Soli

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"Annanz e problem s riman sul"

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Pov Mercedes

"NO!" Mi sveglia tutta sudata dopo l'ennesimo incubo su quella notte, ero nella cella, sul letto da cui poco prima ero stata buttata a terra.

"O ma c t ven" una voce al mio fianco mi fa girare di scatto, era Ciro, seduto a terra vicino al mio letto.

"Ho trovato la tua collana" disse sollevando la catenina con il ciondolo a forma di nota musicale.

Qualcosa nel mio petto si sbloccò, come se il mio cuore avesse ricominciato a battere.

"G-grazie." Dissi strappandogliela dalle mani.

"Non lo hai un cognome tu?" Chiese lui curioso, come biasimarlo.

"Tutti hanno un cognome, se ti dicessi il mio, questa catenina la useresti per affogarmi." Dissi senza pensarci troppo.

Lui non rispose, pensò e poi mi guardò con degli occhi a punto interrogativo.

"Di salvo?" Domandò

"Ma ti pare? Pfff."

"Dimmelo."

"No"

"Mercedes, dimmelo." Insistette lui.

"No no no."

Si alzò e si mise sul suo letto, senza dire una parola.

"Hai intenzione di ignorarmi per il resto della tua vita per un cognome?"

Mi guardò e senza dire nulla annuí.

"Ciro, dai"

Nessuna risposta.

"Ciro,Ciro Ciro, Ciro, Ciro"

Ancora nulla.

"Esposito."

Scusate il capitolo corto, il prossimo sarà più lungo

L'amore|| Ciro RicciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora