Lettera 17

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Ogni giorno è sempre più cupo.

La depressione avanza.

E io, non trovo uno scopo

A questa mia esistenza.

Damiano Oliva




16/1/2015


Caro amico,

Sto pensando al male che possiamo fare con l'indifferenza. Il mio prof di laboratorio dice "L'indifferenza è la cosa peggiore perchè non ha sentimento." Ha ragione. Cioè,uno può amarti,e sei nel suo cuore,odiarti,e sei nella sua mente,ma in entrambi i casi ti considera (e sennò mica saresti nel suo cuore o nei suoi pensieri), ma se poi é indifferente sembra che non gli importi nulla di te. Ed è un sentimento bruttissimo. Oggi proprio mi sono ritrovata a fingere un pó di indifferenza col gruppo della pallavolo (in realtà solo con Lawrence) perché semplicemente non voglio che sappiano che sono tanto affezionata a loro. Perché sempre quando ti affezioni a qualcuno poi soffri.


È una fatica fingere un indifferenza che non si prova.

Credo che fingiamo l'indifferenza perché ci stanchiamo di stare male,fingiamo indifferenza e fingiamo di lasciar stare. Margherita mi dice che Annamarie prima era una sensibile,ma che si scocció di soffrire,e cominció a fingere indifferenza. Diventó una totalmente indifferente a tutto.

La gente di lei diceva che era forte. Era forte davvero. Potevi gridarle contro le cose più brutte che ti passavano per la mente. E lei, sarebbe stata lì, ad ascoltarti, inerme. Ne aveva già passate tante di cose brutte durante la sua vita che oramai le persone e le loro parole, non la spaventavano più. Non le importava di quello che le diceva la gente. Le parole non la ferivano più. Era più forte di tutto, e di tutti.

O perlomeno, era molto brava a farlo credere.

Dice che anche io sono così. Che non mi importa di niente ma tutto mi ferisce a morte. Il punto è che a me di certe persone veramente non mi importa nulla. Che mi è indifferente se ci sono o no. Da loro verrò ugualmente criticata qualunque cosa io faccia per cui alla fine conviene che io faccia il cazzo che mi pare. Tutto questo discorso è nato oggi a scuola,quando Annamarie ha detto che le ricordavo lei stessa nel suo periodo di freddezza e apatia verso il mondo. Mi ha detto una strana frase:"La tua indifferenza è una cosa di cui forse non hai colpa.E' il risultato di quello che ti ha fatto il mondo.Ma la tua freddezza.La tua freddezza è quello che tu fai al mondo."

Che poi a me importa veramente tanto di alcune persone. Ma seriamente.

Cioè io mi trovo con la paura di disturbare,costantemente,sempre addosso, è bruttissimo.

Ci sono alcune persone a cui io non scrivo mai per prima.

Anche se la mancanza è davvero tanta.

Non lo faccio mai.

Io ho paura.

Quando mi manca qualcuno, rimango pietrificata, immobile.

Temo di disturbare.

Ho paura di non ricevere risposta, o di riceverla, ma disinteressata.

Eppure, ci sono momenti in cui vorrei mandarli, quei messaggi lunghissimi che mi vengono in mente, davvero . Ma non ce la faccio. Non ci riesco proprio. Perché so che il mio bisogno non è ricambiato, e che gli altri vivono benissimo anche senza le mie attenzioni, ignorandomi. Perché so che un banale "Invia" segnerebbe l'inizio della mia umiliazione, e poi, perché forzare una cassaforte chiusa da secoli e, per di più, con il peggior lucchetto?

No. Non vale la pena.

E fingi indifferenza.

Perché fingi sempre indifferenza.


Perchè pare che se sembra che non ti importi, magari ti salvi.

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