Bunkmates & Roommates (Traduzione Italiana)

Roommates-1

La vista di Camila si stava annebbiando mentre provava a rimanere cosciente. Proprio quando i suoi occhi iniziarono a socchiudersi, l'urlo di Grandalf proveniente dalla televisione le fece alzare la testa di scatto. Gesù Cristo,  stavano firmando ora l'alleanza? Sapeva che non sarebbe durata fino alla fine del film.

Camila, Lauren e Dinah stavano passando un comune noioso sabato pomeriggio con una maratona di film e Camila era rannicchiata sul divano sotto la soffice coperta, nel suo appartamento. Il calore del sole di California penetrava attraverso la finestra e persino il calore che le trasmetteva la più grande, seduta di fianco a lei anche se non si toccavano, non le bastavano. Lauren sembrava così annoiata dal film, tanto che la sua testa si abbassava continuamente; il mento quasi raggiunse il petto, prima che la ragazza si risvegliò e alzò lo sguardo. Camila ridacchiò e l'altra stava già cercando di ricomporsi.

La giovane dagli occhi verdi mise il broncio, sentendosi presa in giro dall'amica: si stiracchiò e sbadigliò, braccia che si allungavano in ogni direzione. Camila sfruttò l'opportunità e si avvicinò al suo fianco, poggiando il capo sulla sua spalla e portandosi più vicino possibile il corpo di quella. Il cuore della cubana sembrava quasi salirle sino alla gola, cosa che succedeva ogni volta che era vicino alla più grande. Quest'ultima sorrise assonnata e passò un braccio attorno alle spalle di Camila, abbracciandola forte per un momento per poi poggiare la guancia sopra quei capelli color marrone.

La cubana era sicura che Dinah aveva scelto di guardare Il Signore Degli Anelli solo per ocheggiare su Orlando Bloom, Legalos, ma fino a quel momento il film aveva solo avuto parti di piccoli omini che correvano verso la terra di mezzo. Dinah sembrava stanca quanto Camila, la quale voleva solo spegnere il televisore.

Camila guardò la sua amica seduta a terra con la testa tra le mani e completamente inconscia della posizione delle due ragazze sul divano, dato che volgeva loro la schiena. Pensò che forse si poteva divertire in un altro modo: iniziò a passare le unghie sopra le cosce di Lauren, nascoste dalla coperta e sorrise quando sentì questa cambiare respiro. Poteva sentire il calore attraverso i pantaloni di yoga che indossava, anche se sperava non ci fosse nulla a separare le sue dita da quella pelle candida che conosceva così bene.

Neanche una volta, dopo la notte passata insieme nel pullman del Neon Lights Tour, erano riuscite a stare lontane l'una dall'altra. Ogni giorno del Tour Lauren inviava a Camila messaggi sempre più sexy, descrivendo con dettagli sporchi e sconci quante cose le volesse fare. Indipendentemente da dove li leggeva, Camila doveva sempre stringere le gambe per resistere e non trascinare la sua compagna nel bagno più vicino. Lauren si irrigidiva ricevendo le risposte e le mandava uno sguardo conscio. I messaggi le tenevano accese tutto il giorno e tutta la notte, lasciandole dimenarsi nelle rispettive cuccette a fine giornata. Aspettavano finchè non erano sicure che tutti stessero dormendo, quando poi Camila non riusciva più a fermare i suoi ormoni, si catapultava nella cuccetta di Lauren, incontrando un paio di occhi verdi pieni di voglia.

Era difficile non urlare la notte ogni volta che Lauren la faceva sentire in fiamme; voleva pronunciare il suo nome e dirle quanto era fantastica, ma poteva solo sussurrare e gemere, mentre i loro corpi tremanti si scontravano. Camila era emozionata di stare per qualche settimana a Miami, avrebbero avuto le loro stanze ed i loro rispettivi appartamenti.

Si erano appena trasferite ed i giorni precedenti le giornate erano state abbastanza pesanti in studio, per questo lei e Lauren non avevano ancora sfruttato l'occasione, ma sperava che sarebbe successo quella notte. Dinah era la loro unica compagna di appartamento, ma doveva andare ad una festa con Normani ed altri membri del cast. Camila si eccitava soltanto a pensarci: era passata quasi una settimana dall'ultima volta che aveva sentito le labbra dell' altra attaccate alle sue e quella pelle pallida, non la toccava da tanto e diamine, le mancava.