ʟᴀʙʙʀᴀ ᴄᴏᴍᴇ ᴄᴀʟᴀᴍɪᴛᴇ

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"Spero non ti dispiaccia stare così vicina a me , avevo solo questo."

Esistono cinque linguaggi dell'amore : parole di affermazione, contatto fisico, atti di servizio, regali e momenti di qualità.
Personalmente, sono sempre stata più predisposta al contatto fisico.
Difatti , penso che il contatto umano sia indescrivibilmente magico.
È qualcosa in grado di far provare un piacere, una gioia, quasi struggente.
Nel momento in cui, Eddie mise una coperta grande abbastanza da coprire entrambi i nostri corpi, esplosi di felicità .

Alice: tutto ok, tu continua a scrivere piuttosto.
Eddie: penso di aver studiato abbastanza per oggi, in qualche modo riuscirò a prendere la sufficienza.
Borbottò.
Eddie: invece, ti va di guardare un film?
Alice: ..sei davvero sicuro di essere preparato per domani? Mi sentirò estremamente in colpa se non riuscirai a prendere un buon voto!
Sollevò delicatamente il mio mento con le sue mani.
Eddie: mi sei stata molto d'aiuto oggi, adesso passiamo un po' di tempo insieme
Cercai di mantenere la calma, ma le mie guance avevano già cambiato colore.
Eddie rise, notando il mio volto ormai tinto di rosso. 

Iniziammo a guardare il film, che ahimè si rivelò noioso .
Sentivo le palpebre pesanti, stavo cedendo al sonno.
Alla fine, mi addormentai, per poi svegliarmi di soprassalto, sentendo qualcosa sul mio fianco.
Era la mano di eddie.
A quel gesto andai nel panico.
Si, ho detto di amare il contatto fisico ma quello era del tutto inaspettato.
Mi girai , e vidi che stava dormendo.
Inoltre, ero appoggiata alla sua spalla.
Chi lo avrebbe mai detto che questo pomeriggio sarebbe finito così.
Rimasi lì , immobile, perché nonostante tutto, ero comoda, e fuori quelle coperte faceva freddo.
Spostai il mio sguardo sulla finestra, vedendo che aveva smesso di piovere, anche se il vento non era ancora cessato, per poi tornare a guardare la mano di eddie poggiata su di me.
Era un gesto fatto con così tanta innocenza, che però ai miei occhi sembrava l'inizio di qualcosa, o semplicemente, una dimostrazione di affetto.
Avvicinandomi ancora di più al petto di eddie, richiusi gli occhi.
Perché ho così bisogno di essere amata?
Da piccola pensavo sempre che sarei stata capace di cambiare me stessa per qualcuno che fosse capace di darmi un amore come quello dei cartoni, eppure , ora come ora capisco che amare per essere amato è umano, ma amare per amare è quasi angelico.
E mentre mi chiedo se riuscirò mai a provare quest'emozione , crollo nel sonno per una seconda volta.

"Piccola, è ora di tornare a casa, si è fatto tardi."
Sentii da una voce ancora impastata dal sonno.
"Eddie? Che ore sono?" Chiesi.
Eddie: sono le 20:00, abbiamo dormito, quel film si è rivelato una palla assurd-
Alice: LE 20:00?
Esclamai.
Alice: cazzo, mia madre mi ucciderà, devo correre!
Dissi prendendo le mie cose e spalancando la porta, facendo entrare un'assurda volata di vento .
Eddie: ehy! Non senti freddo? Prima di venire qui era ancora una bella giornata, ma adesso ti ammalerai uscendo così, tonta!
Aveva ragione, ero a maniche corte mentre fuori c'era il gelo.
Eddie mi diede una sua felpa, leggermente grande.. ok, eccessivamente grande, dato che mi arrivava alle ginocchia.
Eddie: sta meglio a te che a me , sai?
Disse con un tono di voce basso.
Mi piace questo lato di Eddie.
Il lato premuroso.
A tratti mi ricorda Steve, anche chiamato "mamma" per via del suo atteggiamento protettivo verso dustin e il suo gruppo.
Mi avviai verso casa, e una volta tornata, dopo essermi subita una sgridata da parte della mamma, mi buttai a peso morto sul letto, ridendo senza alcuna ragione.
Dustin si affacciò dalla porta.
Dustin: è impazzita. MAMMA ALICE È TOTALMENTE IMPAZZITA
Disse ridendo , cercando di sdrammatizzare.
Il fatto è che ero veramente impazzita.
Il profumo che emanava quella felpa, la giornata passata in compagnia di Eddie...
È tutto così bello da sembrare quasi surreale.

Il giorno dopo, a scuola, portai la felpa ad eddie, e lui come risposta mi disse che sono una "zucca vuota".
Alice: cosa vuol dire che non la vuoi indietro, stupido!
Eddie: quante volte devo dirtelo, tienila, indossala, e di a tutti che questa felpa è del grandissimo Eddie Munson!
Alice: a volte sei proprio pazzo, ma ciò che dici ha un che di sensato.
Come riposta eddie imitò una specie di diavoletto.

