con il cuore diviso ma con le mie mani e quelle di mio fratello unite andammo verso la tomba di papà, proprio di fianco a quella di mamma... posammo un mazzo di rose su entrambe le tombe.
mio fratello era in divisa militare... sarebbe partito tra poche ore, non ero pronta e credo nemmeno lui...Chris: dobbiamo andare... devo andare... ma tu non puoi restare qui
T/n: ti posso accompagnare?vidi gli occhi di mio fratello riempirsi di lacrime dopo tale domanda e devo ammettere che mi sentì in colpa...
Chris: sei sicura che non staresti peggio?
T/n: peggio di così?
Chris: dico a Dj di raggiungerci lì allora...dopo un po' arrivammo sul posto dove mio fratello si sarebbe riunito con i suoi colleghi per partire
Chris: Dj e tutta la sua famiglia sta lì ok? io devo andare...
Dj e gli altri erano molto vicino, così tanto da poter sentite la nostra conversazione e ciò mi dava fastidio
Chris: ultimo abbraccio?
non risposi nemmeno che mi fiondai tra le sue braccia, le uniche dove il mio cuore batteva all'impazzata. con le lacrime agli occhi e ancora tra le sue braccia gli chiesi l'ultimo favore...
T/n: ti supplico... fa' sì che questo abbraccio non sia l'ultimo...
Chris: promesso! ora vado piccola, tu sì felice anche per me ok?
T/n: promesso...vidi tutta la mia vita allontanarsi piano piano... probabilmente verso morte certa...e posso dire che proprio in quell'istante le ginocchia cedettero come il mio cuore e la mia voce, caccia un urlo cercando di far sparire tutto il dolore ma non fu così. le ginocchia quando attecchirono al suolo si lacerarono abbastanza da fare uscire un poco di sangue... non so per quanto rimasi accartocciata su me stessa piangendo e urlando dal dolore, purtroppo non fisico...
Jessica: povera piccola... non sopporto vederla così...
Dj: fatele spazio dietro... vado a prenderla...Dj venì verso di me mise le sue braccia sotto le mie ascelle e mi portò via di peso ma in modo delicato. prima di farmi salire in macchina ci allontanammo un poco e lui mi parlò, cercò di calmarmi ma nulla... non lo sentivo nemmeno...
Jessica: mio dio, chissà quanto dolore sta provando...
Jayla: non riesce nemmeno a calmarsi...Dj e Jessica avevano parlato di me a tutti quindi più e meno sapevano chi fossi
Javon: posso provare ad andare io, magari con qualcuno della sua età si fida non so...
Jessica: prova...Javon si avvicinò, così il papà tornò in auto
Javon: Hey... non so precisamente cosa stai provando ma sembra faccia male quindi...non so...prova a sfogarti, qualsiasi cosa ma sappi che io e tutti quei pazzi lì in auto siamo qui per te ok?
le sue parole attirarono la mia attenzione ma non mi calmarono, così mi abbracciò, molto forte, così forte che credo piangere era impossibile.
mi calmai abbastanza per farmi salire in auto.
una volta in auto nessuno aprì bocca, io ancora singhiozzavo guardando fuori dal finestrino nella speranza di vedere mio fratello tornare indietro da me... ma non fu così, Javon notò tutto ciò così mi tenne la mano tutto il tragitto e mi fece molto piacere. arrivammo finalmente a casa, scesi dall'auto senza fiatare, presi le mie valigie dal bagagliaio e con voce roca chiesi a Javon dove fosse la mia stanzaJavon: vieni ti accompagno
annuì e con poca voce dissi:
T/n: scusate...
rimasero un po' tutti ammutoliti, salì in stanza con Javon e poi sistemai le mie cose in sua compagnia, mi sciolsi un po' grazie a lui
Javon: ti va di scendere?
T/n: si
Jayla: T/n.. hey..
Jessica: Hey piccina... io sono Jessica piacere di averti qui...
Jayla: io sono Jayla
Dj: Dj
Jaden: piacere, Jaden
Daelo: e io sono Daelo!!
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True Love//Jaden Walton
Romancesei una ragazza newyorkese, ma in realtà hai origini Romane. sei un ragazza orfana di madre da ormai anni, tuo fratello di 20 si è addentrato nel mondo militare, e tuo padre, un ex pugile professionista, ha smesso per dare una stabilità economica a...