Parole che bruciano

397 18 0
                                    

I miei capelli cambiano colore e faccio uscire la mia coda di serpente fatta con lamine appuntite di metallo (tipo uno dei tentacoli del dott. Octopus in Spiderman). Vado verso di lui e uso la coda per afferrargli una gamba e metterlo a testa in giù. Poi lo lancio sulla sabbia, fa un tonfo e sanguina da un sopracciglio. Prova a lanciarmi delle piume ma riesco a bloccarle senza problemi. I ragazzi mi chiedono di calmarmi ma è come se nemmeno li sentissi. Mi giro per andarmene.

"MA CHE PROBLEMI HAI?" - mi rigiro e torno verso di lui. Con la coda lo prendo per il collo. Glielo stringo in modo da fargli mancare l'aria per qualche secondo.

"Io non ho nessun problema, sei tu che devi tapparti quella cazzo di bocca e lasciarmi in pace" - sta diventando un po' viola. Per quanto io voglia ucciderlo mi serve. Lo lascio andare. Ha alcuni taglietti lasciati da me ma non mi importa.

"Cazzo che male, potevi essere più delicata" - si massaggia il collo

"Delicata come te immagino"

"Ma dai" - fa una leggera risata

"Non ci provi neanche. In fondo non ti è mai importato, è stato facile tornare da lei. Non dovevo preoccuparmi vero? Immagino sia solo una collega vero?"

"Il tuo è solo un capriccio, sei tornata a casa con un ragazzino e adesso ti lamenti"

"Vaffanculo Keigo"

Prendo la mia borsa e torno nella camerata. Solo ora mi accorgo di non aver pianto abbastanza per lui. Non mi sono sfogata completamente quindi ora le emozioni sono molto più forti. Mi chiudo nella stanza delle docce. Apro l'acqua e mi siedo, ha un qualcosa di rilassante ma mi fa male il petto. Il mio cuore soffre ancora di più di quella sera. Bussano alla porta, sono le ragazze. Metto l'accappatoio e le faccio entrare. Mi abbracciano tranquillizzandomi. Non avevo bisogno di altro in quel momento se non di questo. Parliamo tantissimo quella sera, fino a che Kirishima non viene a chiamarci per la cena. Lui entra e mi rassicura con delle parole dolcissime per poi abbracciarmi. Mi sento confortata in quel momento e vorrei quasi non staccarmi mai ma Uraraka mi chiede se voglio mangiare.

"No ragazze, non me la sento. Ho la faccia distrutta e sono nuda"

"Dai prof. ci accompagni, la faremo ridere un po'. Chissene frega se è in intimo, si tiene l'accappatoio e basta vero Kiri?" - lui diventa rosso e risponde di si con la testa.

So benissimo che non posso niente contro di loro perché, in un modo o nell'altro, mi avrebbero portata in mensa. Appena entrata faccio finta di niente e mi siedo al mio solito posto. Non mangio niente, non rido nemmeno. Per un secondo guardo Hawks, sembra sentirsi in colpa. Spero che abbia capito quello che ha fatto. Dico a Momo che vado fuori a prendere un po' d'aria e che quando hanno finito possono tornare in camerata da sole.

Esco e guardo il cielo. Qui non ci sono tante illuminazioni quindi le stelle e la luna si vedono bene. Sono così belle che catturano tutto il mio interesse. Decido di farmi una passeggiata e andare a guardarle su una collina poco distante. Passo nel boschetto e mi faccio la ripida salita che porta alla collina. Guardo il cielo e l'orizzonte, mi dà tantissima tranquillità. Per quel poco tempo non sento più alcun problema, sentendomi in pace con me stessa. Vorrei quasi che questo momento non finisse mai, sono stanchissima di tutto. Mi sdraio sull'erba fresca e il venticello della sera mi accarezza la pelle. Quasi quasi resto qui e non torno dai ragazzi. Mi addormento cullata dal silenzio e dal buio di quel luogo.

—————————————————————————————————————————————————————————————————
Hawks pov

Quando T/n si è seduta a tavola ho visto subito quanto fosse sconvolta. Oggi l'ho fatta proprio incazzare e solo ora mi rendo conto di quanto ho fatto il coglione con lei. Non si meritava quelle parole ma ho paura, è molto giovane rispetto a me e la sera del ballo le parole di Mirko mi sono rimaste in testa. Ha bisogno di un coetaneo, dovrei lasciarla vivere come una ragazza normale. Voglio parlarle comunque perché oggi ho davvero toccato il fondo. Non pensavo avesse reagito in quel modo e non sapevo nemmeno che avesse quella coda spaventosa. Ancora non ho capito cosa sia, neanche ha toccato l'argomento quando gliel'ho chiesto.

La casa tra le tue piume - Hawks X ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora