Part 10

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Questo bagno caldo ci voleva proprio. Metto un paio di jeans stretti, una canotta verde, sciolgo i miei capelli ricci e vado nella sala da pranzo, dove mi aspetta un abbondante colazione. Praticamente non abbiamo dormito, io non ho sonno, Cloe non so il perché. Non so nemmeno da dove iniziare, il tavolo sembra essere infinito e con tutto questo caos di cibo, prendo solo due fette biscottate.

"Cristal, non farmi ridere! Come fai a prendere solo due fette biscottate!

"Scusa Cloe ma non ho fame!"

Non ho per niente fame, sono sazia di tristezza per ora, pensando a casa mia, a ciò che mi manca, all'affetto in poche parole negatomi quasi.

"Grazie per tutto Cloe, esco, a dopo"

"Grazie a te della compagnia, ti prego non esitare a venire a trovarmi"

"Sarà fatto"

Esco velocemente, passo a comprare le sigarette e mi dirigo al cimitero. Vado subito da lei, accendo ina sigaretta e la poggio sulla tomba, ne accendo un'altra per me. Mi piace l'idea che quella sigaretta consumata dal vento la stia fumando la mia Nico assieme a me, e tra una chiacchierata e l'altra ne fumiamo due, vado a prendere un caffè e ne lascio un po per lei. Non sono fuori di testa, cerco qualsiasi modo per averla vicina, la mia teoria sul farla vivere ancora, la metterò in pratica ogni giorno e mi farà star bene, farà star bene pure lei da lassù, si vedrà presente ancora nel mio di presente.

"Quella é pazza!" espressione di due signori accompagnati da un sorriso cattivo. I pazzi sono coloro che ne fanno della realtà crudele, un capolavoro ed é per questo che non essendo capiti, vengono definiti pazzi. Bene, se questo mi fa star bene, continuerò a farlo. Criticheranno sempre, qualunque cosa fai. Ci sono persone che talmente vivono la tua vita che si dimenticano di vivere la loro e queste, a mio parere, é gente meschina. Non va degnata di uno sguardo, perché chi sa solo puntare il dito associandolo ad un grilletto, non merita. Non merita perché non si giudica, perché ognuno é libero. Ci si può vestire a proprio modo, parlare come ci si crede, sentirti libero, ovviamente nel rispetto degli altri. E non sopporto quel tipo di "persone" proprio non li digerisco.

"Tornando a noi, Nico mi manchi, ma nello stesso tempo sono più forte di prima, so di avere il compito adesso, di portare avanti i tuoi sogni, assieme ai miei. Non posso fallire. Adesso sono più forte di prima perché assieme alla mia, possiedo la tua forza. E mie emozioni sono doppie. E prometto che non falliró. Aiutami però, ti prego. Adesso che potrai sapere ogni mio pensiero, aiutami."

Do un bacio alla sua foto e vado a fare una passeggiata rilassante, con la speranza di spegnere ogni pensiero e tenere viva la voglia di sorridere, nonostante tutto.

"Ciao bellissima! Andiamo a prendere qualcosa da bere!"

"Volentieri"

É una carissima ragazza, conoscenza di vecchia data. L'ho conosciuta a scuola, frequentavo il liceo e pur non avendo contatti con tutti, quando ci vediamo é sempre una gioia. Mi ripetono che sono molto solare e molti non si spiegano come faccio ad esserlo nonostante tutto. Rispondo semplicemente che voglio vivere e per farlo mi serve il sorriso , nient'altro.

Prendiamo da bere, velocemente perché mi dice che deve andare a lavoro. Già, magari trovassi un lavoro. Mi impegnerebbe un bel po di tempo.

Trascorro la giornata girovagando di qua e di là, quando ad un tratto mi imbatto in un negozio di peluche. Li adoro! Prendo due grandi orsacchiotti dagli occhi enormi. Uno vado a portarlo a Nico, l'altro lo tengo per me.

Nel frattempo, cala il sole. Chiamo Elvin, mi manca tantissimo.

"Tesoro, aspettavo che mi chiamassi, dove sei?"

"Ciao tesoro, scusa davvero, ti racconterò tutto. Sono in piazza. Vieni a prendermi?Ho voglia di stare con te"

"Certo, due minuti e sono da te"

Non vedo l'ora, ho voglia di vederlo, di abbracciarlo, ho proprio voglia di lui! Stasera vorrei fosse la serata piu bella di Noi, lo desidero tanto!

Cosi Fragile...da essere ForteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora