Luigi pov:
Io e Carola abbiamo fatto l'amore per la prima volta e sento che difficilmente riuscirò a dimenticare questo momento. È stata la cosa più bella che potesse succedermi e, proprio ora che la mia ballerina riposa sul mio petto, penso a quanto sia fortunato che questo sia successo con lei. Continuo a fissarla senza riuscire a distogliere lo sguardo dal suo meraviglioso volto che non smetto di accarezzare.
« Mh, ho sonno » sussurra, prima di aprire gli occhi lentamente.
« Non volevo svegliarti, puoi continuare a riposare » le dico, baciandole la fronte.
«Tranquillo, non sono abituata a dormire il pomeriggio. È solo che oggi sono particolarmente stanca»
«Eh, lo so. Ti ho fatto stancare» dico ridendo.
«Che scemo sei» mi risponde imbarazzata, prima di coprire la faccia con le mani.
«Ah, ora hai vergogna? Prima non mi sembravi molto in imbarazzo, anzi»
«Dai, Gigi» dice Carola scoppiando a ridere.
La nostra conversazione viene interrotta dal mio cellulare che suona. Dallo schermo noto che è una videochiamata da parte di mio fratello.
« Rispondi, dai. Forse ha qualcosa di importante da dirti» mi suggerisce Carola, notando la mia intenzione di rifiutare la chiamata.
« Come faccio? Si vede che non sono a casa mia e sono anche nudo»
« Metti almeno la maglia, vedrai che non se ne accorgerà»
Eseguo gli ordini di Carola e il volto di mio fratello appare sullo schermo.
«Gigi» mi sorride Aldo.
«Ciao Aldo, tutto ok? »
« Tutto ok. A te? Ti avevo chiamato per sapere come fosse andato il viaggio e se avessi avuto modo di incontrare Carola».
Effettivamente, quella notte dopo la conversazione avuta su whatsapp con Carola mi ero sfogato con mio fratello, esprimendogli tutta la mia frustrazione in merito a questa situazione.
Carola mi guarda con aria interrogativa e nota subito l'evidente difficoltà in cui mi trovo.
«Ehm, sì. Tutto ok, poi ti spiego, ok? »
«Ma dove sei? » mi chiede mio fratello.
La ballerina, ricordando la mia incapacità di mentire, porta una mano sulla sua bocca, soffocando una risata.
«Stronza» sussurro, fulminandola con lo sguardo.
«Se vuoi, vengo in tuo aiuto» mi dice lei ridacchiando.
« In che senso? » chiedo io.
«Gigi, mi senti?» mi chiede Aldo dall'altro lato dello schermo.
In questo preciso istante Carola poggia la testa sulla mia spalla, permettendo a mio fratello di vederla.
Alla vista del volto sorpreso di mio fratello non riesco a fare a meno di scoppiare a ridere.
« Sí, ma copriti che se ne accorge» le sussurro, ricordando che il corpo nudo di Carola è avvolto solo da un lenzuolo.
«Ciao Aldo» esclama la mia ballerina, sorridendo allo schermo.
«Oddio, ciao Carola! Scusa per la faccia, non mi aspettavo di vederti così presto»
«Il fatto è che non riesce a resistermi» esclamo io provocando una smorfia da parte della ragazza, ancora appoggiata sulla mia spalla.
«Aldo, tuo fratello è uno sbruffone»
« Lo so» afferma mio fratello ridendo.
«Gigi, devo chiamare papà, ti prego. Non vedeva l'ora di vedervi insieme»
« Aldo, magari ti richiamo più tardi, ora non mi sembra il caso. Eravamo impegnati tra l'altro» alle mie parole Carola diventa rossa come un peperone.
« Ah, ho capito. Carola però lasciami dire che qui ti amano tutti. Sei già parte della nostra famiglia e non vediamo l'ora di ospitarti a casa»
« Anche io non vedo l'ora di venire. Grazie Aldo, di cuore. Se Gigi vuole, stasera chiamiamo vostro padre così posso salutarlo» risponde Carola con gli occhi lucidi.
«Certo, glielo dico allora» dice mio fratello prima di salutarci.
Carola mi sorride ed io mi avvicino così tanto da riuscire a darle un bacio.
«Sei già una Strangis» le dico sorridendo.
«A quanto pare la tua famiglia è più innamorata di te»
« Impossibile» rispondo.
« Quanto sei bello, madonna» confessa Carola, prima di baciarmi a stampo.Qualche ora dopo siamo seduti sul divano, Carola è appoggiata sul mio petto e, chiusi in questa nostra bolla, parliamo delle nostre aspettative per il futuro, i nostri piani e i nostri desideri.
«Dopodomani iniziano gli instore, starò lontano da Roma per un po'. Ci sono date in posti più vicini e a Roma stessa però starò anche più lontano»
«Lo so, come faccio senza di te?» mi confessa Carola alzando la testa per far incrociare i nostri i occhi.
«Non lo so, mi chiedo anche io come farò senza di te, ora che ti ho trovata non vorrei...»
«Non vorresti?»
«Mi sto sbilanciando troppo oggi, non sembro me» le confesso ridendo
«È l'effetto Puddu» mi dice lei, facendomi un occhiolino.
«Comunque non vorrei perderti, mai»
«Io sono sempre stata qua»
«Anche io, anche se a modo mio» le confesso, prima di baciarla.
«Anche io comunque dopodomani sono in Sardegna, ballerò al teatro della mia città quindi domani sera parto»
«No, dai» le dico stringendola forte a me e mordendomi il labbro inferiore
«Se fai così io non ce la faccio»
«Vorrei tanto poter esserci»
« Ad un mio prossimo spettacolo ci sarai?» mi chiede.
«Certo che sì, non c'è cosa più bella di vederti ballare per me. Anzi, mi dà un po' fastidio che dopodomani gli altri abbiano questa possibilità ed io no. Non è giusto»
« Che scemo sei. Tu hai la possibilità di avere tutti gli spettacoli privati che vuoi da me »
«Lo sai che con quest'affermazione che hai fatto potrei non rispondere di me?»
« E chi ti dice che io non voglia correre questo rischio?» mi chiede Carola, ma non le do il tempo di rispondere, perché le mie labbra stanno già mangiando le sue.«Carola, piccola» il volto allegro di mia madre ed il sorriso luminoso di mio padre riempiono lo schermo del mio telefono.
«Salve signori Strangis, è un piacere per me parlare con voi» sorride Carola
« Diamoci del tu, per favore» risponde mia madre.
« Sono troppo contento di vedervi così. Siete proprio belli» confessa papà.
« Luigi mi fa molto bene» dice Carola, prima di guardarmi.
« Dolce Carola, so che ormai conosci benissimo mio figlio e in questo momento ti sarai resa conto di quanto tu faccia bene a lui » afferma mia madre prima di sorridere di nuovo allo schermo e cercare lo sguardo complice di mio padre.
Io intanto vorrei solo fuggire dall'imbarazzo ma resto seduto su questa sedia, con il corpo di Carola appoggiato sulle mie gambe.
« Dai mamma, lo sai che mi vergogno»
« Però ho detto la verità»
« Sì, è vero» confesso.
« Carola quando vieni a Lamezia? La nostra casa è aperta per te» dice papà preso dall'entusiasmo.
«Appena saremo liberi avevo intenzione di chiedere a Carola di venire, mi hai preceduto, papà» esclamo.
« Non appena Gigi finirà gli instore, tra qualche settimana, credo che riusciremo a venire. Io non vedo l'ora»
« Anche noi non vediamo l'ora » dice mia madre sorridendo « non vedo l'ora di abbracciarti e ringraziarti di tutto il sostegno che hai dato a Luigi in questi mesi, prendendoti cura delle sue fragilità, nessuno avrebbe potuto farlo meglio di te. Sei stata la sua famiglia lì dentro»
«E lui la mia. Vorrei proprio questo: che fossimo sempre l'uno la famiglia dell'altro» confessa Carola voltandosi verso di me con occhi innamorati. Il desiderio di baciarla è fortissimo ma l'idea che i miei genitori potessero vederci mi blocca.
L'unica cosa che faccio è accarezzarle il viso, mi viene naturale.
« Carola, conoscendo mio figlio, questo gesto che ha appena fatto parla più di ogni altra parola » dice mio padre.
« Lo so, ormai posso dire di conoscere meglio Luigi dai suoi silenzi che dalle sue parole »
« Non lasciartela scappare, figlio mio. Vi aspettiamo tra qualche settimana qui » dice mia madre, poco prima di staccare.
La prima cosa che faccio è voltarmi verso Carola e baciarla, dando voce a tutta la passione e l'amore che sento per lei.
« Sei la mia famiglia, la mia casa» ho il coraggio di dirle.
« E tu la mia, dal primo giorno» mi confessa Carola per poi riprendere a baciarmi.Nota autrice:
Ecco a voi il nuovo capitolo. Volevo ringraziarvi per tutto il sostegno che state mostrando a questa storia. Sono davvero felice.
Spero che anche questo capitolo vi piaccia. Cercherò di rendere questa storia sempre il più reale possibile. Questi sono Carola e Luigi come li immagino io, semplicemente due anime pure.
Vi abbraccio fortissimo💛
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Incondizionato|| caroligi
Fanfic"Per me l'amore vero è l'amore incondizionato, che può succedere di tutto, che sai che tu ci puoi essere per questa persona e questa persona può esserci per te. Anche quando lui mi disse che non sentiva niente per me, comunque è sempre rimasto. Non...