Risveglio

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~~ trenta

Aprii gli occhi di scatto, ma dovetti richiuderli subito a causa del forte sole che mi arrivava dritto in faccia.
Ci misi un po' per abituarmi. All'inizio non riuscii a mettere a fuoco tutte le figure che avevo davanti, vedevo solo delle macchie colorate, se erano cose o persone non ne ero sicura.
Neanche il tatto era d'aiuto in questo momento, anche se sicuramente non mi trovavo su terreno duro non riuscii a sentire niente.
Tesi le orecchie per cercare di sentire qualcosa che mi aiutasse a capire dove diavolo mi trovavo, ma sentivo tutti i suoni distanti, ovattati.
Chiusi di nuovo gli occhi cercando di ricordare cos'era successo. Allora, stavamo iniziando la caccia alla bandiera quando un enorme geyser ha fatto saltare in aria la nostra base, poi... buio più totale.
Cosa diavolo era successo?
Aprii di nuovo gli occhi, adesso riuscivo più o meno a distinguere i contorni delle cose. Ero in infermeria, almeno credo, e Will era di fianco a me, di spalle.
-hei...- la mia voce era più o meno un sussurro, lui si voltò di scatto, sorpreso
-finalmente ti sei svegliata! Ragazzi è sveglia!- in un batti baleno vidi le teste di Annabeth e Tyler fare capolino da dietro il figlio di Apollo.
-ciao...- dissi cercando di sorridere
-come stai bella addormentata?- chiese Tyler. Era in sedia a rotelle, con una gamba e un braccio rotto. Annabeth era dietro di lui, che spingeva la carrozzina, con una specie di busto che le fasciava il petto.
Mi guardavano con un misto di paura negli occhi, tenendosi a distanza.
-forse meglio di te... come hai fatto a romperti il braccio e la gamba? E tu Annabeth?-
Loro due si guardarono in faccia, sorpresi.
-davvero non ricordi niente?- chiese Annabeth
-no... cosa dovrei ricordare? Cos'è successo?-
-Beth... io...- non finì la risposta che arrivò Will come un tornado con un sacco di bende bianche che appoggiò di fianco al mio letto.
Cercai di mettermi seduta ma appena mossi il braccio sentii un forte dolore alla spalla e Will mi fermò -non muoverti! Hai una spalla lussata, due costole rotte, un polso slogato e un tendine della gamba destra lacerato, in più hai una bella collezione di tagli per tutto il corpo. Non muoverti ordini del dottore.-
-come ho fatto a ridurmi così?-
Tyler cercò di rispondermi ma Annabeth e Will lo fulminarono con lo sguardo.
Solace fece uscire i miei amici (perché avrebbero parlato troppo) e iniziò a togliermi alcune bende macchiate di sangue dalla pancia, per poi fasciarla con altre pulite. Lavorava con movimenti esperti e veloci e intanto parlava.
-Beth, prima di sapere come ti sei fatta male sarebbe meglio che ti spieghi alcune cose, ce la fai ad ascoltarmi o sei stanca?- chiese Will
-ce la faccio, ma Will... dove sono Jason, Percy e Nico?- era strano che non fossero venuti a vedere come stavo, o almeno a fare un saluto.
Lui mi indicò tre letti di fianco a me e vidi tre corpi pieni di bende e fasciature da cui spuntavano dei capelli biondi e corvini e qualcuno salutò -Principessa! Come ti senti?- nella voce che aveva parlato sentivo incertezza, come se avesse avuto paura di me. Dovrebbe essere Percy -non molto bene... cos'è successo? Jason, Nico?-
-io sono un po' ammaccato ma sto bene, Jason si è addormentato dieci minuti fa. Alla prima domanda non posso risponderti io- disse il figlio di Ade. Il suo modo di parlare era lugubre... o almeno più del solito.
Will aprì una scatolina e ne estrasse dei cubetti di ambrosia -Beth, dovrei imboccarti, posso?- annuii e aprii la bocca mentre Will mi aiutava a mangiare.
-grazie Solace... ma mi volete spiegare che cosa diavolo è successo?-
-non possiamo dirtelo noi, ma posso comunque dirti che per poco non ci rimettevate tutti le penne-
Sbuffai -non sei d'aiuto così... ahi!-
Il figlio di Apollo mi aveva messo una crema speciale sulla spalla lussata -scusa... farà male per un po'-
Annuii e strinsi i denti.

