«Luigi è il terzo finalista!» sento dire da Maria mentre corro a prendere la maglia dorata della finale.
«Grazie mamma e grazie papà» riesco a dire, anche se la mia voce è sovrastata dal pubblico che continua a urlare e applaudire.
Mentre mi dirigo, ancora incredulo, verso la postazione dei finalisti penso a tutte le persone che mi hanno sostenuto, ai fan che hanno creduto in me, ai miei genitori, alla mia famiglia, ai miei amici, alla mia musica. A loro io devo tutto. Poi penso anche a Carola, lei più di chiunque altro meriterebbe di essere seduta qui, proprio accanto a me, con addosso questa stessa maglia. La immagino davanti al televisore, emozionata nel vedermi su questa sedia.
«Vinci» mi ha detto qualche attimo prima di lasciare per sempre la casetta, portando via con sé anche una parte di me. «Non so se ci riuscirò, ma ti prometto che ci proverò», vorrei dirle ora.
Ultimamente il pensiero della ballerina si fa sempre più insistente nella mia testa. Proprio per questo motivo, l'assegnazione di "Non abbiam bisogno di parole" da parte del mio professore, mi è sembrata quasi uno scherzo del destino. Mentre le mie dita premevano veloci e sicure i tasti di quel pianoforte e la mia voce riempiva lo studio, l'immagine di Carola è apparsa nitida davanti ai miei occhi.« Ma ti solleverò tutte le volte che cadrai
E raccoglierò i tuoi fiori che per strada perderai e seguirò il tuo volo senza interferire mai»Quante volte Carola ha saputo esserci in silenzio per me, lontana dagli occhi indiscreti del mondo, sostenendomi ad ogni passo e sorreggendomi ad ogni caduta. Lontano dalla mia famiglia, ho trovato in lei un porto sicuro in cui poter cercare riparo in mezzo a questo turbinio di emozioni che è stato Amici per me. Io che, da sempre, sono abituato a tenere sotto controllo le mie sensazioni, i miei sentimenti e la mia stessa vita a causa della mia malattia, ho trovato spesso tra le braccia di Carola una casa. E, mentre canto, mi accorgo di quanto io stesso abbia rappresentato per lei un'ancora in mezzo a un mare in tempesta. E per questo, sollevare il capo e puntare gli occhi sulla telecamera di fronte a me, è stato automatico.
Con il passare dei giorni ed in vista della finale, mi ritrovo ad avere sempre meno tempo per me stesso. Infatti, i pezzi da preparare sono moltissimi ed il tempo corre veloce.
Io e Alex stiamo pranzando quando sentiamo il telefono della produzione squillare.
«Lu, è per te, dicono che la lezione delle 16.00 è spostata alle 14.30» mi dice il mio amico.
«Grazie Ale, allora finisco di mangiare e corro a cambiarmi», rispondo.
Tuttavia, quando arrivo in sala prove non trovo nessun vocal coach ad attendermi, cosa che mi lascia perplesso data la loro puntualità. Tutto mi è più chiaro, però, quando dalla porta vedo entrare i miei genitori.
«Mamma, papà» esclamo, con le lacrime agli occhi.
«Amore mio», sussurra mia madre mentre le lacrime solcano le sue guance.
«Campione, come stai?», dice papà.
«Bene» sospiro, avvicinandomi al plexiglass che ci divide «sono solo un po' stanco, vorrei abbracciarvi perché so che questo mi riempirebbe di energie»
«Lo sappiamo, amore» risponde mia madre «Ma questi sono gli ultimi giorni e gli ultimi sforzi, non mollare»
«Siamo fieri di te» aggiunge papà «ti salutano tutti, non sai quante persone fuori da qui ti sostengono e credono in te, Gigi. Questo deve spingerti a dare il massimo fino alla fine»
«È ciò che mi spinge ad andare avanti. Sapere che ci sono delle persone che mi hanno capito è già tantissimo per me, rendermi conto che addirittura credono in me è il massimo che potessi chiedere, davvero»
«E fisicamente come ti senti? Sei sempre attento? » mi chiede mamma preoccupata. Dai suoi occhi traspare tutta l'angoscia di una madre impotente che, da un giorno all'altro, ha visto piombare dal cielo una delle diagnosi più brutte che si possano dare ad una persona, figuriamoci al ragazzino che ero quando ho scoperto di avere il diabete.
«Sto bene, mamma. Cerco di tenere sempre tutto sotto controllo, l'adrenalina prima di salire sul palco, le emozioni, il dolore, la fatica» dico quasi in un sussurro. Mia madre sa quanto sia difficile per me parlarne.
«Alcune cose, però, cerca di tirarle fuori, non immagazzinare tutto dentro di te, amore mio. Sono tua madre, ho avuto modo di osservarti e ti chiedo solo di permetterti di provare ancora belle emozioni. Inseguile, vivile. I tuoi occhi non mentono mai, Luigi.
Sai, negli ultimi mesi a Lamezia prima di partire per quest'avventura erano così spenti che temevo non ritrovassi più quella luce, poi li ho visti di nuovo sorridere e non c'è stata emozione più bella per me. So che ora ti sembrerà tutto strano e difficile ma tu sai di non essere fatto per le cose semplici. Se così fosse, non saresti un artista e oggi non saresti qui. Se avessi voluto seguire una strada più semplice avresti dato ascolto a chi diceva che non avresti mai concluso nulla nella vita e sai bene di cosa sto parlando. Perciò, amore mio, spero che tu riesca davvero a smettere di reprimere tutto ciò che provi, a volte permettiti di parlare, di urlare e di vivere. Promettimelo.»
«Te lo prometto, mamma. Spero di non deludervi mai e che voi siate felici per me»
«Non potrai mai deludere noi se sarai fedele alla tua essenza, dai ascolto ad essa e vedrai che andrà tutto bene» mi dice mamma con le lacrime agli occhi.
«E poi posso dire una cosa? Carola è proprio bella» aggiunge sorridendo mio padre.
«Redazione, tagliate questo pezzo!» urlo io ridendo.
« Si vede che lei ci tiene a te come nessuno» aggiunge mamma « ad ogni modo il mio discorso vale per tutto, spero che questa esperienza e tutti i cambiamenti che apporterà alla tua vita ti servano da insegnamento »
«Grazie mamma, grazie papà. Vi dedico tutto ciò che faccio, vi amo tanto e mi mancate troppo» dico piangendo.
«Tieni duro, amore. Ci riabbracceremo tra pochissimi giorni» mi dice mia madre un attimo prima di andare via lasciandomi ai miei rumorosi pensieri.Nota autrice:
Ho voluto immaginare così l'incontro tra Luigi e i suoi genitori anche se so che non succederà mai ahah ma almeno qui possiamo sognare. Grazie per il supporto, presto ci sarà l'incontro tra i nostri caroligi💛
vi abbraccio, con amore💛
STAI LEGGENDO
Incondizionato|| caroligi
Fiksi Penggemar"Per me l'amore vero è l'amore incondizionato, che può succedere di tutto, che sai che tu ci puoi essere per questa persona e questa persona può esserci per te. Anche quando lui mi disse che non sentiva niente per me, comunque è sempre rimasto. Non...