⏪3 anni e 4 mesi prima (Parte I)

779 78 18
                                    

I don't wanna look at anything else now that I saw you(I can never look away)I don't wanna think of anything else now that I thought of you(Things will never be the same)

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

I don't wanna look at anything else now that I saw you
(I can never look away)
I don't wanna think of anything else now that I thought of you
(Things will never be the same)

***

Sono quasi le due del mattino quando una telefonata sveglia Max, facendolo trasalire. Non guarda nemmeno chi è. Risponde, assicurandosi che le sue prime parole siano:

«O è un'emergenza o mi vendicherò. E chiunque tu sia, sappi che so essere molto, molto vendicativo!»

«Emergenza. Decisamente emergenza», si sente rispondere. Stacca il telefono dall'orecchio per avere una conferma che sia effettivamente...

«Ric!»

«Scusami se ti chiamo a quest'ora ma sono bloccato in aeroporto a Miami. Il mio volo è stato cancellato e il prossimo non sarà prima di domani!» comincia a spiegare Daniel, sospirando. Max nel mentre scalcia via la coperta e si alza dal letto, andando ad accendere la luce. «Devo chiederti un favore, amico».

«Tipo?»

«Tipo che devi essere a Belfast entro le due del pomeriggio». Max si incurva nelle spalle, stringendo un po' più forte il telefono nella mano destra. Si passa l'altra mano sulla faccia e poi tra i capelli. Sa che riguarda Darcy e il pensiero di lei lo manda completamente in tilt. Inghiottisce, augurandosi che Daniel non percepisca il suo nervosismo. «La mia migliore amica Darcy si laurea ma non farò mai in tempo! So quanto è importante questo giorno per lei, quanto si è impegnata per arrivare a questo traguardo e per l'occasione le ho preso qualcosa di speciale. E voglio che lei lo abbia proprio domani», dice Daniel, facendo aggrottare la fronte a Max. «Devi andarci tu».

«Io?! Ma sei matto!»

«Sei l'unico che può farlo. Hai una copia delle chiavi di casa mia, quindi ti chiedo di andare a prendere il pacchettino che c'è sul mobile in sala, vicino alla TV. Ho già guardato i voli e ti posso prenotare un posto mentre tu ti prepari e raggiungi l'aeroporto. La partenza del prossimo aereo per Belfast è alle sette e dovresti essere lì in prima mattinata». Max rimane in silenzio anche quando ormai Daniel ha finito di parlare. Lo fa finché non viene richiamato dall'amico, che ha un tono supplichevole.

«D'accordo», risponde infine, e allora Daniel gli comincia a dare una carrellata infinita di informazioni che è certo dimenticherà a breve. Dopo aver terminato la telefonata, Max prepara alla rinfusa un bagaglio e si cambia, uscendo di casa nel cuore della notte. Segue le indicazioni di Daniel, passando prima da lui per prendere il regalo per Darcy e andando poi in aeroporto.

Durante l'attesa che precede il suo volo, seduto su una sedia della sala d'aspetto, si mette a pensare a tutta la situazione. Gli ritorna in mente quella sera, quando lui e Darcy si sono incontrati. Si odia ancora per come sono andate le cose tra di loro: l'ha lasciata andare senza dire o fare niente. E non ha fatto niente neanche dopo, pur avendo trovato il modo per contattarla. Non che sia solito cercare le ragazze che incontra sui social, eppure con Darcy l'ha fatto. Ma si è limitato a quello: a cercarla, a guardare le sue foto. Tutto qui. Con Daniel non ha mai parlato del fatto che lui e la sua migliore amica hanno passato una serata insieme, e che lui avrebbe voluto che la conclusione potesse essere diversa. Quella dannata intesa tra di loro non può sicuramente essersela sognata, eppure qualcosa l'ha bloccato.

Bad Blood || Max VerstappenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora