Capitolo 6

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Carola pov:
Luigi approfondisce il bacio mentre mi fa sedere sulle sue gambe. Spiegare le sensazioni che sto provando in questo momento è impossibile. Un fuoco rovente si impossessa del mio petto, le mie gambe tremano come una foglia al vento mentre sento aumentare dentro di me una fame che mai avevo sentito prima di incontrare Luigi. Mentre la sua lingua chiede accesso alla mia bocca, ripenso a quanto ho desiderato questo momento, tanto da non credere che oggi potesse accadere davvero.
Tuttavia, l'insicurezza, la mia più grande nemica, si impossessa di nuovo di me, dopo un piccolo momento di quiete. Per questo mi stacco per un attimo dalle labbra del ragazzo.
«Sei sicuro?» chiedo con voce tremante.
«Certo che lo sono, altrimenti non sarei venuto qui» mi dice, spostando una ciocca di capelli dal mio viso mentre io abbasso lo sguardo.
«Carola, guardami.» mi implora. Ed io trovo il coraggio di sostenere il suo sguardo, di incrociare quegli occhi di cui sono tanto innamorata.
«Non voglio più farti soffrire, odio far soffrire le persone, lo sai. E mi odio maledettamente perché ho fatto soffrire la persona a cui più tengo. Per questo mi sono preso del tempo per pensare, non perché gli impegni fossero più importanti di te. Non andrò da nessuna parte, credimi.»
«Ho solo tanta paura di perderti, ancora una volta»
«Non mi perderai, sono qui» dice, prima di baciarmi di nuovo.
«Non so come ho fatto a trattenermi durante tutti questi mesi» aggiunge dopo essersi staccato da me e aver accarezzato delicatamente il mio viso, disegnandone i lineamenti con le mani. Chiudo gli occhi, perdendomi tra quelle dita che avevo sempre visto sfiorare le corde della sua chitarra, come solo lui sa fare.
«Ah, ti sei trattenuto? Questo significa che la signorina Puddu non ti è indifferente» dico in tono scherzoso, tamburellando con una mano sul suo petto, dopo aver riaperto gli occhi.
«Per niente, anzi, molte coreografie della signorina Puddu mi hanno fatto molto soffrire» dice, ricalcando il mio accento sardo.
«Te lo meriti» rispondo io, per poi alzarmi dalle sue gambe e versare la pasta nella pentola.
« Verso un po' di pasta anche per te? Non credo tu abbia pranzato» dico dandogli le spalle senza rendermi conto che si stava alzando, venendo verso di me.
«Sei bella, lo sai? » mi dice Luigi, appoggiando la sua bocca al mio orecchio mentre continuo a dargli le spalle. La sua voce rauca provoca in me sensazioni indescrivibili mentre dei brividi attraversano tutta la mia schiena.
«Anche tu lo sei, ma non montarti la testa» riesco a dire con un filo di voce.
«Ora sono io quello che non ti è indifferente» sussurra al mio orecchio.
« La smetti? Ti ho chiesto se hai mangiato» affermo ridendo.
«E va bene, ma non finisce qui. Comunque no, non ho mangiato » mi dice Luigi prima di sedersi di nuovo a tavola.

Dopo aver pranzato mi dirigo nella mia stanza con l'intenzione di far entrare Luigi nel mio piccolo mondo. Infatti, appena entra, il cantante si sofferma a guardare tutte le foto e i disegni appesi al muro. La sua attenzione viene colta da una mia foto: durante quel servizio fotografico indossavo un body colore carne e le mie punte ai piedi.
«Sei così bella, dio mio» dice a bassa voce Luigi, il suo è quasi un sospiro.
«Anche tu lo sei. Quando ballo mi sento davvero me stessa»
«Lo so, per questo sei uno spettacolo per me» le sue parole mi colgono di sorpresa e mi emozionano tanto da sentire gli occhi riempirsi di lacrime.
« Ci sono tante cose che vorrei dirti, tanti piccoli dettagli che ho notato di te e che mi hanno fatto innamorare. Ci sono troppe cose che amo di te, Carola. Non so se ci riuscirò ma ti prometto che ogni giorno farò uno sforzo in più per aprirmi con te » aggiunge, riprendendo ad accarezzare il mio volto.
« Amo quando mi guardi. Sai, durante la nostra esperienza ad Amici spesso mi sono sentita incompresa, delle volte addirittura invisibile, tranne quando mi guardavi tu. Quando mi guardi io non mi sento più invisibile, quando mi guardi io mi sento viva»
E in un attimo le labbra di Luigi sono di nuovo sulle mie, ed io trovo il coraggio di spingerlo sul mio letto. Sento di nuovo quel fuoco invadere il mio petto proprio quando la lingua di Luigi chiede di nuovo accesso alla mia bocca.
«Ti voglio» mi sussurra all'orecchio. Mi stacco dalle sue labbra, incredula. Non ho mai minimamente immaginato che Luigi potesse essere attratto da me, figuriamoci desiderarmi. Eppure, ora che suoi occhi pullulano di bramosia, mi rendo conto che mi sbagliavo.
E allora mi stringo più forte a lui e, dalla posizione in cui mi trovo, comincio a baciargli il collo. È questa la mia risposta.
I sospiri di Luigi si fanno più forti e mi chiedono di continuare. Intanto, le sue mani mi accarezzano la schiena e la pancia fino a scendere giù al sedere. Quelle stesse mani mi chiedono l'accesso per potermi sfilare il top ed io acconsento con desiderio. In un attimo mi ritrovo sotto di lui e con la sua lingua inizia a disegnare dei cerchi sul mio collo fino a scendere verso la pancia. Intanto, anche i suoi vestiti volano via insieme al mio pantaloncino ed io inizio ad accarezzargli il petto, lasciando a mia volta dei baci su di esso.
« Posso? » mi chiede Luigi, mentre le sue mani dal mio fondoschiena risalgono verso il mio reggiseno. Annuisco in silenzio, mentre lui non mi stacca gli occhi di dosso. Quando mi ritrovo nuda sotto di lui mi rendo ancora più conto di quanto io ami davvero questo ragazzo, di quanto non concederei mai ogni parte di me stessa a qualcun altro così come sto facendo con lui.
«Sei la mia persona» ho il coraggio di dirgli, mentre con le mani accarezza la mia pancia.
«E tu la mia» mi dice lui, sigillando questo pensiero con un bacio.
« Dio mio, Carola» aggiunge quando spingo la sua testa verso il mio seno. Ed io perdo la cognizione di tutto, non importa più nulla perché ci siamo solo io e lui.
«Vorrei che questo momento fosse eterno» mi legge nel pensiero Luigi, come sempre fa. Ed è per questo che credo che siamo legati da qualcosa che sfugge ad ogni definizione o preconcetto. Prima che non solo i nostri pensieri ma anche i nostri corpi siano legati, mi chiede: «Sei sicura?»
«Sí, lo sono» e dal mio sguardo, anche lui capisce quanto io lo desideri. E questo ci basta per fonderci in un'unica persona.

Nota autrice:
Spero che questo capitolo vi piaccia. Grazie sempre per l'affetto che state dimostrando per questa storia leggendola.
Un abbraccio💛

Incondizionato|| caroligiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora