice è tutto ciò che conta davvero, almeno lui lo è, in confronto a mia moglie che mi manda delle occhiatacce non da poco.
Cheryl: bene, tesoro, che ne dici di andarti a lavare le mani, che tra poco è pronta la cena?
Gli chiede dolcemente guardandolo.
Anthony: vado, mamma.
Dice lasciando con riluttanza Cherry correndo verso il bagno.
Cheryl: non correre.
Gli urla dietro, sempre così apprensiva, mentre si alza in piedi non staccandomi gli occhi di dosso, quindi mi alzo anch'io.
Toni: okay, so che non sei felice di questa cosa, ma non potevo lasciarla per strada.
Dico sentendomi quasi in colpa sotto il suo sguardo accusatorio.
Cheryl: Antoinette Topaz, sai che odio gli animali.
Dice incrociando le braccia al petto, continuando a guardarmi nella sua posa intimidatoria.
Toni: smettila di usare il mio nome completo, è irritante.
Ribatto, non lo avessi mai fatto, mi sta guardando ancora più male di prima se è possibile.
Toni: d'accordo, mi dispiace di aver portato a casa un animale senza dirtelo, ma è successo tutto così velocemente, l'ho trovata che tremava nella scatola vicino ad un cassonetto nel parcheggio della scuola, non potevo lasciarla lì.
Cerco di giustifarmi abbassandomi a prendere la piccolina in braccio per potergliela mostrare.
Toni: ma poi guardala è così carina, ed ha anche un nome in tuo onore.
Dico avvicinandogliela al viso per farla addolcire, cosa che ovviamente non succede, ma la vedo rilassarsi leggermente sciogliendo le braccia.
Cheryl: va bene, è davvero carina, e potrà rimanere anche perché pare che ad Anthony piaccia molto, ma che non si avvicini a me, oppure si azzardi a salire sui letti o sui tavoli, che sia chiaro.
Dice puntandomi un dito contro mentre io inizio a sorridere saltellando tutta felice.
Toni: grazie amore.
Dico lasciandole un bacio prendendola alla sprovvista lasciando poi Cherry per terra dirigendomi in cucina saltellando contenta.
Cheryl: sei solo fortunata che sei mia moglie, e che ti amo.
Mi dice alzando leggermente il tono della voce seguendomi.
Toni: si certo come no, ammetti che in fondo ti piace Cherry.
Dico stuzzicandola con lo sguardo iniziando a mettere la pasta nei piatti una volta arrivata in cucina.
Cheryl: se ne sei convinta tu.
Dice recuperando dal frigo una ciotola di insalata già condita che posiziona sul tavolo per poi sedermi quando arriva Anthony sedendosi al suo fianco, io alzo gli occhi al cielo divertita dalla sua risposta prendendo posto anch'io iniziando a mangiare tutti insieme.

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