JIMIN'S POV:
⚠️allarme MLML⚠️
Tempo di fare irruzione in uno dei negozi dalle ampie vetrine accanto alla pista di pattinaggio ed eravamo entrambi scalzi. Io avevo la camicia sbottonata per metà e Yoongi i pantaloni slacciati. Eravamo arrivati fin lì baciandoci, usando i pochi neuroni che avanzavano per strapparci i vestiti e i pattini.
Mi leccai le labbra. «Che succederebbe se mi concedessi a te, per ipotesi?»
«Succederebbe che ti farei sdraiare, ti schiaccerei contro il muro o ti prenderei di lato - non mi importa - e ti allargherei le gambe. Ti prenderei come se avessi deciso da anni e non da giorni che ti voglio scopare. Che devo scoparti. Una parola e ti divoro. Ogni cazzo di centimetro. Ecco che succederebbe».
Cercai di deglutire, ma riuscii solo a emettere uno scatto imbarazzante in fondo alla gola. Cazzo. Da eccitato era sexy. «Per ipotesi, ovviamente», mormorai. «Sembra un po' più divertente di diciotto centimetri di silicone».
«Per ipotesi».
Due minuti dopo, mi schiacciò contro il muro dietro una porta su cui era scritto SOLO PERSONALE AUTORIZZATO. Era una specie di locale per la manutenzione e attraverso le pareti arrivava il suono dell'addetto alla sicurezza che guardava una sitcom con le risate finte.
Mi intrappolò i polsi in alto, il viso a pochi centimetri dal mio. Ogni mia terminazione nervosa gli urlava di toccarmi; mi sentivo come cosparso di porporina, prudeva dappertutto. Mi sarei preoccupato in seguito di conseguenze e implicazioni. Sin dal primo momento in cui l'avevo visto, che volessi ammetterlo o no, ero stato in rotta di collisione con Min Yoongi. Aveva fatto breccia in tutti i miei tentativi di mostrarmi indifferente al mondo. Quando si trattava di lui, mi importava eccome. Un sacco.
Volevo ciò che poteva darmi, così tanto da fare male. Non si trattava del se, ma del quando.
Mi baciò alla sua maniera violenta, possessiva, come se ogni tocco delle sue labbra fosse un marchio per dimostrare al mondo che gli appartenevo e che gli altri avrebbero fatto meglio a stare alla larga.
«Che stiamo facendo?», domandai, tra un bacio e l'altro.
«Li chiamano preliminari», scandì, come se lo spiegasse a un bambino. «Prima ti faccio venire tanta voglia che ti cedono le ginocchia e poi...».
Lo interruppi. «Ho afferrato il concetto. Ma questo cos'è? Che significa?».
Si strinse nelle spalle. «Non deve significare nulla. Per una volta, smetti di voler dare un senso a tutto. Concentrati sull'esperienza. Vivila. Rimanda le domande a dopo».
Recepii a malapena le sue parole, la mente troppo occupata dalla sua vicinanza. Sentivo il corpo solido contro il mio, caldo e pieno di promesse. Il membro duro come una roccia mi premeva sullo stomaco; non lasciava dubbi su dove lui volesse indirizzare quella notte.
«E se non fosse così semplice?».
Si chinò, prese il mio labbro inferiore tra i denti e lo tirò piano piano, lasciandomi un bruciore leggero e una voglia ardente di rifarlo. «E se lo fosse?».
Cercai di assorbire un po' della sua nonchalance. Non eravamo più alle superiori. La gente fa sesso senza legami. Esce insieme senza legami. A volte non serve che sia tutto bianco o nero. Non potevo far parte di quel mondo, una volta sola?
Yoongi mi appoggiò una mano nell'interno coscia e strappò i miei pensieri ai dubbi, puntandoli dritti sull'insegna al neon nella mia testa che diceva: "Fallo".
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𝕌𝕟𝕒 𝔻𝕠𝕝𝕔𝕖 𝕊𝕠𝕣𝕡𝕣𝕖𝕤𝕒 {𝕐𝕠𝕠𝕞𝕚𝕟}
FanfictionJIMIN'S POV: Di solito non mi piacciono molto le persone. Preferisco i gatti. Ma il mio vicino non è come tutti gli altri. Vive nell'appartamento di fronte al mio, ed è il classico tipo abbottonato, con le scarpe costose, profumato come una pubblic...