Robin: sai alice? Devo dirtelo, oggi sei proprio strana.
Nancy: già, non hai neanche mangiato , tutto ok?
In realtà non è strano che mi manchi l'appetito.
Non ho mai saputo cosa significhi avere fame.
E con questo non intendo dire d'esser cresciuta in una famiglia benestante, non ho ambizioni così banali.
Intendo dire che non ho mai avuto la più pallida idea della natura di questa sensazione.
A dirsi , fa uno strano effetto, ma non mi sono mai accorta di avere lo stomaco vuoto.
Si capisce che mangio moltissimo lo stesso, ma non serbo memoria , si può dire, di averlo mai fatto per fame.
Lasciando indietro questi problemi della mia vita, possiamo dire che comunque, ora come ora , sono nel bel mezzo di una raffica d'amore, che mi sta colpendo in pieno.
Quando sono interessata a qualcuno, smetto di mangiare , non in modo malsano, ma più che altro, sento come se le farfalle nello stomaco risucchino tutto ciò che vedono e per questo, non mangio molto.
A domandarsi della mia situazione mentale, non erano solo Robin e Nancy, ma anche Ren e Bennet, i due componenti della mia band.

Ren: Alice, ultimamente non vuoi suonare altro che canzoni d'amore, cosa ti prende? Non è il nostro genere..
Bennet: Ren ha ragione, ma sai chi ha ancora più ragione? Il me di due mesi fa, che aveva già capito , ancor prima di te stessa, i sentimenti che provi per Munson.
Alice: eh?! Sentimenti? Si capisce così tanto?
Ren: ...uhm.. no.. certamente no.
Bennet: si
Ok, Ren cerca di mentire , fallendo, e Bennet sputa in faccia la verità , come al suo solito.

Anche dustin iniziò a comportarsi stranamente.
Dustin: allora, sei mia sorella, e come tale .. insomma, vorrei che tu mi dicessi quando il tuo ragazzo viene a dormire nella tua camera, così so che non posso spalancare la porta quando mi pare e piace, e poi posso coprirti con mamma, basta solo che tu ti apra con me e mi parli dei tuoi sentimenti!
Alice: dormire nella mia camera, coprirmi con mamma, RAGAZZO?! Stai andando un po' troppo oltre, te l'ho già detto, io e Eddie siamo solo amici, non delirare!
Dustin: da quel che dice di te alla campagna di D&D non si direbbe..
Alice: COSA?!
Dustin corse verso la porta e uscì, esclamando qualcosa del tipo "io non ho detto niente, sono da lucas!"
Quel che dice di me....
Cosa dice di me?!
Fratellino , ti farò pentire di non avermelo detto.

Ad un certo punto della giornata, sentii una voce provenire dal walkie talkie di Dustin.
"Dustin, mi ricevi? Passo."
"Eddie?!"
Eddie: Alice?! Dov'è dustin, dobbiamo parlare assolutamente di domani sera!
Giusto, domani sera avrebbero avuto la solita partita a D&D.
"È uscito." Dissi scocciata, ricordando le sue ultime parole.
Eddie: uhm.. okay.. che mi dici della tua band? Stasera vi esibite dinuovo al solito posto?
"Si , vieni a vederci?"
Eddie: scontato.
Disse fieramente.
"Mi fa piacere, a stasera, passo." Ridacchiai, per poi abbassare l'antenna del walkie talkie.

Per stasera, decisi di indossare una gonna un po' più corta del solito, con sopra una maglietta   bianca abbastanza aderente.
Sentii il suono di un clacson, e capendo chi fosse, presi la mia fidata amica chitarra, e uscii di casa.
C'era Ren al volante, Bennet seduto davanti, e io mi misi nel sedile dietro, al centro dei due.
Bennet: oggi siamo eleganti, eh?
Ren: stai bene vestita così.
Alice: grazie, è strano sentire complimenti uscire dalla bocca di Ren.
Ridemmo e , arrivati al pub iniziammo a suonare.
Vidi Eddie seduto ad un tavolo canticchiare un po' delle canzoni che suonammo.
Una volta finita la nostra esibizione, come al solito il pubblico chiese un bis.
Finito il tutto, mi diressi subito verso il mio amico.
Il quale mi prese la mano e se la portó lentamente verso la bocca, baciandola con tenerezza sul dorso.
Fu un gesto così romantico e all'antica che mi fece balzare il cuore in gola.

Eddie: questa maglietta è molto.. aderente.
Alice: sei il genio della famiglia , immagino.
Dissi sarcasticamente.
Eddie sbuffò.
"Non sei divertente, io ti tratto da principessa e tu mi prendi in giro?" Disse mettendo il broncio, il che lo rese molto carino, e suscitò in me una leggera risata.
Alice: mi scusi galantuomo, il suo gesto prima mi ha lasciata del tutto di stucco.
Dissi assecondando il suo gioco.
"E si, questa maglietta è un po' aderente."
Eddie: avevo ragione allora. Nonostante ciò, non la rende volgare, anzi, risalta le tue forme alla perfezione, per quanto non siano già perfette.
Stavamo scherzando, si, ma questo, questo mi lascio di stucco ancora più di prima.
Dopo aver riso per questo nostro stupido atteggiamento da bambini, mi sentii attratta dalle sue labbra.
Come se fosse una calamita, mi attraevano in quel momento molto più di quanto non lo facessero già.
Penso che anche lui, stia provando la stessa cosa in questo momento.
Mise una mano sul mio fianco, per avvicinarmi a sè.
Assecondai questo suo gesto, avvicinandomi al suo petto.
"Eddie.."

Eddie my love, i love you so much Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora