Non appena riaprì gli occhi Eva si trovava di nuovo sotto la statua dell'angelo con le ali spiegate, di nuovo con l'abito lungo e i capelli sciolti e ribelli sulle spalle:
-Bentornata- disse una voce calda e tranquilla alle sue spalle, Eva si alzò e guardò Richard negli occhi verde smeraldo con sfumature violacee che andavano verso la pupilla, la ragazza si soffermò a guardarlo meglio: i suoi capelli erano di un marrone cioccolato fondente che gli ricadevano leggeri sulla fronte, il volto spigoloso di un bianco pallido e le labbra rosee perfette come quelle di una statua:-Che maleducata, non si fissano le persone ragazzina- disse lui facendo finta di essere irritato, ma era evidente che cercava di nascondere il sorriso
-Non ti stavo fissando, tu piuttosto fissavi me- disse Eva sedendosi su una sedia di ferro lavorato con motivi floreali e Richard fece lo stesso tirando davanti a loro un tavolo:-Perché mi hai fatta tornare?- adesso era serio
-Da domani pomeriggio inizieremo il tuo addestramento per i poteri, ci vedremo di sera nella foresta- disse lui consapevole che lei avrebbe replicato, infatti Eva rimase a bocca aperta sul suo viso alloggiava un'espressione scioccata ma piena di curiosità:
-Come fai a sapere dei miei poteri? Che te l'ha detto?-
-Non ha importanza, e poi ti ho già detto che io me ne intendo di certe cose- disse lui con disinvoltura, ma lei era ancora un po' titubante
-Perche dovrei fidarmi di te? E se proprio devo perche non puoi insegnarmi qui? E poi non c'è qualcun altro che può farlo?- Richard evidentemente stufo rispose
-Perche non riuscirei mai a farti del male! E non si addice ad un gentiluomo molestare una ragazzina e inoltre sono il migliore e unico in questo campo. E non ti alleno qui perché, francamente, ho paura che tu distrugga tutto- Eva sollevò le sopracciglia per la sorpresa
-Modesto e presuntuoso... Perfetto siamo d'accordo, alle sei verrò da te- lui annuì, e rimasero per qualche minuto seduti a fissarsi:-Non sono una ragazzina- sussurrò Eva, ma lui sembrò non sentirla
-Ti va di sentire una storia?- Eva ci pensò su, se era lì con lui vuol dire che stava dormendo, o che stava sprecando le energie per domani? Francamente adesso non gliene importava, voleva solo starsene in pace tranquilla lì con il misterioso ragazzo apparso dal nulla quindi fece cenno di si con la testa e Richard iniziò:
-Tanto tempo fa, una giovane donna di nome Sara incontrò un uomo di nome Cornelius, un giovane mago. Dal loro primo incontro sapevano di essere fatti l'una per l'altra, nessuno poteva divederli, quindi decisero di sposarsi. Ma Sara non sapeva che in realtà Cornelius era perfido. Quando ebbero un bambino lui quasi non lo uccise perché non voleva saperne di figli, ma la donna lo convinse che sarebbero andati d'accordo lui e il piccolo James, ma si sbagliava. James preferiva dedicare il suo tempo alla madre Sara che a Cornelius; un notte che il piccolo non riusciva a smettere di piangere per la paura del buio il padre entrò nella stanza con una cinghia in mano urlandogli di smetterla di piangere e di non fare il bambino- si fermò per un momento come se quelle parole gli facessero venire l'amaro in bocca:-Lo prese a cingiate per molto tempo, e quella non fu' l'ultima volta. Un giorno dovettero uscire per andare a cogliere della legna vicino ad un burrone dove c'erano degli alberi secchi perfetti da ardere nel loro camino, ma quando James (che aveva 6 anni) incominciò a sbattere l'accetta contro l'albero il padre iniziò a prenderlo in giro, a dire che tagliava come una femminuccia. James ormai non sopportava oltre, così lo spinse giù dal burrone- le mani del ragazzo erano chiuse a pugno e le stringeva talmente forte da far diventare le nocche bianche:-Quando tornò a casa e lo disse a Sara, lei lo mandò in una strana dimensione, in un posto che non era ne caldo ne accogliente dove James se la sarebbe dovuta cavare da solo per il resto della vita. Mentre Sara andava a riprendere il cadavere di Cornelius un cittadino la vide e subito la incolparono di omicidio...- "SCAPPA" le diceva una voce nella mente di Eva "è pericoloso! Scappa finché puoi" era sua madre che le diceva di scappare da lì, e prima che se ne rendesse conto stava già correndo via per una strada che non conosceva, quando poi cadde a terra e riprese conoscenza si sentì bruciare le braccia, in particolare il sinistro:-EVANGELINE! Dove sei finita?!- Era Richard che la cercava "scappa, non dargli ascolto" ma non volle nemmeno sentirla
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𝒯𝒽𝑒 ℛ𝑒𝒹 ℐ𝓇𝒾𝓈𝑒𝓈
Fantasía𝑻𝒂𝒏𝒕𝒐 𝒕𝒆𝒎𝒑𝒐 𝒇𝒂, 𝒊𝒏 𝒖𝒏𝒂 𝒕𝒆𝒓𝒓𝒂 𝒍𝒐𝒏𝒕𝒂𝒏𝒂 𝒆 𝒅𝒆𝒔𝒐𝒍𝒂𝒕𝒂 𝒖𝒏𝒂 𝒅𝒐𝒏𝒏𝒂 𝒔𝒕𝒂𝒗𝒂 𝒎𝒆𝒕𝒕𝒆𝒏𝒅𝒐 𝒂𝒍 𝒎𝒐𝒏𝒅𝒐 𝒖𝒏𝒂 𝒑𝒊𝒄𝒄𝒐𝒍𝒂 𝒄𝒓𝒆𝒂𝒕𝒖𝒓𝒂 𝒅𝒊 𝒏𝒐𝒎𝒆 𝑬𝒗𝒂𝒏𝒈𝒆𝒍𝒊𝒏𝒆. 𝑸𝒖𝒂𝒏𝒅𝒐 𝒍𝒂 𝒑𝒊𝒄𝒄...