Sentii un rumore di freni che sembrava provenire da fuori all'infermeria, poco dopo vidi uno "spettacolo" alquanto strano: Zeus aveva varcato la porta seguito da Poseidone, Apollo, Estia, Afrodite, Ares e Ade.
Sia i curatori che i pazienti rimasero a bocca aperta e si inchinarono (ovviamente non noi che eravamo a letto), Zeus si fermò tra il mio letto e quello di Jason insieme ad Afrodite, Poseidone tra il mio e quello di Percy, Ade davanti a quello di Nico ed Estia davanti a quello di mio fratello. Apollo ed Ares erano in mezzo alla stanza.
Il dio abbronzato si fermò a salutare i suoi figli e poi si diresse verso me e Will, che abbracciò stretto.
Poseidone, Ade e Zeus facevano saettare lo sguardo da me agli altri letti preoccupati. Papà si sedette di fianco a Percy e Afrodite di fianco a me.
-ciao ragazzi. Come vi sentite?-
-come se fossi stato investito da centinaia di Signore O'leari.- disse Percy
-idem-
Zeus guardava Jason preoccupato, poi si decise a parlare -immagino vi chiederete il motivo della nostra visita...-
-hai combinato un massacro con i fiocchi cugina!- il dio della guerra si beccò un'occhiataccia da Zeus e Afrodite.
-... stavo dicendo che siamo venuti qui per dirvi che Crono sta tornando e che dovrete partire al più presto possibile per arrivare alle rovine del Tempo-
-scusi divino Zeus, ma dov'è che dobbiamo andare?- chiese Nico
-nell'antico palazzo di Crono, o almeno quello che ne rimane- mi guardò per un secondo, per poi riportare lo sguardo a suo figlio.
-e cosa dobbiamo fare lì?-
-fermarlo, io, Ade e tuo padre, Demetra, Estia ed Era non possiamo entrarci Perseus. Ma voi si-
-e siete venuti qui solo per dirci questo?- chiesi -perché potevate risparmiarvelo-
-siamo venuti per guarirvi, Apollo da solo non ci riuscirebbe- disse Ares, il diretto interessato abbassò la testa -la forza che hai usato cuginetta è troppo antica-
-come...? Volete dire che sono stata io?-
Ares urlò -e chi altri? Hai fatto un lavoro eccellente te lo garantisco-
Afrodite mi mise una mano sulla spalla -lascia che ti racconti che cosa è successo tesoro- odio quando mi chiama tesoro! -in poche parole Crono è entrato nel tuo corpo e ti ha manovrata come una marionetta, cercando di uccidere Percy e Jason-
-che cosa...? Lui non lo farebbe mai-
Papà alzò gli occhi al cielo -Beth ne abbiamo già parlato, non puoi giustificare tutto quello che ha fatto-
-ma lui non mi farebbe mai del male e...-
-Elissa non voglio discutere con te. Argomento chiuso.-
Sbuffai -ma...-
-niente ma, ora fatevi curare- annuii poco convinta e cercai di mettermi a sedere ma sia Will che suo padre mi bloccarono -mio figlio- calcò sulla parola figlio -ti ha già detto di stare ferma dove sei, vuoi peggiorare le cose?-
-no mamma...-
-allora non muoverti e non prendermi in giro- guardò Zeus negli occhi -possiamo iniziare padre-
Ares iniziò a sventolare la sua mazza -circolare sfigati! Uscire da qui forza!-

La nipote di CronoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora