1/3 Enemies to Lovers (Fast Edition)
Darcy odia Max.
Max odia Darcy.
Fanno il possibile per starsi alla larga, ma finiscono sempre per incontrarsi e scontrarsi. D'altronde è quasi impossibile non farlo dal momento che lei è la migliore amica di Dani...
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This is the last time you tell me I've got it wrong This is the last time I say it's been you all along This is the last time I let you in my door This is the last time, I won't hurt you anymore
***
Max è stato qui e Daniel lo capisce appena entra nel soggiorno dell'appartamento di Darcy: c'è il suo zaino a terra, vicino al divano. Si guarda attorno, come a voler trovare altri indizi, ma viene improvvisamente interrotto dalla sua migliore amica, che lo richiama. Voltandosi, se la ritrova davanti a braccia incrociate e l'espressione seria. Appena è arrivato e l'ha abbracciata, lei nemmeno ha ricambiato e Daniel sa il motivo. Ed è così strano vederla arrabbiata...con lui, perché non è mai successo che litigassero da quando si conoscono.
«Carino qui da te», le dice. «Come va con il lavoro? Non mi fai mai sapere niente».
«Non voglio parlare di questo adesso», ribatte lei, secca. «Io e Max stiamo insieme», aggiunge poi. «Adesso che te l'ho detto, che vuoi fare? Dare un pugno anche a me?» chiede. Daniel sospira a fondo, passandosi una mano tra i capelli.
«Darcy», sussurra e fa per avvicinarsi a lei, ma la ragazza indietreggia, come se avesse paura di bruciarsi. Allora Daniel si ferma, rimangono ad una certa distanza l'uno dall'altra.
«Tu non sei così, ma che ti prende?»
«Tu non conosci Max come lo conosco io!» sbotta lui. «Non l'ho mai visto fare sul serio con una ragazza, e d'altra parte non ho mai visto te andare in cerca di semplici avventure. Siete completamente incompatibili e finirà per farti soffrire. Voglio solo proteggerti, lo sai quanto ci tengo a te. Max non è il ragazzo che fa per te», dice Daniel, abbassando la voce verso la fine.
«Non ho bisogno di essere protetta, non da Max», risponde Darcy. «Forse io non lo conosco come lo conosci tu, ma nemmeno tu conosci una parte di lui, una parte che a me ha mostrato, nonostante potesse apparire fragile. Si è messo in gioco per me. Ha mentito per me, perché se non ti ha detto niente finora è solo perché io non volevo! Ho sempre pensato che potesse farti...soffrire l'idea di noi due insieme, ma questo solo perché a me ha sempre fatto soffrire vederti con altre ragazze», ammette la bionda, passando vicino a Daniel e andandosi a sedere sul divano. Appoggia i gomiti contro le ginocchia, mentre tiene lo sguardo fermo davanti a sé. Solo dopo un po', Daniel la raggiunge, sedendosi vicino a lei e prendendole la mano.
«Io non pensavo che...» sussurra il ragazzo, lasciando la frase a metà.
«Come avresti potuto», lo incalza la bionda. «Per te sono sempre stata una specie di sorella minore, vero? Non esistevo, non in quel senso. Ma c'ero sempre quando avevi bisogno di una spalla su cui piangere», fa sapere voltandosi per poterlo guardare in faccia. Velocemente, Daniel appoggia le mani contro le sue guance, incorniciandole il viso. Accarezza piano con il pollice i suoi zigomi e un sorriso gli compare sulle labbra. Darcy rimane ferma, le labbra leggermente socchiuse.
«Sono stato davvero così stupido?» sussurra Daniel. «Ho come l'impressione di essere fuori tempo...è così, vero?»
«Ti amo, Daniel», ammette Darcy, facendo incurvare nelle spalle il ragazzo, mentre un scricchiolio di cui non si curano avverte la presenza di una terza persona. «Ma non più come ti ho sempre amato, in quel modo irrazionale che non ha mai fatto altro che portarmi a soffrire. Ti amo come si ama qualcuno che conosci da tantissimo tempo e per cui provi un affetto grandissimo, dettato dal tempo e dalle esperienze che avete condiviso», spiega, mentre la stretta di Daniel diminuisce. «Ma pur amandoti, amo di più Max. Non importa che ci conosciamo da pochi mesi, quello che c'è tra di noi mi ha travolta e ho capito davvero cosa significa condividere la propria vita con qualcuno, aver voglia di fare tutto con quella persona, sperare che possa essere per sempre».
«Quindi scegli lui...» dice Daniel, alzandosi dal divano. Cammina fino a raggiungere la finestra, rimanendo a guardare fuori. Sta cominciando a nevicare, mentre il buio della sera si sta prendendo il cielo, pezzo dopo pezzo. Allo stesso modo nel quale Max si è preso ciò che era suo, fino all'ultimo pezzo. Fino a Darcy.
«Io non scelgo», chiarisce la ragazza, raggiungendolo e rimandogli alle spalle. Daniel abbassa lo sguardo sul polso, toccandosi con la punta delle dita una piccola D tatuata. Un sorriso involontario lascia le sue labbra, ma è un sorriso triste. Un ricordo che sembra lontanissimo gli invade la mente.
***
«Daniel, sei sicuro di volerlo fare? E se ci pentiamo? Se litighiamo e smettiamo di essere amici?» strilla Darcy, mentre attraversano velocemente la strada, pur essendo rosso il semaforo. Si fermano sul marciapiede, davanti al "tatuatore di fiducia di Daniel". Lui si volta, mentre le sta ancora tenendo la mano, guardandola con un sorriso.
«Io e te saremo amici per sempre, Darcy», dice. «Non importa che tu sarai a Belfast e io in giro per il mondo. Non importa quanto ci vediamo o ci sentiamo, io penserò sempre a te e spero che tu farai lo stesso. Sei la migliore amica che io abbia mai avuto, e pensare che appena sei arrivata a casa mia ho pensato che fossi anonima e noiosa». Darcy lo spinge scherzosamente, scuotendo la testa.
«Questo anno è volato», sussurra lei. «Ed è stato l'anno più incredibile della mia vita...soprattutto grazie a te», aggiunge poi, sorridendo a sua volta. «Facciamolo!»
La campanella posta sopra la porta d'entrata avverte il loro arrivo, quindi vengono accolti calorosamente dal proprietario, che scambia qualche parola con Daniel, chiedendogli come sta.
«Vogliamo farci un tatuaggio», fa sapere al ragazzo, un biondino tutto tatuaggi e piercing. Lui rivolge uno sguardo anche a Darcy, squadrandola da testa a piedi.
«Avete già in mente qualcosa?» chiede. Daniel annuisce, spiegando velocemente a cosa avevano pensato. Non è niente di troppo complicato e laborioso, quindi si mettono subito al lavoro. Prima tocca a Daniel, poi a Darcy, che una volta finito rimane ferma davanti allo specchio, a guardare il risultato finale. Daniel è alle sue spalle e allunga le dita della mano destra verso il costolato, dove una piccola D naviga in un mare di pelle pallida e perfetta. L'altra D, quella che invece si è fatto tatuare Daniel, è sul suo polso e si riflette a sua volta nello specchio.
"Sei importante come l'ossigeno che scorre nelle vene, Darcy. Ed è proprio lì che ti voglio."
Sulle vene del polso.
"Per me invece sei importante come le ossa che mi tengono in piedi. Ed è proprio lì che ti voglio."
Sulle costole.
Per sempre.
***
«Perché sceglieresti lui, vero?» chiede Daniel, tirando su col naso. Sbatte gli occhi, come a voler scacciare via il ricordo. Quando si volta, Darcy lo sta guardando con l'espressione triste. «Meglio se vado, adesso», sussurra, afferrando velocemente la testa di Darcy nel palmo della mano e lasciandole un bacio sulla fronte. Lei chiude le mani a pugno lungo i fianchi, trattenendo le lacrime, ma fallendo.