Dylan
Non immaginavo che la giornata sarebbe finita così. Prima Ryan e Sam hanno ascoltato la mia storia senza giudicarmi, dimostrando grande sensibilità e dandomi ottimi consigli per dimenticare Melanie. Poi, all'improvviso, ho un appuntamento con lei. Non so che pensare, prima risponde al mio bacio e poi mi prende a schiaffi, un momento dimostra in ogni modo di odiarmi, subito dopo mi chiama per chiedermi aiuto. Da quando l'ho rincontrata mi sembra di essere sull'ottovolante.
Quella donna mi fa ammattire, ma non posso fare a meno di sentirmi attratto da lei. Quando entro nel bar e la vedo lì seduta sono costretto a sorridere: è bellissima. Ha indossato un abito corto grigio scuro, che fa risaltare la sua carnagione chiara. È allacciato dietro al collo e mette in evidenza il suo seno facendomi pulsare dolorosamente i lombi. Ha raccolto i capelli in una coda di cavallo che le dona moltissimo, finalmente ho davanti a me una ragazza e non la gelida avvocatessa in carriera.
Sono compiaciuto nel notare che questa volta ha scelto un abbigliamento più adatto ad un appuntamento che ad un'udienza in tribunale. La osservo di sottecchi: è nervosa, non fa che guardare l'orologio e mordersi le labbra. Sono costretto a distogliere lo sguardo da quella bocca stupenda, mi sembra di sentirne ancora il sapore e ho una voglia indiavolata di baciarla ancora.
Smettila Dylan, ricordati chi hai davanti!
–Ciao– una sola parola, e già mi costa una gran fatica.
–Ciao– risponde lei, con tutta l'aria di avere la mia stessa difficoltà.
Restiamo a lungo in silenzio, guardandoci in cagnesco, poi una cameriera viene a versarci il caffè e interrompe la nostra guerra non verbale.
–Quindi hai detto di avere un disperato bisogno di me... –comincio, guadagnandomi un'occhiata al veleno.
–Non ho detto proprio così, ma vorrei la tua collaborazione per una questione di lavoro.
Sono incuriosito, non capisco come potrei aiutarla. Non so niente di legge. Le faccio cenno di continuare, mentre fingo di essere concentrato sul caffè e ne bevo avidamente.
–Sono incaricata della difesa di Isaac Milton dall'accusa di sfruttamento della prostituzione. Vorrei che tu mi aiutassi a scagionarlo.
Per la sorpresa il caffè mi va di traverso e vengo preso da un violento attacco di tosse. Qualche istante dopo, quando riesco a respirare regolarmente, la sua frase non è diventata meno assurda.
–Che cosa??? Perché mai vuoi difendere quel tipo?
–È il mio lavoro! – risponde troppo velocemente ed è chiarissimo che c'è dell'altro sotto.
–Non dire cazzate, voglio sapere la verità! –distoglie lo sguardo, i suoi occhi si fanno improvvisamente lucidi e si morde ancora le labbra, costringendomi a stringere i pugni per resistere alla voglia di prenderla tra le braccia. La situazione deve essere più seria del previsto – Per favore dimmi perché– ripeto in tono più calmo.
–Non posso. Non... ancora– sospira –Lo so che è assurdo, ma se c'è un modo di smontare l'accusa io devo trovarlo, e tu puoi aiutarmi.
–E come? – la guardo perplesso, ma lei mi porge un foglio con un elenco di nomi e soprannomi.
–Questi sono i nomi dei tuoi... colleghi –fa una smorfia mentre pronuncia la parola– che l'accusa chiamerà come testimoni. Tu sai quali sono i loro punti deboli, conosci più dettagli di chiunque altro. Dovresti aiutarmi a preparare il controinterrogatorio. Devo fare le domande giuste, metterli in difficoltà, farli cadere in contraddizione, cose così.

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La legge del cuore
RomanceDylan e Melanie condividono un passato che entrambi hanno cercato di dimenticare, ma quando si trovano a dover collaborare per risolvere un caso giudiziario, l'attrazione tra loro torna ad accendersi. La legge del cuore, pubblicato su freepassion.it...