[愛]➳ 𝗜'𝗺 𝘄𝗮𝗶𝘁𝗶𝗻𝗴 𝗳𝗼𝗿 𝘆𝗼𝘂𝗿 𝘁𝗿𝗮𝗶𝗻

•Day 148•

La stazione era molto affollata.

I bambini ridevano, mangiavano la merenda e giocavano ad acchiaparella. Le loro uniformi rosse spiccavano sul bianco della neva di fine febbraio.

Passò un treno, i miei capelli volano nella sua direzione, era molto veloce, quasi invisibile.

Fece spostare tanti fiocchetti bianchi che si stavano per posare sul terreno.

La neve intorno ai binari era sul marrone. Era sporca.

Feci un passo, la neve sotto i miei piedi scricchiolava, il freddo rendeva le mie gote rosse, i fiocchi si posavano sulla mia sciarpa di lana.

Il binario 2 era vuoto.

Le rotaie erano ghiacciate.

❝*tin tin*

<Benvenuto da Little coffee, cosa desidera?> Passai lo straccio sul bancone senza alzare lo sguardo, aspettando l'ordine del cliente.

<Mh, credo tu lo sappia, Xie lian> I miei occhi si spostarono sulla figura, sorrideva guardandomi intensamente. Si sedette al bancone.

<Oh, certo! Si accomodi pure vicino al camino, sarò subito da lei, Hua Cheng> Ricambiai il sorriso. Il ragazzo coi capelli lunghi si alzò e si sedette di spalle al camino di mattoni.

Preparai il suo ordine, thè caldo allo zenzero e cannella, con una puntina di zucchero. Accompagnato da un dolcetto alla crema con i ribes sopra e un biscottino di cioccolato.

Misi tutto sul vassoio, cercando di non fare cadere niente, specialmente il suo thè.

<Ecco a lei, se ha bisogno di qualcosa chiami pure> poggiai delicatamente la tazza e il piattino sul tavolo di legno scuro.

<Sei riuscito a non rovesciare tutto, stai migliorando, sei fantastico, Xie lian.> Gli sorrisi mentre sorseggiava la bevanda calda.

<Mh, già! Seguo i tuoi consigli!> Portai il vassoio al petto, eccitato di sapere se avesse gradito l'ordine.

Chiuse gli occhi.

Ingoiò il thè.

Sorrise.

I suoi occhi cioccolato si posarono su di me.

<È molto buono, bravo, Xie lian> soffiai di sollievo, passai il braccio sulla fronte.

Ci ero riuscito, da solo.

<Siediti pure con me, vedo non c'è molta gente, riposati un po' facendomi compagnia> i miei occhi splendevano sotto la sua frase, incerto mi sedetti davanti a lui.

Osservavo ogni suo delicato movimento.

La mano delicata che toccava la tazza fragile.

I capelli che scivolavano sul maglioncino beige.

Gli occhi che si chiudevano in mezze lune.

La bocca che si muoveva soavemente.

Era come una creatura mitologica, la luce calda del fuoco lo contornava, lo illuminava.

Illuminava un angelo.❞