Perchè non possiamo chiamarti Lizzy?

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~~diciotto

Pov Tyler
Nico chiese a Beth -perché non possiamo chiamarti Lizzy?-
In quel momento si zittirono tutti, papà e Afrodite avevano un'espressione preoccupata sul viso;
Reyna aveva fatto una faccia del tipo: "ma che cosa combini?" e Pecy aveva rivolto uno sguardo di puro odio verso Nico.
Gli altri si fecero attenti, tirava una brutta aria
Beth si irrigidì all'istante, io la strinsi a me per consolarla, per farla rimanere lucida.
Lei sciolse l'abbraccio, si alzò in piedi e guardò Nico gelida -non dire mai più quel nome Nico. Non. Lo. Voglio. Sentire. Mai. Più.-

Lui la guardava come per chiedere "ma che cosa ho fatto?"
Afrodite arricciò il naso indignata -figlio di Ade te la sei cercata. Ma che cosa avevi per la testa?- si alzò e andò ad abbracciare Beth, che però la mandò via.

Papà si alzò a sua volta e fece sparire il divano -Di Angelo. Ti rendi conto di quello che le hai chiesto?-
Sparì con un sonoro pof dopo aver rivolto a me e a Frenk un sorriso appena accennato, con lui sparì anche la dea dell'amore.

Beth aveva una faccia inespressiva, ma gli occhi lucidi, si avvicinò alla porta -Beth aspetta! Vuoi che venga con te?- le chiesi sfiorandole il braccio
-no... tu non sapresti farmi tornare in me - guardò qualcuno dietro di me per un momento, non so chi però.
Accennò ad un sorriso -quello che mi è successo l'altro giorno non è niente in confronto a quello che mi succederà tra poco... tu non sapresti come gestirmi.-
Accennò ad un sorriso, era tirato ma sincero -ti amo...- glielo dissi, la amavo, sarei morto per lei.
Lei però distolse lo sguardo dai miei occhi e disse -anche io...-
mi mise una mano sulla guancia, mi chinai per baciarla ma lei si piegò in due per una fitta improvvisa urlando a causa di un forte dolore.
-Tyler non seguirmi...- aveva la voce strozzata, si tirò su e mi nascose il suo volto con un braccio scappando verso il bosco.
Ma io vidi cosa cercava di nascondere, per un momento vidi i suoi occhi. E non erano verdi come il mare, ma rossi come il sangue.

Rimanemmo tutti imbambolati per una decina di minuti, poi Percy prese per il collo della maglia Di Angelo e so sbatté sul muro con forza -ma sei pazzo Nico?-
-ma che diavolo ho fatto?-
-le hai rovinato l'esistenza!- poi lasciandolo andare iniziò a massaggiarsi le tempie e a borbottare -papà aveva detto che non doveva sentire quel nome più di una volta alla settimana, o sarebbe successo un disastro...-

Jason fu il primo che si riscosse, si alzò in piedi lasciando la mano di Piper senza degnarla di uno sguardo, cosa che la fece imbestialire e disse rivolto a Nico -Nico tu sei un mio carissimo amico, ma quello che hai fatto è imperdonabile, anche se non lo sapevi.
Nessuno di voi ha visto in che condizioni era al campo Giove, riusciva a malapena a reggersi in piedi per lo sforzo di volontà che faceva.
Adesso per colpa tua deve lottare con una parte di lei sepolta da tempo. Vado da lei. Non seguitemi-
-Grace quella è la mia ragazza e ha detto di voler essere lasciata in pace. Tu non ti muovi da qui-
-scusa Morrison, ma non credo che tu la conosca come la conosco io.-
Diventai rosso di rabbia -io sono il suo ragazzo!-
-e da quanto? Due giorni? Io sono stato con lei per anni.- Piper divenne viola per la gelosia
-e questo cosa significa?-
-non ti sei accorto di quello che ha detto prima? Tu non sai come farla calmare, ma io si.-
Mi lanciò un'occhiata di sfida e senza dire niente uscì dalla porta sbattendola con forza.

Pov Elisabeth
Sto correndo per il bosco, devo allontanarmi il più possibile da loro.
Mi dispiace per come ho trattato Tyler ma non può vedermi così.

Arrivo al pugno di Zeus e mi fermo a riprendere fiato.

Sento dei passi dietro di me e qualcuno che urla -Elisabeth!-
No... non possono vedermi così.
Mi rimetto a correre, ma una fitta allo stomaco mi costringe a fermarmi.

Ma perché Nico doveva farmi proprio quella stupida domanda? Ovviamente non poteva sapere niente, ma comunque poteva evitare.
Qualcuno mi abbracciò da dietro, io mi divincolai ma la stretta era forte e non mollava.
-Ti prego Tyler lasciami... vai via-
-non sono Tyler- sentivo il suo odore, il suo respiro sul mio collo, le sue braccia sulle mie, ma non riuscivo ancora a credere che fosse qui vicino a me.

La nipote di CronoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora