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Un bacio.
Cos'era un bacio?
Per tanti la risposta sarebbe stata semplice e diretta probabilmente: un atto comune,che poteva essere dettato da sentimenti o meno,e che consisteva nel far sfiorare le proprie labbra con quelle di qualcun altro.
Anche Jungkook avrebbe risposto così fino a pochi istanti prima, lo avrebbe fatto perché ogni bacio donato nella sua vita non aveva avuto il minimo significato o impatto, se non quel piacere carnale che lo aveva indotto a provare un sentimento effimero e capace di non durare realmente nel tempo. Non era mai stato in grado di dare a quel gesto una qualche importanza particolare, niente e nessuno fino a quel momento erano stati capaci di scuoterlo così tanto, come solo Ha-Eun sembrava essere in grado di fare anche con un semplice sguardo.
Adesso invece, se gli avessero posto quella domanda, tutto sarebbe stato completamente diverso, la risposta sarebbe stata tutt'altra perché in quel preciso momento Jungkook aveva appreso qualcosa di nuovo e straordinario, tale da lasciarlo senza fiato: era riuscito a capire cosa davvero fosse un bacio se dato alla persona giusta, alla persona che sempre si era amata durante la vita.
Un bacio non era più un semplice sfioramento di bocche, in cui le labbra si seguivano in movimenti studiati. No. Adesso un bacio era qualcosa in grado di scombussolare la sua intera persona ed era assurdo anche solo da pensare, perché nella vita aveva avuto modo di sperimentare baci ancora più complessi di quello, eppure niente era mai riuscito a segnarlo così tanto.
Le labbra del moro si erano posate quasi istintivamente su quelle morbide e piene di Ha-Eun, attratte come per magia dalle gemelle.
Per troppo tempo, troppi anni, Jungkook aveva represso quel desiderio dentro di se, nascosto in un angolino remoto del suo cuore, ed in quel momento i sentimenti che lottavano contro la razionalità avevano avuto la meglio sulla ragione, facendolo agire d'istinto.
Era stato più forte di lui ed alla fine la voglia di assaporare quei boccioli invitanti era prevalsa su qualsiasi risposta sensata che avrebbe potuto dare.
Le labbra del minore si muovevano lentamente e con leggerezza su quelle dolci della ragazza ed ogni movimento era delicato e quasi timoroso, timoroso come il tocco della mano di lui sul viso pallido di Ha-Eun.
Jungkook le sfiorava il volto con i polpastrelli, le dita leggere viaggiavano cortesi e insicure sulla pelle morbida e priva di imperfezioni della guancia di lei, adesso rovente.
Il tocco del minore era ciò che di più tenero e delicato Ha-Eun avesse mai sperimentato in tutta la sua vita.
Non c'era fretta o possessività nei movimenti di lui: era un bacio semplice quello che Jungkook stava dando alla più grande, un bacio innocente, privo di malizia e qualsiasi tipo di sentimento audace, eppure, bastò sentire il contatto con quelle labbra per far diventare le gambe di lei molli come gelatina.
