Capitolo 21

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YOONGI'S POV

EPILOGO

In passato, non ero mai stato un patito del Natale, ma quell'anno avevo qualcuno con cui festeggiarlo. Anche se secondo Jimin le decorazioni natalizie erano fatte per "quegli sfigati che si mettono dei maglioni orribili e vanno casa per casa a cantare canzoncine", non protestò quando mi presentai con uno scatolone di addobbi per l'appartamento.

Kim Taehyung dava una "Baldoria della Vigilia" a casa sua e ci aveva invitati. Ammetto che ero un po' riluttante ad andarci, dopo averlo visto nudo come mamma l'aveva fatto e coperto di panna, ma secondo Jimin la sua migliore amica e il marito sarebbero venuti apposta da Parigi, quindi non potevo dirgli di no.

La sera della Vigilia, salimmo in ascensore fino all'appartamento di Taehyung. Jimin indossava un enorme maglione verde erba con un unicorno di peluche glitterato, cucito in modo che sembrasse uscirgli dal petto come il mostro di Alien di Ridley Scott.

«Ma non eri tu che solo una settimana fa lanciavi anatemi contro chi indossa orrendi maglioni di Natale?», domandai. Il mio era ricoperto di lucine al LED e probabilmente rischiava di provocare un incendio, ma rispondeva alla perfezione alla definizione di "orrendo". Non potevo non metterlo.

«Io lo indosso con ironia, quindi non conta».

«Okay, ma è quello che fanno tutti. Quindi...».

«Prendo in giro quelli che lo indossano con ironia. È meta. E se non sai che vuol dire, chiedilo a Grammy».

Risi. «La prima cosa che ho imparato su di lei è di non farle domande, quindi no, grazie. Ti credo sulla parola».

Mi sorprese non trovare una folla pazzesca alla festa di Taehyung. Mi ero aspettato centinaia di invitati, invece sembrava avesse chiamato solo parenti e amici intimi.

Jungkook, suo marito, aiutava la moglie di Namjoon, Lisa, a portare dei vassoi di cibo dalla cucina a un grande tavolo da pranzo. Grammy si era già seduta, accanto a un vecchietto curvo. Taehyung, in piedi davanti a un'enorme TV a parete, indossava quelli che sembravano visori per la realtà virtuale e aveva un controller per mano. Namjoon, lì vicino, lo ascoltava con aria annoiata descrivere il gioco agitando le braccia di qua e di là. A quanto potevo vedere, stava malmenando e affettando ondate di tizi simili a cavernicoli in un'arena gladiatoria.

Jimin alzò gli occhi al cielo. «Continua a comprare roba idiota. Lo fa ogni anno. È come se non afferrasse il concetto; nelle settimane prima di Natale, si compra da solo qualsiasi cosa gli venga in mente».

«Il concetto mi è chiaro, invece». Taehyung alzò la voce per farsi sentire dal soggiorno. «Ma ho anche problemi di autocontrollo. Sta tutta lì la differenza. E poi, ho conservato il regalo più grosso per domattina. È un cucciolo di elefante. Qualcuno mi doveva un favore e posso tenerlo solo per qualche settimana, però sì: avrò un elefantino nel mio appartamento...». Si fermò e si piegò in due, agitando le braccia per respingere un gruppo di avversari nel gioco. «Tecnicamente, non è proprio legale, ma finché non lo scopre nessuno non avremo problemi».

Jungkook, accanto al tavolo, interruppe quello che stava facendo e lo guardò. «Un elefantino?».

Pensavo che avrebbe cominciato a urlargli di tutto, invece saltellò e soffocò con le mani un gridolino eccitato. «Oh, mio Dio. Dici davvero? È abbastanza piccolo da fargli le coccole?»

«Potrai coccolarlo a morte. Magari potremmo fargli dei maglioncini e cose così. Dei cappellini a maglia, chissà, ma non so se hanno la testa della misura adatta per indossarne uno. Dei maglioncini da proboscide, forse. Non sarebbe esilarante?».

𝕌𝕟𝕒 𝔻𝕠𝕝𝕔𝕖 𝕊𝕠𝕣𝕡𝕣𝕖𝕤𝕒 {𝕐𝕠𝕠𝕞𝕚𝕟}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora