Roommates
Lauren aveva sempre trovato del fascino nell'affollata e ricca New York. Mentre lei e le sue compagne di band camminavano lungo Manhattan St, la giovane incontrò una vasta varietà di persone: business men, venditori di strada, turisti e persino dei taxisti che continuavano a suonare il loro stritolante veicolo, tuttavia anche rendevano la città più affascinante. Come poterla biasimare, aveva visitato il posto solo poche volte come turista, eppure non vedeva l'ora di comprarsi un appartamento e sperimentare la vita lì.
Distratta nel guardare un enorme grattacielo, non si accorse della massa di persone che correvano attorno a lei; Camila la guidò con le mani sulle spalle, spingendola a destra ed evitando lo scontro diretto con un camioncino che vendeva hot dog.
"Questo posto è magico!" Urlò Lauren, alzando le mani al cielo. Girò il capo per sorridere alla cubana, i suoi occhi pieni di eccitazione.
La minore rise e scosse la testa alla ragazza; di solito era calma e riusciva a trattenersi, ma una volta portata alla sua città preferita si trasformava in una bambina. Quando le ragazze si dovettero fermare alle strisce pedonali, Camila posò la testa sulla spalla di Lauren e le circondò la vita unendo le loro mani. Lauren si lasciò andare sotto il suo tocco, mentre continuava ad ammirare il panorama. Non poteva credere che erano stati concessi tre giorni per visitare New York, uno dei quali era libero. Lei e Camila avevano continuato a scamparsela durante i loro giorni liberi, eppure oggi erano lì a camminare per le strade della grande metropoli insieme a Dinah.
Anche se l'idea della minore di uscire insieme a Lauren era diversa, quando si era ritrovata in stanza una Dinah sola e annoiata, aveva deciso di farla unire a loro due. A Lauren non importava molto, perchè Dinah stava dando spazio alle 'piccioncine', facendo solo snap alle cose che indicava la maggiore.
Lauren guardò in alto e notò in quel momento la polinesiana pronta a scattare un selfie, il telefono giusto sopra la testa e le labbra in stile Dinah Jane.
"Davvero Dinah?" Rise Lauren.
"Ehy, sono ricordi. In più sono stra bona in questo momento" Disse Dinah e spostò il telefono in un altra posizione per farsi altre foto.
Lauren scosse la testa e la polinesiana si accorse solo in quel momento che le sue amiche erano aggrovigliate tra di loro, come se fosse la cosa più naturale del mondo: Camila stava arrossendo mentre la maggiore le sussurrava qualcosa nell'orecchio. La terza sorrise tra stessa; forse era un po' titubante su Lauren da quando Camila le aveva spiegato il loro difficile inizio di relazione, ma amava davvero vedere la sua migliore amica così felice.
"Facciamone una insieme" Esclamò, avvicinandosi prima che la coppia potesse dire qualcosa. Quando Lauren notò la vicinanza tra lei e Camila sullo schermo, tossì e rilasciò le mani della ragazza, spingendole gentilmente lontano dalla propria vita; Camila immediatamente colse il messaggio, spostandosi e posizionandosi in mezzo alle altre due.
Fecero qualche foto carina finchè la maggiore annunciò che il colore del semaforo era cambiato, così si incamminarono lungo la strada. Dinah le seguì, sfogliando la galleria del telefono con una piccola smorfia. Ovviamente erano venute bene, ma sembravano solo amiche che esploravano una città: avrebbe voluto anche riprendere la coppia, non solo loro nei ruoli di tre amiche.
Si rifiutò di darla vinta alla paura di Lauren. Difatti quest'ultima l'aveva convinta a portare la sua Polaroid, dato che la sua borsa era troppo piccola e Dinah non sprecò l'occasione. Aveva una nuova musa e quando fu sicura che lo sguardo della cubana maggiore non potesse scoprirla, tirò fuori la fotocamera e fece alcuni scatti delle due sue compagne di band: Lauren poteva benissimo sgridarla dopo.
STAI LEGGENDO
Bunkmates & Roommates (Traduzione Italiana)
Fiksi PenggemarLauren e Camila decidono di approfondire la loro amicizia, trasformandola in qualcosa di più, ma mettendo da parte i sentimenti. Cambierà qualcosa o rimarranno ancora amiche, ma con legami speciali? E' una fanfiction abbastanza breve, infatti inizi...