Your name. 10

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Mi trovavo sotto al palco, ripensando al fatto che l'ultima volta non era andata poi così bene per me.

Era passata una settimana da quella sera memorabile.
Prendetemi per infantile, ma i piccoli momenti come quella sera mi facevano stare bene.

Io ero tornata a casa il giorno prima, avevo fatto pace con mia madre e mi costrinsi a lasciare casa di Giorgio che aveva preso in seria considerazione l'ipotesi che Davide fosse dell'altra sponda.
Passavo comunque tanto tempo da lui. Uscivamo, parlavamo di tutto oppure stavamo semplicemente a fare la lotta sul divano come due bambini.
Non mi aveva ancora sfiorata minimamente, ma il mio desiderio di rendermi sua cominciava a balenarmi per la mente.
Mente che adesso era offuscata dallo spettacolo che mi si presentava davanti.
Le loro voci erano come droga. Quei testi entravano dentro come qualcosa di veramente pesante.
Li guardavo saltare sul palco urlando a squarciagola, probabilmente era anche merito del fumo che avevano fatto prima.
Ancora una volta Giorgio cantò 'La mia Rihanna' ed io arrossii come di consuetudine.
Conclusero la serata con un pezzo intitolato Boogieman che avevano scritto tutti e tre per la serata.

Eravamo sudati, stanchi morti e con la testa che scoppiava dopo essere usciti da quel locale
"Parli sempre di troie nei tuoi testi, ma io che sono?" Fece Adelina incrociando le braccia al petto dinnanzi al suo ragazzo che per se il sorriso
"Tu sei la mia preferita"
Tratteni una risata prima di alzare il viso verso il mio ragazzo ora sudato e sorridente
"Vuoi che ti accompagno a casa?" Mi domandò cingendomi con un braccio la vita
"Okay, ti faccio una domanda stupida"
Inarcò le sopracciglia
"Posso venire a stare da te? I miei sono fuori per il weekend e non mi va di stare a casa sola" dissi trovando interessanti le mie scarpe
"Te l'avrei chiesto io in realtà"
Sorrisi baciandolo, poi feci scivolare la mia mano giù per i suoi addominali mordendomi il labbro inferiore e fingendomi disinvolta.
In realtà stavo morendo.
Ma lui mi sorrise complice e "ci vediamo in giro pezzi di merda" disse prima di afferrarmi velocemente per mano.

I vestiti erano tutti sparsi per la sua camera, mentre l'aria circostante diventava sempre più opprimente e calda facendo imperlare la nostra pelle di sudore.
Con mano esperta mi tolse il reggiseno che fece la stesa fine del resto degli abiti, mi prese per i fianchi e lentamente mi accompagnò verso il letto dove mi fece distendere squadrandomi con sguardo lussurioso che mi fece subito arrossire e di conseguenza fece ghignare lui.
Le sue labbra lasciavano dei segni sulla mia pelle insieme ad una scia di baci mentre le sue spinte dentro di me diventavano sempre più veloci e secche, quasi mi fece male, ma nessun dolore era paragonabile al piacere che mi stava facendo provare; i nostri respiri erano spezzati mentre le mie gambe nude strofinavano contro al suo bacino ad ogni movimento e sentivo qualcosa dentro di me esplodere.
Le nostre mani erano legate sopra la mia testa e alcuni gemiti lasciavano le nostre labbra arrossate e gonfie per via dei baci focosi.
Graffiai la pelle candida della sua schiena cercando di non emettere alcun suono, cosa che mi si presentò difficile dati i suoi movimenti in me ed il mio arrivo all'apice.
Venni poco dopo gemendo il suo nome a voce alta seguita poi da lui che crollò col viso sul mio petto, sentivo ogni muscolo del mio corpo cedere ma affiancato da un meraviglioso senso di felicità mentre giocavo con i suoi capelli sudati.
"Piccola?"
Mugugnai, ma non ricevetti nessuna risposta se non un bacio nell'incavo dei seni.

Il giorno dopo quando mi svegliai mi sentii disorientata, mi stropicciai gli occhi ancora troppo assonnata ma ciò che vidi fu solo una cappa di fumo e un odore quasi insopportabile
"Che schifo Giorgio" biascicai girandomi con il viso contro il cuscino
"Buongiorno anche a te" disse facendo un tiro
"Perché alle" mi interruppi allungando un braccio verso il comodino cercando alla cieca il cellulare, controllando l'orario "alle dieci di mattina tu sei con quella canna in mano?"
Lui rise soffiando il fumo verso il mio cuscino ed io mugugnai voltandomi di scatto
"Morirai"
"Sei bellissima"
Arrossii non trovando qualcosa da dire
"Vaffanculo" risposi scatenando la sua ilarità. Ma la sua risata si spense ed un brivido mi scosse dalle spalle fino alle gambe quando le sue labbra carnose cominciarono a lasciarmi baci lungo la schiena.
Il nostro momento fu interrotto da Davide dietro la porta che bussava. Io guardai Giorgio è presi la sua maglietta da terra, sorrisi quando infilandola, notai che copriva le ginocchia e anche i gomiti. Lui prese un Jeans e aprí la porta
"Cosa vuoi?" Domandò Giorgio
"C'è la proprietaria, vuole l'affitto" disse squadrandomi mentre mi avvicinavo al mio ragazzo intento a cercare i soldi nella giacca "sono nell'altra tasca" dissi sorridendo, notando come la sua irrascibilità stava venendo fuori.
"Torno subito" disse uscendo dalla stanza.
Io mi distesi nuovamente sul letto e accesi il televisore, guardai un film romantico che trovai facendo zapping.
Finalmente tronò lanciandosi nuovamente a letto, ma la mia tranquillità durò ben poco perché mi fece mettere a cavalcioni sul suo bacino
"Io stavo guardando un film" dissi indicando l tivù dietro di noi
"Si ma io sono meglio di quel film" risi e lui s'imbronciò
"Mi contraddici?"
"Questo mai" risi ancora per poi baciarlo.

Rose nereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora