[愛]➳ 𝗜'𝗺 𝘄𝗮𝗶𝘁𝗶𝗻𝗴 𝗳𝗼𝗿 𝘆𝗼𝘂𝗿 𝘁𝗿𝗮𝗶𝗻

•Day 250•

Ormai il caldo si fa sentire.

Nei primi giorni di giugno il sole batte già dalle prime luci dell'alba.

Anche ora, sono solo le 8.30 del mattino.

La stazione è piena di studenti, tempo di esami.

Ero sulla panchina verde ad aspettare il mio treno, nel mentre ripassavo alcune cose per le lezioni.

Sorseggiavo il mio iced americano e ascoltavo la musica.

Tenevo solo una cuffietta.

In lontananza sentii due ragazzi litigare, la ragazza sbraitava al ragazzo.

La gelosia.

Era molto arrabbiata, ma poi scoppiò in lacrime abbracciandolo.

Sorrisi.

L'amore.

Ripresi a scrivere brevi appunti sul lato del libro.

Sentii la chiamata di un treno.

Il mio.

Al binario 2.

❝Corsi in camera dal ragazzo più grande. Saltellai energicamente per tutta la stanza, ero così emozionato.

<Hua Cheng! Non potrai crederci! Mi hanno invitato alla festa dell'università!> Entusiasta mi lanciai sul letto accanto a lui. Sprizzavo di gioia da ogni poro.

<Ah...> Non sembrava altrettanto entusiasta, ma perché non sapeva tutto!

<Verrai con me, okay? Ti hanno invitato anche a te!> Ancora più felice mi misi a pancia in giù rotolando suo materasso con un cuscino tra le gambe.

<Non vedo l'ora! Non vedo l'ora!> Ripetei per tutto il tempo in cui ci preparammo. Ero vestito in modo speciale, mostravo una parte di me che forse solo Hua Cheng ha visto, avevo una salopette nera con una maglia corta bianca e delle maniche lunghe a righe.

Non avevo nulla di elegante.

Non ero mai stato ad una festa.

Arrivati lì presentai i miei amici a Hua Cheng.

<Piacere di conoscerti!> Esclamarono, quasi, tutti insieme.

<Xie, andiamo a ballare?> Mi porse la mano la mia migliore amica. Poggiai la mano sulla sua annuendo.

Mi portò in pista, mi scatenai.

Giravo su me stesso, muovevo le braccia e muovevo ogni parte del mio corpo.

Le luci colorate illuminavano i nostri volti.

Ogni tanto vedevo il viso di Hua Cheng, stava dove lo avevo lasciato con un bicchiere in mano e le braccia conserte.

Non si stava divertendo?

Mi concentrai a ballare.

Starà bene.

<Dai! Dai Xie!> Ridevo e scherzavo con la mia amica, molte volte non capivo le sue parole, ma ridevo comunque.

Mi sentii tirare fuori dalla folla.

Finché non fui fuori dalla festa.

Hua Cheng mi stava tirando via.

<Hua Cheng-!> Cercai di fargli mollare la presa, ma non mollava.

<Hua Cheng!> Spostai più forte il braccio riuscendo a liberarmi e a fermarmi.

<Che hai? Perché mi hai portato via?!> Ero un po' alterato, forse irritato.

<Perché non mi hai mai detto del tuo amico che non fa altro che fissarti?> Guardai la sua schiena confuso.

<Non so di cosa tu stia parlando.> Ancora più confuso e irritato lo feci girare, forse di forza.

<Il ragazzo con gli occhiali> sbottò più infuriato.

<Io-, non ci ho mai fatto caso, sarà perché non voleva che mi infastedissero, che c'è di male?! C'era bisogno di trascinarmi via?!> Glielo urlai contro, non troppo forte, ma ero visibilmente inquieto.

<Xie lian…> era senza parole, sono stato troppo aggressivo?

<Io-... Volevo solo... Non volevo che ti guardasse, scusa se ti ho trascinato, non mi piacciono molto le feste, non sapevo come dirtelo> abbassò lo sguardo.

Guardai quanto era triste.

Imbarazzato.

Forse deluso da me.

<Mi dispiace, non volevo essere così oppressivo, avrei dovuto chiederti se volevi venire, e capire subito cosa intendevi sul ‘ragazzo con gli occhiali’> lo abbracciai, sotto le stelle di questa fresca serata di estate.

Lui era caldo.

Perfetto.

Sentivo che era ancora un po' nervoso.

Era protettivo.

Ma anche un po' fragile.

Era arrabbiato.

Era solo geloso.

Geloso degli altri.

Non voleva vedermi andare via.

Non voleva che gli altri mi toccassero.❞