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Non avrebbe neanche saputo dire se effettivamente avesse spalancato la bocca per lo stupore, o se il richiamo della ragazza accanto a lei che scherzosamente la riprendeva con un: "attenta alle mosche" fosse appunto solo una battuta. Ma non poteva farci molto se non era stata in grado di contenersi. Neanche i suoi sogni più fervidi sarebbero arrivati a ipotizzare una situazione come quella.

Era stata trascinata a una festa, organizzata da un ragazzo che non aveva problemi a invitare completi estranei sul suo yacht per bere e ballare. E come se non fosse abbastanza assurda la situazione in quel modo, lo sconosciuto si scopriva essere un pilota di Formula 1. Avrebbe voluto chiedere a Silvia di tirarle un pizzicotto ma, per evitare di risultare ancora più imbarazzante, aveva preferito pizzicarsi il braccio con forza da sola. "Ahi!" Si era lasciata sfuggire un piccolo gemito di dolore. Per quanta forza ci aveva messo, quel pizzicotto le avrebbe lasciato un livido per diversi giorni. Eppure nulla di tutto quello che la circondava era sparito, e lei era decisamente sveglia.

"Ti sei sul serio appena tirata un pizzicotto da sola?" Silvia pareva divertita dalla strana reazione, ma non era appunto turbata. Probabilmente lei stessa avrebbe creduto che fosse tutto un enorme scherzo, si fosse trovata nei panni di Francesca. E nemmeno Daniel era turbato, anzi per una volta si trovava davanti una ragazza che non fingeva di proposito di non riconoscerlo e questo dettaglio gli faceva piacere automaticamente un po' di più Francesca.

"Forse è il caso che le mostri il bar." Daniel spostò il suo corpo in direzione di Silvia che colse il consiglio al volo. Probabilmente se Francesca avesse buttato giù un po' di alcol sarebbe stata in grado anche di sciogliersi e godersi quella serata con più tranquillità. Non era la prima volta che a Silvia capitava di partecipare a quelle feste, e non pensava neanche sarebbe stata l'ultima. Preferiva però godersele tutte come se fossero l'unica festa, non voleva sprecare neanche un minuto. Ed era certa che se la sua nuova amica non si fosse goduta quel party completamente, in futuro se ne sarebbe pentita.

Che Francesca fosse nervosa in quel momento era chiaro, e anche se lei sentiva le sue orecchie e le guance scottare sperava che la mancanza del sole camuffasse le macchie scure sul suo viso. L'ambiente, sia esterno che interno, dopotutto era illuminato solo da un filo di luce soffusa. E anche nelle zone in cui le persone si stavano impegnando a ballare erano in uno stato di penombra, in cui non le si riusciva a distinguere completamente.

Arrivate nel punto in cui era allestito il bar per gli invitati, Silvia ordinò due mojito senza accettare alcuna replica da Francesca: "Con un open bar del genere, l'unica cosa che puoi fare è bere e non provare neanche a protestare." Le aveva quindi infilato in mano il bicchiere appena ricevuto dal barman. "E poi, qui, i cocktail sono sempre superlativi. Daniel ci tiene a questi dettagli." Silvia si appoggiò per un istante al bancone del bar mentre si guardava intorno.

Francesca, che aveva avvicinato la cannuccia del drink alle labbra, si lasciò andare a un colpo di tosse. Decisamente quel mojito non era annacquato come quelli che aveva bevuto in passato. Non le era capitato spesso, ma anche lei a volte usciva a divertirsi e in quelle occasioni aveva sempre bevuto con i suoi amici. Prese un altro sorso della bevanda, questa volta sapendo cosa aspettarsi e riuscì a gustarsela maggiormente. In pochi minuti si sentiva già decisamente più tranquilla.

Nel frattempo Silvia aveva già iniziato a dondolare la testa a tempo della musica che pompava dalle casse. Non voleva certo lasciare lì l'amica da sola e andare a ballare, ma rimanere ferma a guardarsi intorno la stava stancando. Così, ancora una volta quella sera, prese la situazione in mano. "Seguimi, non ho intenzione di farti passare la prima serata di libertà - a una festa di Daniel Ricciardo - a farti fare da soprammobile." Strinse il polso dell'amica nella sua mano e la guidò verso la pista da ballo poco distante da lì.

The sweetest summer (Formula 1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora