▶️Giorno 2

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Fighting with a true love is boxing with no glovesChemistry 'til it blows up, 'til there's no usWhy'd I have to break what I love so much?It's on your face, and I'm to blame, I need to say

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Fighting with a true love is boxing with no gloves
Chemistry 'til it blows up, 'til there's no us
Why'd I have to break what I love so much?
It's on your face, and I'm to blame, I need to say

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Darcy è sempre stata piuttosto mattiniera. Le piace alzarsi abbastanza presto da riuscire a vedere l'alba e lo fa anche stamattina, nonostante siano rientrati alle tre. La casa dei Ricciardo dà sul mare, quindi raggiunge il balcone della sua stanza e si siede sulla poltroncina in vimini mentre il sole comincia a farsi vedere timidamente. Quello che più ama di questo momento della giornata è la pace: solo lei e nessun altro. O almeno, di solito è così. Si raddrizza velocemente, incurvandosi nelle spalle, non appena sente la porta di casa aprirsi per poi richiudersi. Un secondo dopo vede Max mettersi a correre in direzione della spiaggia. Resta con lo sguardo su di lui, sulle sue spalle fasciate da una maglietta blu e le gambe toniche, che vanno a tempo, probabilmente su una di quelle canzoni disco remixate che gli piace ascoltare perché dice che riescono a dargli la carica.

Ritorna a guardare davanti a sé quando Max scompare in lontananza, ritrovandosi però a pensare a lui e alla tregua che gli ha proposto. Si chiede se sarà davvero capace di mettere da parte l'astio che prova nei suoi confronti. E soprattutto se Max riuscirà a farlo, in fin dei conti tra i due ad iniziare la guerra è stato lui, non mollando mai una volta la presa.

Inutile restare a fare ipotesi, meglio andare a farsi una doccia e iniziare a tutti gli effetti questa prima giornata di tregua temporanea. Dopo aver indossato un vestito a fantasia floreale ed essersi raccolta i biondi capelli in una coda alta, Darcy si accinge ad andare a fare colazione. Conosce bene la casa, avendoci vissuto per un intero anno e si sente una di famiglia. Sa esattamente dove cercare le cose che le servono per preparare del porridge. Mettendo in conto che magari qualcuno potrebbe non gradirlo, decide di preparare anche dei pancakes. Si mette a spadellare, la radio accesa a farle compagnia. Uno speaker legge le notizie del giorno, passando poi alle previsioni meteo.

«Voglio proprio vedere quanto ci metterai ad ustionarti», si sente dire improvvisamente. Sussulta, lasciando andare il manico della padella, per poi riafferrarlo per spostare la padella e spegnere il fuoco, voltandosi. Max è fermo davanti a lei, leggermente sudato e arrossato in faccia. Tiene tra le mani dei caffè d'asporto nell'apposito sostegno di carta.

«Credi davvero che sarò la prima tra i due ad ustionarsi?» chiede retorica lei, incrociando le braccia al petto e scuotendo la testa.

«Non lo credo, no», dice Max, appoggiando i caffè sul ripiano. «Lo so!» Darcy alza gli occhi al cielo. Sono appena le otto del mattino e stanno per avere una discussione su chi è maggiormente predisposto ad ustionarsi. O forse no...

«Ti ho preso un cappuccino», fa sapere lui, allungando verso Darcy uno dei bicchieri. Lei tituba un po', inarcando un sopracciglio. «Latte d'avena, doppio cacao e niente zucchero». Questo è esattamente come lei ama prendere il cappuccino. La sua intolleranza al lattosio la costringe a scegliere il latte vegetale e quello d'avena è il suo preferito. Max se lo ricorda davvero?

Bad Blood || Max VerstappenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora