YOONGI'S POV:
Di solito lasciavo a Geum-jae il compito di intortare di chiacchiere i potenziali clienti alle feste sciccose, ma non volevo rinunciare all'opportunità di distrarre Jimin dalla missione atta a soddisfare la sua "erezione da vendetta" contro Mina. Quasi odiavo ammetterlo, però mi era difficile rinfocolare il desiderio di concentrarmi per qualsiasi motivo sulla mia sorellastra. Finalmente, sembrava che niente si frapponesse tra me e Jimin. In fondo, sapevo che aveva ragione lui: Mina non avrebbe accettato la sconfitta senza fare un ultimo tentativo disperato per sabotarci. Eppure, a me sembrava solo un dosso senza alcuna importanza che separava me e Jimin. Sarei stato ben contento di rallentare, passarle sopra e lasciarmela alle spalle.
Jimin, da parte sua, voleva scendere dalla macchina armata di martello e dinamite e far esplodere il dosso. Era il suo stile, parte del suo fascino. Uno strano miscuglio equilibrato di ragazzino e soldato da commando. La sua infanzia l'aveva incasinato per bene; da quando ci eravamo incontrati, mi sembrava di vederlo liberarsi un po' alla volta del suo passato. Mi piaceva, mi entusiasmava l'idea di vedere fin dove sarebbe arrivata davvero la trasformazione.
In quel momento era al mio fianco, con addosso un vestito smoking blu elegante che scintillava come scaglie di pesce. La camicia bianca che sembrava quasi trasparente sulla schiena attirava il mio sguardo di continuo. Mi crogiolavo nella leggera piega di muscoli che scendeva lungo la spina dorsale e scompariva tra la pelle morbida sopra il culo, sapendo che volendo avrei potuto infilare senza alcuno sforzo la mano sotto la stoffa e palparlo alla chetichella.
Mi trattenni. Sapevo che avrei potuto possederlo di nuovo, presto. Era passata quasi una settimana dalla lezione di judo improvvisata, seguita da una lezione di pompini. La scena in cui lui ammetteva che era la sua prima volta, con il mio membro tra le dita e le labbra a pochi centimetri dalla punta, era stata la più sexy della mia vita. A essere sincero, non avrei mai pensato che fosse il suo primo tentativo; potevo aver colpevolmente prolungato la cosa insegnandogli qualche nuova tecnica. Imparava in fretta e sembrava avesse molta voglia di fare pratica ogni volta che poteva.
Uno dei miei obiettivi era assicurarmi che lo scatolone di sex toy che si era portato dietro trasferendosi "provvisoriamente" a casa mia restasse sigillato. Non volevo dividerlo con nessuno, nemmeno con quegli affari. E gongolavo in silenzio perché continuava a portare ogni giorno degli scatoloni "provvisori", che tendevano a finire aperti e svuotati.
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Geum-jae, per una volta, era impeccabile, in smoking.
Lo strattonai per il colletto. «Ti ha vestito la nonna stasera?».
Mi allontanò la mano come fosse una mosca. «Che tu ci creda o no, faccio bene il mio lavoro e ho preso le dovute informazioni. C'è un pesce grosso oggi e una delle cose che non sopporta è chi veste in maniera trasandata. Quindi».
«Quindi, finalmente lo ammetti che sei trasandato e non trendy?»
«No. Però so che una persona di vedute tanto ristrette non apprezzerebbe comunque il mio stile». Lanciò un'occhiata a Jimin, che si era avvicinato al buffet. «A proposito, come va con lui?»
«Bene».
«Oh, insomma. Nell'ultima settimana ti ho pescato a sorridere almeno dieci volte. Un giorno ti ho persino sentito fischiettare nel tuo ufficio. Ammettilo, va più che bene».
Mi strinsi nelle spalle. «Mi sa che sono innamorato».
Geum-jae si girò di scatto verso di me, strabuzzando gli occhi. «Innamorato?»
«Penso sempre a lui. Non mi importa nemmeno più di farla pagare a Mina».
Scosse la testa. «Ovvio che non pensi ad altro. È come con Romeo e Giulietta. Perché credi che tutte le storie d'amore tragiche parlino di gente che non stava quasi mai insieme? Credi che Romeo si sarebbe ammazzato se avesse vissuto con Giulietta abbastanza a lungo da scoprire che lasciava sempre i calzini per terra in bagno? O che scorreggiava a manetta dopo aver mangiato al messicano? Dai. È tutto qua dentro». Mi picchiettò la fronte. «La biologia ti sta fregando. Il tuo corpo vuole che lo metti incinto, fregandosene se sia possibile o meno ciò, in modo da trasmettere i tuoi geni alle nuove generazioni e poi bum! Le sostanze chimiche magiche smettono di scorrere quando ti rendi conto che questa cosa non potrà mai funzionare e quando ti rendi conto che l'amore è un'illusione».
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𝕌𝕟𝕒 𝔻𝕠𝕝𝕔𝕖 𝕊𝕠𝕣𝕡𝕣𝕖𝕤𝕒 {𝕐𝕠𝕠𝕞𝕚𝕟}
FanfictionJIMIN'S POV: Di solito non mi piacciono molto le persone. Preferisco i gatti. Ma il mio vicino non è come tutti gli altri. Vive nell'appartamento di fronte al mio, ed è il classico tipo abbottonato, con le scarpe costose, profumato come una pubblic...