<Grazie mille per la granita> Ringraziai il gelataio allontanandomi dalla piccola locandina.
Portai la cannuccia verde alla bocca, assaporando quel gustoso ghiaccio alla mela verde.
Mi incamminai verso la stazione.
Il sole scioglieva velocemente il contenuto del mio bicchiere.
Arrivai ai tornelli scottandomi al ventre per quanto fossero caldi.
L'aria era inrespirabile.
Il caldo la rendeva pesante.
Lo smog la rendeva sporca.
Mi sedetti sulla panchina verde, per fortuna era fresca, o quasi.
Poggiai temporaneamente la tazza di plastica affianco a me.
Mi legai i capelli, ma l'elastico mi volò dalle mani.
Si posò sul binario 2.
Un treno ci passò sopra.
Spezzandolo in due.
Sospirai.
❝<Xie Lian, muoviti siamo quasi arrivati> mi informò scocciato Hua Cheng, sarà la decima volta che mi fermo.
È faticoso arrivare fino in cima.
Hua Cheng capendo il mio andazzo mi porse la mano.
Avvicinai e poggiai la mia sulla sua.
Era morbida, delicata.
Ridacchiò.
Dopo poco arrivammo in cima, il tempo era bellissimo.
Il sole caldo di Luglio rifletteva in tutta l'area, creando un'atmosfera giallognola.
Hua Cheng si fermò a guardarlo ma io non vedevo l'ora di entrare a vedere a chi fosse dedicato.
<Dai, Hua Cheng! Entriamo!> Lo presi per mano trasportandolo con me.
Corsi fino all'entrata, il portone era rosso scuro, quasi tendente al nero.
Sarà colpa del sole che piano piano sta annerendo il legno.
Entrammo.
C'erano tantissime cose: oggetti di vario tipo, da delle tazzine di thè all'alcolico più forte.
I monaci ci accoglievano chinandosi.
Il dipinto del dio era spaziale.
Ritraeva il soggetto mentre danzava, aveva un maschera bianca resa giallastra dalla luce mattutina.
I suoi capelli si perdevano dietro di lui, lo avvolgevano calorosamente.
Il suo abito era giallo e bianco.
Sembrava tranquillo, deciso di quello che stesse facendo, trasmetteva sicurezza e purezza.
Il profumo che si sentiva era dato dall'incenso alla vaniglia.
Il ragazzo affianco a me guardava quel dipinto affascinato.
Sembrava averlo dipinto lui, ho visto molte delle sue opere e le pennellate erano molto simili.Erano leggere ma ben marcate.
Sul tavolino davanti alla tela c'era una scritta: tempio di Xianlie.
La scritta era un po' malandata, era grigiolina.
Hua Cheng mi strinse a sé dalla vita.
Ci chinammo per pregare.
Strinsi gli occhi per concentrarmi di più, forse si avvererà prima.
Lasciammo due fiori, uno giallo e uno bianco.
Uscimmo da quel posto di storia e ricordi.
<Sai Xie Lian, quel Dio mi ricorda molto il tuo visino, sembra così gentile e timido> lo guardai, mi sorrideva, aveva un sorriso così bello.
<A me?> Annuì, mi toccò la guancia per togliermi una ciocca e posizionarla dietro al mio orecchio.
Il sole contornava la sua figura.
Rendendo lui, una divinità.
Rendendolo unico.
Con i suoi capelli sciolti.
I suoi occhi a mezzaluna.
Aveva un lieve rossore sotto quei fantastici occhi.
Il vento muoveva i suoi capelli fini come la seta.
Il dipinto era bello, ma non quanto lui.
Lui era una divinità più bella.
Molto.
Molto, più bella.❞
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[愛]➳ 𝗜'𝗺 𝘄𝗮𝗶𝘁𝗶𝗻𝗴 𝗳𝗼𝗿 𝘆𝗼𝘂𝗿 𝘁𝗿𝗮𝗶𝗻
Fanfiction조용한 방 불을 끄고 나면 환하게 웃고 있던 넌 점점 시들어가 아무도 없는 빈 공간 가끔 긴 한숨만 들리는 밤 너의 마음속 외로이 흐느끼는 너 -𝑆𝑖𝑙𝑒𝑛𝑡𝐶𝑟𝑦 ====================================== -HuaChengxXielian -boyxboy -heavenofficialblessing ====================================== ||You don't like it...