Disastro

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CINQUE

-buona notte Percy- lui mi sorrise da sotto le coperte -buona notte Elisabeh-.

Appena Percy aveva detto agli altri che ero sua sorella mi avevano guardata tutti in modo strano.

La ragazza che mi aveva urlato contro all'inizio (che poi conobbi come Clarisse figlia di Ares) aveva detto che così avrebbe avuto due pivelli da pestare durante gli allenamenti con un'espressione diabolica; i ragazzi della casa di Ermes, di Efesto, Afrodite, Ares e di Apollo mi guardavano come se fossi stata un bocconcino prelibato e devo dire che mi preoccupai leggermente, ma ad un'occhiataccia di Percy trovarono subito i loro piatti interessanti.

Le ragazze delle rispettive case invece finsero indifferenza, ma comunque erano sorprese della cosa quanto gli altri. I figli di Atena mi sembrarono felici... vai a capire i figli di quella lì, la cosa importante è però che la ragazza bionda fece un sospiro di sollievo e sembrò tornare normale, almeno nei miei confronti.

Vidi Nico al tavolo di Ade che mi sorrideva (ma da quando c'è un tavolo di Ade qui?? E perché ci sono anche quelli per gli dei minori?).

Dopo essermi presentata formalmente la cena si svolse in modo normale, bruciammo le nostre offerte agli dei e mangiammo e parlammo del più e del meno. Quando arrivai al fuoco per bruciare un po' delle mie patate arrosto invece di dire "a Poseidone" dissi "al padre peggiore del mondo" e Percy non fu da meno, perché aveva una faccia leggermente arrabbiata, solo che la sua preghiera era muta quindi non posso sapere cosa gli abbia detto.

Finita la cena Percy mi disse che doveva andare da una persona (sempre la solita biondina) e io andai alla baia a fare una nuotata.

Uscita dall'acqua mi diressi verso la casa numero 3. Dall' esterno era proprio come me la ricordavo ma appena aprii la porta vidi uno spettacolo che mi fece imbestialire di brutto: era tutto un disastro!

Il pavimento era pieno di vestiti (tra cui mutande e calzini), c'erano avanzi di cibo su ogni scaffale e una puzza di chiuso che avrebbe fatto vomitare anche chi non aveva l'olfatto.

Ma soprattutto non c'erano più le mie armi storiche e i vari tridenti che avevo lasciato attaccate alle pareti; mancava anche un vecchio quadro che mi ero fatta fare personalmente da Leonardo Da Vinci e che era rimasto segreto a tutti tranne quelli del campo.

Non ero nemmeno entrata per vedere in che condizioni erano il bagno e la camera da letto (che sicuramente sarebbero state peggiori di quello che mi trovavo davanti quando una voce mi riscosse dai miei pensieri -non male vero?- appena mi girai vidi Raquel fissarmi divertita - dovevi aspettartelo visto che lui è maschio e ci vive da solo- aveva incrociato le braccia al petto.

Io mi chiusi la porta alle spalle -adesso lo ammazzo!-

Raquel rise divertita -non è meglio che adesso tu vada a dormire per pianificare una vendetta con i fiocchi?- la guardai interessata -che hai in mente?-

-io lo so che tu non sei una semidea come gli altri, che sei immortale come le cacciatrici di Artemide e che hai quasi l'età di Chirone.- io andai a tapparle la bocca con una mano -shhh! Non voglio che lo sappia nessuno ok?!?!- lei fece segno di si con la testa e continuò - quindi sfrutta il fatto che sei una guerriera veterana: tuo fratello insegna scherma, tu fai finta di non sapere nemmeno come si tiene in mano una spada e poi sbaraglialo e vincilo davanti a tutti.- questo piano è geniale! Un pochino crudele ma geniale!

-grazie per l'idea! Ma tu non eri una delle migliori amiche di Percy?- le si strinse nelle spalle -si ma a volte ho pensieri maligni in testa!- e ci mettemmo a ridere.

Passai la serata con lei (fuori dalla casa però!) e devo dire che è molto simpatica, anche se un po' stravagante. Si alzò in piedi -è il copri fuoco, meglio che vada- io andai alla porta della mia cabina -notte Raquel - mi salutò e si avviò verso casa sua.

Ero appena entrata che la porta si spalancò e Pecy entrò di corsa. Appena chiuse la porta io mi misi ad urlargli contro -Perseus Jackson ma ti sembra il modo di tenere una cas? Hai vestit e ogni altro genere di roba sparsi dappertutto!! E poi ha perso il io quadro Da Vinci!-

Lui mi guardò -potresti ripetere più lentamente?- io mi schiacciai una mano in fronte -LA-CASA-è-UN-DISASTRO-E-MI-HAI-PERSO-UN-QUADRO-CHE-VALE-MIGLIAIA-DI-SOLDI! -

-dici il quadro dove c'era una ragazza simile a te? l'ho buttato perché non mi piaceva- lo incenerii con gli occhi -che cosa hai fatto?-

Mi guardò con aria di sfida -l'ho buttato via. Non mi piaceva e devo dire che ti conservi davvero male negli anni sorellina- se non fosse stato che bussarono alla porta lo avrei strozzato su due piedi.

Andai ad aprire io visto che quel pesce lesso non si muoveva e ... -che cosa diavolo ci fai tu qui?-

La nipote di CronoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora