𝐉𝐮𝐧𝐠𝐤𝐨𝐨𝐤-𝐅𝐢𝐫𝐬𝐭 𝐋𝐨𝐯𝐞 𝐩𝐭. 𝟐

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Jungkook non aveva mai provato tutte quelle emozioni contrastanti contemporaneamente, il modo in cui stava reagendo non era usuale perfino per il suo corpo, che sembrava ribellarsi allo stupore provato tremando violentemente.

Il moro aveva avuto tante occasioni nella vita per provare sentimenti diversi e forti: lo sfinimento mentale e fisico nel periodo da trainee, l'emozione e la paura dovuta al debutto, l'ansia di non piacere e di essere giudicato dal mondo, la negatività nel credere di non essere abbastanza, la trepidazione e l'adrenalina prima di un concerto, la stanchezza dopo giorni di lavoro estenuanti ma la soddisfazione dei risultati, l'ostinazione, la capacità di spronarsi per migliorare sempre di più e la gioia immensa provata grazie alle persone che lo amavano, gli stavano accanto e lo sostenevano insieme ad una dose immensa di gratitudine. Tanti tipi di sentimenti diversi e tutti travolgenti, anche se non tanto quanto quello a lui più familiare. Un sentimento tremendamente amaro e logorante,un sentimento che lo stava consumando poco alla volta negli anni: la nostalgia, la nostalgia della persona che amava e che non aveva mai smesso di amare.

Di emozioni il giovane ne conosceva parecchie ed era convinto che, dopo tutti quegli anni, ormai avesse imparato a gestirle, avesse imparato a sopprimere tutto per evitare di soffrire ulteriormente. Nel suo lavoro e nella sua vita "perfetta" da "perfetto" idol del resto funzionava così: era stato costretto a sopprimere molto del suo vero io, tanto da chiedersi se ne valesse ancora la pena.

La cosa che però Jungkook non aveva messo in considerazione era il fatto che il suo più grande desiderio, quello nascosto in un angolino remoto del suo cuore, potesse un giorno davvero avverarsi così inaspettatamente, cogliendolo di sorpresa e facendogli dimenticare per qualche istante perfino come respirare.

Il moro ci mise minuti interminabili prima che il suo cervello elaborasse qualcosa di logico e soprattutto prima che il suo corpo reagisse agli stimoli e solo dopo, finalmente, riuscì ad aprir bocca per poter dire qualcosa.

"Noona..." la sua voce risultò quasi un sussurro in mezzo alla natura che li circondava. 

Per tanto tempo, troppo, aveva desiderato poter rivedere la sua noona, l'aveva desiderato così a lungo che anche durante la notte, quando le palpebre si chiudevano per la stanchezza e il sonno lo cullava nel silenzio della sua stanza, Jungkook aveva proiettato tra i suoi pensieri più intimi e profondi l'immagine della sua dolce, vecchia, migliore amica.

Sapeva di essere stato lui il colpevole, quello a fuggire, ed era stato anche lui a far in modo che in quegli anni i loro cammini non si incrociassero più, ma non era stata una decisione facile da prendere, ne tanto meno desiderata. Il moro si era sentito costretto a scegliere di percorrere quella strada, lontano da lei, nonostante il suo unico volere fosse quello di poterla rivedere e riabbracciare. Sognava come avrebbe potuto essere incontrarla di nuovo, poter essere ancora una volta a pochi passi da lei e vedere tramite i suoi occhi, e non più solo attraverso i ricordi, il suo bel sorriso gentile.

❥𝐅𝐢𝐫𝐬𝐭 𝐥𝐨𝐯𝐞 𝐨𝐧 𝐚 𝐜𝐚𝐦𝐩𝐢𝐧𝐠 𝐭𝐫𝐢𝐩 | 𝖩. 𝖩𝗄Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora