Cap 2-3

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Mi svegliai presto stranamente, ero ancora in tempo per prepararmi e andare a scuola, così provai ad alzarmi dal letto ed ancora più stranamente non mi faceva così tanto male, così decisi di andare a scuola; mi misi i primi vestiti che avevo sotto mano, mia madre mi aiutò facendo la cartella; prima che riuscissi a varcare la porta di casa, l'autobus passò, "cavolo dai!" Mi dissi tra me e me; «ti accompagno io figliolo, non preoccuparti arriveremo in tempo» disse mia madre distogliendomi dai miei pensieri; così ci dirigemmo verso la macchina.

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Sono arrivato a scuola con cinque minuti di anticipo, zoppicando raggiunsi l'entrata della scuola e mi diressi verso la mia classe; «Izumi?!» sentii la voce squillante di Alice chiamare il mio nome come se fossi un fantasma, «Ehi ciao Alice!» le risposi con entusiasmo, lei mi guardava perplessa, come se volesse farmi ottocentomila domande ma allo stesso tempo volesse rimproverarmi; «Tranquilla sto bene, non mi fa tanto male, per questo sono venuto comunque, non preoccuparti» le dissi prima che lei potesse dirmi qualunque cosa; per qualche minuto mi fissò con sguardo colmo di disprezzo, poi subito dopo si tranquillizzò e mi disse: «Se stai male, avvertirmi che ti aiuto, però potevi rimanere a riposare» disse con voce ferma, io la presi per mano e le dissi «in caso chiamo te lo so, non preoccuparti, sto meglio» gli risposi con tono rassicurante e lei si calmò, mi guardò e spuntò fuori il suo meraviglioso sorriso che onestamente mi era mancato, come mi era mancata la sua presenza; ci sedemmo l'uno affianco all'altra e aspettammo l'inizio della lezione

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Finita scuola si aggiunse anche Jack, Alice non era molto contenta di ciò ma faceva finta che questa cosa le andasse bene; mia madre prima di andarsene mi lasciò dei soldi per poter mangiare fuori con i miei amici, ed eravamo esattamente noi tre, dopo aver ordinato ci sedemmo e cominciammo a parlare del più e del meno aspettando che la pizza arrivasse.
«Ecco a voi le vostre pizze, Buon appetito!» disse la cameriera con un sorriso raggiante, «Grazie a lei» gli risposi io ricambiandole il sorriso; «Finalmente si mangia avevo una fame» disse Alice buttandosi sulla pizza Margherita che aveva davanti a se, mi partì una risata e sia io che Jack cominciammo a mangiare.

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Quando avevamo finito di mangiare, Jack si recò correndo a casa sua per via degli impegni, io ed Alice aspettammo mia madre che l'accompagnò a casa, e poi dopo venti minuti arrivai a casa.

Spero vi stia piacendo;
E niente fatemi sapere se volete che continui
Ciauu <33

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