14. Si parte per New York

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CAROLA POV'S
La settimana a Parigi è davvero volata.
Abbiamo visitato tantissimi posti e io ho portato Luigi a vedere tutti i luoghi che mi ricordano la mia adolescenza.
Siamo andati a vedere anche l'Operà e giuro che appena sono arrivata lì davanti sono riaffiorati tutti i ricordi e mi sembrava di esser tornata bambina.

Purtroppo la nostra permanenza a Parigi termina oggi, però c'è New York ad aspettarci.

L<<piccola hai preso tutto?>>
C<<si manca solo il caricatore del telefono, eccolo qui possiamo andare>>
L<<dai che sennò perdiamo l'aereo>>
C<<non esagerare>>

NARRATORE ESTERNO

Arrivarono un po' in ritardo all'aeroporto e quindi salirono praticamente subito in aereo

L<<sei pronta a partire?>>
C<<si >>
L<<prossima destinazione New York>>

Durante il viaggio i due piccioncini si coprirono con la copertina e decisero di mettere un film.
Tutti accoccolati si strinsero il più possibile come se volessero far si che l'altro non scappasse; anche se in realtà nessuno dei due voleva scappare anzi.

Erano tranquilli a guardare il film, fin quando non partii un attacco di nausea a Carola.
C<<Luigi dammi il sacchetto subito>>
L<<ecco tieni>>

Carola vomitò. La nausea che aveva dovuta alla gravidanza gli faceva gli scherzi, c'erano volte che non aveva assolutamente nulla e altre invece che anche solo a sentire gli odori di certi cibi gli veniva da vomitare.
Quando erano a Parigi Carola ebbe solo 2 attacchi di nausea, però, gli occhi attenti del suo Luigino l'avevano notato

L<<Carola perché hai attacchi di nausea così spesso ultimamente>>
C<<eh?>> disse Carola riprendendosi lentamente
L<<hai avuto la nausea ben due volte quando eravamo a Parigi e questa è la terza, cosa succede stai male?>>
Carola era nel panico; non voleva dire a Luigi di essere incinta li, su un aereo, contornati da persone.
La ballerina si guardò intorno cercando di ignorare la domanda del cantante
L<<Carola non ignorare la domanda, guardami, cosa sta succedendo>>
Carola non sapeva cosa dire, quindi farfugliò la prima cosa che le venne in mente
C<<è l'ansia>>
L<<cosa l'ansia?>>
C<< si si ero molto stressata a casa, quindi adesso visto che ci siamo rilassati il mio corpo rigetta così. È una sorta di ansia repressa, è normale non è la prima volta che mi capita>>
L<<ah ok niente di grave allora, non è che lo fai per il tuo fisico vero?>>
C<<no no scherzi>>
Luigi si convinse, ma non ne era sicuro al 100%, era convinto che lei gli stesse nascondendo qualcosa ma non aveva ancora capito cosa.

Carola intanto stava regolarizzando il battito del cuore che era aumentato per l'ansia.

Poi si misero tranquillamente a guardare il film fino all'arrivo.

Arrivarono a New York alle 10 di sera quindi decisero di dirigersi al hotel per riposarsi, perché anche se avevano dormito in aereo erano totalmente stecchiti dal sonno.

Carola si era fatta la doccia e adesso stava leggendo un libro nel letto fin quando non vide uscire Luigi dal bagno, con solo un asciugamano in vita.
La ballerina si coprì il viso con il libro per nascondere l'imbarazzo.

L<<è inutile che ti copri il viso, lo vedo che sei tutta rossa>>
C<<no non è vero>>
L<<ah si?>> disse Luigi avvicinandosi dopo essersi messo i pantaloncini
C<<no aspetta cosa vuoi fare>> disse Carola vedendo Luigi che si avvicinava lentamente, per poi fare uno scatto e iniziare a fargli il solletico
C<<aiuto basta basta>>
L<<no, che basta>>
C<<dai Luigi basta>> disse la ballerina tra le risate
L<<va bene basta torture per oggi>>
C<<dai vieni qui>>

Luigi si sdraiò sul letto e fece segno a Carola di  avvicinarsi, lei non se lo fece ripetere due volte e si fiondò tra le braccia del cantante.

Il cantante iniziò ad accarezzarle il braccio scoperto, grazie alla canottiera, di carola mentre lei chiuse gli occhi rilassandosi grazie al tocco del cantante

L<<Carola, ma tu vorresti dei bambini?>>
Carola spalancò gli occhi e il suo cuore iniziò a battere più velocemente

•non può averlo scoperto vero• pensò Carola

C<<non lo so sinceramente, quindi rigiro la domanda tu vorresti dei figli?>>
L<<si certo, mi piacerebbe tantissimo essere un papà; e sono sicuro che i nostri figli saranno i più fortunati del mondo ad avere una mamma speciale come te>>
Alla parola "nostri figli" Carola sorride, senza nemmeno accorgersene ma qualcun altro invece
L<<perché sorridi così?>>
C<<perché hai detto i nostri figli>> disse facendo scendere una lacrima
L<<non dovevo dirlo?ti sei spaventata?>> disse asciugando la lacrima della ballerina
C<<no anzi, sono contenta>>
Luigi in risposta la baciò e continuarono la serata così, facendosi le coccole e parlando di progetti futuri

Spazio autrice
Scusatemi dell'assenza ma sono stata un po' impegnata.
Spero che questo capitolo, malgrado sia corti o, vi piaccia

Buona lettura 💛💛

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