THOMAS POV
Strinsi la presa sulla mia pistola con lo sguardo fisso sullo stronzo steso a terra.
-Dimmi un po' Jimmy...- mi chinai su di lui -...ti piace chiacchierare?- inclinai la testa di lato, fissandolo negli occhi.
Riuscivo a sentire l'odore della sua paura, l'adrenalina che gli imbottiva il corpo come una pasticca di droga, era terrorizzato, e aveva tutte le ragioni per esserlo.
Gli sorrisi malamente, immaginando già ti perforargli il fottuto cranio per vedere se ci fosse qualcosa dentro, perché ero sicuro che non ci avrei trovato un cervello.
Mi faceva male il dito per quanta voglia avevo di premere il grilletto e fargli saltare la testa.-N-no signore, no- scosse la testa cercando di strisciare indietro invano, Bruce gli aveva già sparato alla gamba.
Fottuto bastardo.
Risi, mi stava facendo innervosire.-Ne sei sicuro Jimmy?- lo presi dalla gamba ferita e lo tirai verso di me facendolo urlare.
-...la prego non mi uccida- il coglione stava piangendo a dirotto, rendendosi ancora più ridicolo.
-Se fossi al tuo posto io non mentirei ad una persona come me- sorrisi ma lo stronzo piangeva così tanto da non riuscire a tenere gli occhi aperti.
Doveva vedermi, doveva guardarmi in faccia perché sarebbe stata l'ultima cosa che avrebbe visto.
Gli presi il viso con la mano stringendo la presa, sporcandolo del suo stesso sangue, e lo tirai verso di me.-Guardami Jimmy- sussurrai -guardami bene negli occhi perché adesso ho perso la pazienza cazzo- ringhiai facendo si che lui aprisse gli occhi di scatto puntandoli nei miei.
-Conterò fino a 3, se non comincerai a parlare dirò ai miei uomini di tagliarti la testa così lentamente che riuscirai a restare in vita abbastanza da sentire ogni tuo muscolo spezzarsi sotto la lama- strinsi la presa sul suo viso tracciando con la punta della pistola una linea lungo tutto il suo collo, facendolo sussultare.
Lui mugolò lamentandosi ma non riuscì a muoversi più di tanto, Bruce l'aveva già conciato per le feste.
-Uno- lasciai la presa sul suo volto facendo si che mi guardasse dritto negli occhi, era pietrificato.
-Due- sorrisi malamente facendo un gesto verso uno dei miei uomini, che si avvicinò tirando fuori un coltello.
Lui sgranò gli occhi -va bene va bene!- esclamò.
Il mio sorriso si allargò mentre mi alzai e tornai a sedermi nella sedia alle mie spalle.
Eravamo io, Bruce ed altri cinque nostri uomini, avevamo portato lo stronzo in uno dei nostri magazzini abbandonati per farlo parlare.Poggiai i gomiti sulle mie ginocchia chinandomi verso di lui, ancora seduto a terra.
Feci un gesto con la mia pistola intimandogli di cominciare a parlare, l'idiota mi stava stancando.-Due settimane fa...mi ha avvicinato un uomo della gang dei Carras, mi ha offerto diecimila dollari per rivelargli gli orari, le date e le posizioni dei nostri camion per i prossimi carichi di droga, ma ho rifiutato...- deglutì guardandomi finalmente negli occhi.
Corrugai la fronte.
Che cazzo avevano in testa i Carras? Pensavano di fottermi così facilmente?-Continua- ringhiai.
-Loro...loro sono tornati da me, una settimana dopo, mi hanno minacciato dicendo che se non gli avessi fornito quei dati avrebbero ucciso tutta la mia famiglia...- la voce gli tremava, stava iniziando a dire la verità -...non avevo altra scelta Tommy mi dispiace te lo giuro!- esclamò pregandomi di risparmiarlo.
STAI LEGGENDO
STREETS - a mafia love story
RomanceUn incontro casuale ma voluto dal destino. Due vite totalmente diverse che si intrecciano fondendosi in una sola. Un equilibrio stabilito tra la luce e le tenebre. Ma cosa puoi fare quando ti innamori di un mafioso?