Durante le prove Carola non riusciva a concentrarsi, era distratta e sbagliava spesso i passi.
" basta così ragazzi 10 minuti di pausa, Carola vieni qui "
Disse il coreografo, sapeva che la stava per rimproverare e come darli torto anche lei rimproverava se stessa. Non solo per aver permesso ai suoi pensieri di distrarla dalla danza ma anche perché aveva lasciato che il nervosismo prendesse il sopravvento. Non riusciva a togliersi dalla testa lo sguardo di Luigi al suono delle sue parole, parole che lui non meritava perché, nonostante la sua assenza in questi anni, lui c'è sempre stato, è sempre stato onesto con lei e senza mai mancarle di rispetto. Carola non vedeva l'ora che quella giornata stancante finisse, non vedeva l'ora di tornare a casa, tornare da lui per chiederli scusa, per dirli quanto lei apprezzava ogni suo gesto. Voleva stringerlo tra le sue braccia e dirli che anche lei c'era, e avrebbe fatto di tutto per dimostrarli quanto lui fosse importante.
" Carola cosa ti succede oggi? Sei distratta "
Disse il coreografo non appena lei si avvicinò
" ti chiedo scusa, ho avuto un po' di cose per la testa ma adesso mi riprendo "
" sei sicura di stare bene? Ti vedo un po' pallida "
" si si sto bene "
" tu lo sai io mi fido, adesso vai in pausa e poi riprendiamo "
" va bene " disse Carola annuendo. Ora non era il momento di lasciarsi distrarre, doveva concentrarsi sulle prove e poi sarebbe potuta finalmente tornare da lui e sistemare le cose. Carola riuscì a riprendersi ma si sentiva strana, affaticata, era come se vedesse tutto a rallentatore e le voci erano distanti, quasi un sussurro, fino a quando l'unica cosa che vide fu il buio.Luigi era nello studio di registrazione. L'unico modo che conosceva per liberare la mente era scrivere. Per lui la musica è sempre stata la sua valvola di sfogo. Per anni ha imparato a nascondere le proprie emozioni e l'unico modo che conosceva per sentirsi più leggero era immergersi nei suoi testi, la musica è sempre stata la sua salvezza. Non riusciva a smettere di pensare a lei, non era arrabbiato ma soltanto dispiaciuto per come si fossero lasciati quella mattina. Luigi non riusciva a sopportare le discussioni specialmente se questo accadeva con lei. Li venne in mente quel periodo in casetta in cui non si parlavano lo ricorda ancora come se fosse ieri. Lui non voleva distaccarsi da lei ma dovette farlo, Carola ne sentiva il bisogno e lui avrebbe fatto di tutto per farla stare bene. Anche se per Luigi fu uno dei momenti più difficili all'interno del programma. La vedeva parlare, ridere con gli altri e pensava a quanto li mancava essere lui la ragione di quel sorriso, ogni volta che lei stava male, avrebbe voluto soltanto abbracciarla, dirle di stare tranquilla e che tutto sarebbe andato per il meglio ma poi si ricordava che non poteva allora si mordeva le labbra e la osservava da lontano, con la speranza che questo allontanamento sarebbe finito presto. Carola era speciale, lo è sempre stata e lui lo aveva capito fin dal giorno in cui la conobbe, è per questo che frenò i suoi sentimenti, perché sapeva che quella ballerina sarebbe stata il suo punto debole, quella persona che avrebbe potuto sconvolgerli la vita. Aveva bisogno che il tempo passasse in fretta così da poter andare da lei e risolvere la situazione perché non sopportava di stare lontano, specialmente ora che potevano viversi senza freni. Il telefono di Luigi squillò, rimase deluso nel vedere che il nome sullo schermo non era il suo
" hey Cosmary "
" hey Luigi "
" cosa c'è ? "
Lei non rispose rimase un attimo in silenzio perché non riusciva a trovare le parole
" Cosmary? Ci sei? "
" si ci sono Gigi, ascolta dovrei dirti una cosa "
" lo avevo capito ma cosa? "
" credo che sia meglio che tu venga a casa di Carola "
Luigi capí che qualcosa non andava ed iniziò ad agitarsi
" Cosmary, è successo qualcosa? "
Cosmary sospirò e disse
" durante le prove non si è sentita bene, non è nulla di grave ma penso che abbia bisogno di te "
" arrivo subito "
Attaccò immediatamente la chiamata, disse al manager che era un'emergenza e usci dallo studio. Non li importava nulla se non andare da lei. Il solo pensiero che le fosse successo qualcosa li faceva mancare l'aria, doveva vederla e assicurarsi che stesse bene. Era proprio questo il motivo per cui si era preoccupato in questi giorni, l'ha vista affaticarsi tanto e ha avuto paura che potesse accadere una cosa del genere ma Carola era testarda, specialmente quando si tratta della danza. Luigi arrivò a casa e Cosmary li aprí la porta
" come sta? "
" sta meglio adesso sta riposando , vieni entra "
Lei si spostò per farlo entrare ed entrambi andarono in cucina
" mi spieghi cosa è successo? "
" durante le prove è svenuta, dopo che si è ripresa l'hanno fatta visitare e mi ha chiamato per andarla a prendere "
" i dottori cosa hanno detto ? "
" aveva la pressione bassa, ha sforzato troppo il suo corpo ma sta bene deve solo restare a riposo per qualche giorno "
Luigi tirò un sospiro di sollievo. Si sentiva un po' più tranquillo e lo sarebbe stato ancora di più nel momento in cui l'avrebbe avuta tra le sue braccia. Iniziò però a pensare, e se avrebbe potuto evitare tutto questo? E se la loro discussione avesse influito sul malore di Carola? Luigi sapeva che lui non aveva colpe, ma non poteva evitare di porsi queste domande perché lui era fatto così, si preoccupava per gli altri e farebbe di tutto per far star meglio le persone a cui vuole bene.
" Luigi tu non hai colpe "
Disse Cosmary capendo il suo silenzio, quest'ultimo la guardò
" lo so Cosmary ma io lo avevo notato che stava esagerando, ho provato a dirglielo ma non è finita bene "
" lo so mi ha detto della vostra discussione, credimi Luigi Carola sa che tu le hai detto quelle cose per il suo bene ma purtroppo quando ha molta pressione addosso reagisce così, non è la prima volta "
Luigi la guardò perplesso
" è successo altre volte? "
" che si è sentita male no ma che lavorava più del dovuto si, ed ho litigato anche io con lei per questo motivo "
Cosmary mise una mano sulla sua spalla
" io adesso vado, tu stai tranquillo, non c'è nulla che voi non possiate risolvere "
Disse lei mostrandoli un sorriso rassicurandolo, luigi la ringraziò ricambiando il sorriso e la salutò per poi accompagnarla alla porta. Luigi successivamente andò nella camera di Carola. Quando la vide abbozzò un sorriso. Eccola lì che dormiva beatamente nel suo letto. Adesso che la vide era come se fosse tornato a respirare. Si avvicinò al letto per poi sedersi al suo fianco, con la schiena appoggiata al muro. Era incredibile come quella ragazza fosse diventata il senso delle sue giornate. Quando non era al suo fianco sentiva come se li mancasse qualcosa, lei era essenziale e nonostante un sentimento così forte potesse far paura, lui invece si sentiva fortunato a poter vivere tutto ciò perché è grazie a questo sentimento così profondo che lui si sentiva più vivo che mai. Accarezzò i capelli della sua dolce ballerina e la vide muoversi leggermente. Lei aprì gli occhi
" hey "
Disse Luigi, Carola lo guardò. Non disse nulla, passarono pochi secondi che per Luigi sembrarono eternità. Nonostante la stanchezza Carola appena lo vide si senti sollevata, perché accanto a lui lei era serena. Luigi era il suo posto sicuro. Non sapeva cosa dirli allora l'unica cosa che fece fu avvolgerlo tra le sue braccia. Nel momento esatto in cui mise le sue braccia attorno alla vita di Luigi, Carola iniziò a singhiozzare per poi dire soltanto
" mi dispiace "
Luigi non esito neanche un istante non appena senti i suoi singhiozzi, la strinse a se
" hey calmati è tutto okay "
Cercò di tranquillizzarla accarezzandole i capelli. Restarono così per un bel po' e successivamente le alzo il viso per poter asciugare le sue lacrime
" basta piangere "
Non sopportava vederla stare male, avrebbe voluto proteggerla da qualsiasi dolore
" scusami per questa mattina, non pensavo davvero quello che ho detto "
" lo so Carola, non devi scusarti di nulla "
Disse Luigi accarezzandole una guancia, Carola appoggiò la testa sul suo petto lasciandosi cullare dalle sue carezza
" sei importante Gigi "
Lui abbozzò un sorriso al suo di quelle parole
" a volte non lo dimostro ma sappi che io apprezzo ogni cosa che fai, ogni gesto, ogni parola, ogni sguardo "
Luigi rimase in silenzio lasciandola continuare il suo discorso
" mi sento fortunata ad averti nella mia vita "
Non c'era bisogno che lei spiegasse nulla perché Luigi provava le stesse cose, ancora si meravigliava di essere riuscito a trovare una ragazza speciale come lei. La cosa bella del loro rapporto era che non avevano bisogno di parole, riuscivano a capirsi anche nel silenzio perché i loro sguardi parlavano da soli. Luigi le alzò il viso per poi prenderlo delicatamente tra le sue mani e far unire le loro labbra in un dolce bacio. Quando si staccarono appoggiò la fronte su quella di Carola
" sei speciale Carola lo sei sempre stata, non abbiamo bisogno di parole, siamo semplicemente noi e non potevo chiedere di meglio "
Carola sorrise per poi dire
" semplicemente noi, mi piace "
Perché il loro rapporto non si poteva spiegare, c'era qualcosa che li legava qualcosa che solo vivendolo potevi capire. Loro erano la dimostrazione che, quando meno te lo aspetti, arriva quella persona che può cambiarti la vita, si erano trovati senza doversi cercare. Erano l'esempio delle persone giuste al momento sbagliato ma ora, ora il momento giusto era arrivato e non potevano essere più felici. Rimasero così con le loro fronti unite, uno tra le braccia dell'altra senza dire altro. Erano semplicemente loroSpazio autrice
Ciao a tutti come state? Spero bene! Eccomi con un nuovo capitolo, ho dovuto farli risolvere perché non riuscivo a farli stare male🥹 spero vi sia piaciuto lasciate commenti o una stellina 💛
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Le note del destino // Caroligi
Fiksi PenggemarUn incontro inaspettato dopo anni. C'è chi lo chiama caso, io invece lo chiamo destino. Due ragazzi uniti da un legame che non riescono a spiegarsi, possono passare anni ma l'unico posto in cui si sentono al sicuro è l'uno tra le braccia dell'altra.