ǫᴜᴇsᴛɪᴏɴᴇ ᴅɪ sɢᴜᴀʀᴅɪ

416 33 31
                                    

Il volto è lo specchio della mente, e gli occhi senza parlare confessano i segreti del cuore.
Ora, non dico che eddie provi qualcosa per me , ma i suoi occhi mi trasmettevano emozioni così forti, mai provate finora.

Era lì, in mezzo a un pubblico di metallari che scuotevano la testa a ritmo della nostra musica.
Beh, non che lui non sia un metallaro, ma ecco, lo riconoscerei fra mille .
Per qualche secondo, mi persi dentro i suoi occhi, anzi, più che perdermi stavo letteralmente affogando, non riuscivo ad uscire più da quella visuale.
Una gomitata mi arrivó dritta sulla spalla , data la differenza di altezza, da parte di Ren o Bennet, non ci feci neanche caso, mi resi conto di stare sbagliando accordi con la chitarra, e subito mi rimisi in marcia.
Il pubblico non si rese conto di quella defaillance, ma qualunque musicista lo avrebbe notato, ed eddie, a quanto pare lo fece.
Lo vidi ridere, per poi continuare a fissarmi, squadrandomi dalla testa ai piedi.
Finimmo con la nostra esibizione , e subito dopo di noi entrò un altro gruppo di giovani ragazzi a suonare sul palco del pub.

"Bravi ragazzi, siete stati davvero forti. Siete accolti a braccia aperte qui dentro, quando volete, tornate e suonateci qualcos'altro a vostra scelta!" Disse il proprietario del pub.
Alice: wow, è stato.. è stato emozionante!
Ren: si.. vuoi stare qui impalata oppure dobbiamo trascinarti noi due dal tuo amico strampalato?
Sussurrò il corvino.
Alice: eh? OH CAZZO, VERO
esclamai in modo poco cordiale, non rendendomi conto che c'era ancora davanti a noi il proprietario del pub, che rimase lì a fissarci fingendo di non aver sentito quello che avevo appena urlato.
Bennet: CORRI ALICE CORRI
Ren: non penso che correre sia la scelta giusta con una gonna indosso..
Bennet: COOOOORRI
Ren: oh, okay.
Corsi, ascoltando Bennet, poi smisi e iniziai a camminare normalmente, ricordando le parole del saggio Ren.
Successivamente, mi ritrovai a fare a gomitate con dei metallari capelluti, simili ad eddie , ma non affascinanti quanto lui.
E poi , come ciliegina sulla torta, caddi.
Caddi senza un atterraggio, visto che qualcuno mi trattenne prima che mi schiantassi contro il terreno.
Alzai il ciuffo caduto sui miei occhi, e lo vidi.

"Devi stare più attenta , Henderson.
Ho visto che ti distrai molto facilmente, insomma , prima hai sbagliato degli accordi, e adesso rischi la vita in mia presenza!" Disse sarcasticamente il riccio.
Alice: allora te ne sei accorto eh.. cosa ci fai qui?
Eddie: vengo sempre qui ad ascoltare musica, inoltre mi avevi detto di avere un impegno prima delle 22:30 quindi ho deciso di passare un po' di tempo qui e, sorprendentemente ti ho trovata!
"oh beh, era questo il mio impegno, hai visto tutto il concerto?" Dissi allontanandomi dalla folla, seguita da eddie.
Eddie: si, più o meno si, ma ce n'è voluto di tempo prima che ti accorgessi della mia presenza , eh?
Alice: ero concentrata!
Eddie: ho notato! Ma, stranamente, quando hai incrociato i miei occhi ti sei persa fra quelle corde, come se fosse la prima volta che suonassi.
Vuole provocarmi, é chiaro.
Alice: hai ragione, ma anche tu stranamente quando ti ho notato hai levato quel sorrisetto dal tuo volto, e ti sei perso fra..

Troppo?

Eddie: fra i tuoi occhi? Si piccola, anche tu lo hai fatto.
Alice: quante volte ho detto di non chiamarmi così! Ho perso il conto ormai.
Il ragazzo rise.
Eddie: e allora, cambiamo meta?
Aveva iniziato a piovere, e ormai non c'era modo di incamminarci verso il luogo in cui , tecnicamente, dovevamo vederci.
Perciò annui, e ci sedemmo ad un tavolo.
Per oggi, ho deciso di indossare un vestitino nero abbastanza attillato, con sopra una giacca di pelle oversize.
Eddie: eppure mi avevi detto di amare il rosa.
Alice: amo il cambiamento e tutto ciò che lo circonda, tutto qui.
Eddie: parlamene di più.
Esitai.
Eddie: .. cosa c'è che non va? Se non vuoi non ti costringerò.
Alice: È che.. è che , molte volte, molte persone , mi considerano strana, dato che mi è capitato molte volte di parlare troppo, e annoiare chi mi circonda. L'unico che mi ha sempre ascoltata con piacere è dustin perciò.. sto anche parlando già troppo!
Eddie: Stai scherzando? Per tutti sono "lo svitato" come potrei giudicarti? Inoltre a me piace sentire la tua voce, perciò, ti prego, parla per me.
Alice: beh, un albero il cui tronco si può a malapena abbracciare nasce da un minuscolo germoglio. Una torre alta nove piani incomincia con un mucchietto di terra.
Un lungo viaggio di mille miglia si comincia col muovere un piede. Sono convintissima che anche nell'ultimo istante della nostra vita abbiamo la possibilità di cambiare il nostro destino, ed è questo che mi affascina della vita.
Quelle parole mi uscirono dalla bocca come se stessero cercando di scappare da essa, avevano bisogno di sentirsi ascoltate.
Eddie: pensavo che fossi interessante Henderson, ma adesso, adesso hai superato tutte le mie aspettative.
Disse spostandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio, per poi accarezzare con la sua grande mano il mio viso.

Passarono esattamente due mesi da quel gesto.
Io e eddie cominciammo ad uscire sempre più spesso, fino ad arrivare a vederci ogni giorno, e a scambiarci qualche parola con il walkie talkie la sera.
Dustin iniziava a destare dei sospetti sul fatto che ,forse, Eddie mi interessava, e anche più del previsto.
Sospetti che non avevo mai smentito del tutto.
Undici era appena tornata a casa, e Max, alla nostra prima uscita, la prima cosa che ben pensò di dire fu "alice ha un ragazzo" , COSA ASSOLUTAMENTE NON VERA.
Fra eddie e me, c'è solo amicizia, nella realtà e non nei miei sketch book.
Si, avevo anche iniziato a scrivere di lui, mi aveva fatto tornare l'ispirazione per scrivere.
Anche il mio umore era migliorato, e Robin questo lo aveva ben notato.
Steve.. lui si era abbandonato alla disperazione, non usciva più con mille ragazze e pensava solo a Nancy, che a sua volta stava con Jonathan Byers, fratello di Will, nonché amico di Dustin, che al mercato mio padre comprò.
Ormai è pieno inverno.
La vita del cristallo, l'architettura del fiocco di neve, il fuoco del gelo, l'anima del raggio di sole. La frizzante aria invernale è piena di queste cose. L'inverno è la stagione che preferisco. La natura diventa magica, c'è un silenzio surreale, è il periodo in cui mi sento meglio.
Mi chiedo se la neve ama gli alberi e i campi. Ad ogni inverno ella li bacia così dolcemente.
Non è la prima volta che penso ad un bacio.
Ho 16 anni, e ancora non ho dato il primo bacio, per molti potrò sembrare in ritardo con i tempi, ma è così. Che gusto c'è a baciare qualcuno che non si ama veramente?
Non ho mai conosciuto qualcuno che mi ha fatta appassionare così tanto a questo argomento, da fare unire le mie labbra con le sue... prima che arrivasse Eddie.
Eddie ha delle belle e soffici labbra.
A volte sono gelosa di lui, lo invidio.. in un'altra vita vorrei nascere Eddie Munson, con tutto il suo fascino.
Mi fa venir voglia di toccare le sue labbra, e sprofondare fra le sue braccia.



Angolo autrice :3
Fino ad ora non ho mai fatto una cosa del genere e non vorrei spoilerare nulla ma... dico solo che non vedo l'ora di scrivere il prossimo capitolo, navigate con la vostra fantasia per poi verificarne la realtà!

Eddie my love, i love you so much Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora