«Capisco che avessi di meglio da fare che rispondere a me. Davvero, anche io avrei fatto la stessa cosa nei tuoi panni. Ma almeno avresti potuto avvisarmi che qui c'era di gran lunga più da fare di quanto pensassi.»
Martina si era seduta su uno degli sgabelli al bancone del piccolo chioschetto e stava sorseggiando un frullato dall'aspetto alquanto discutibile. Faceva dondolare le gambe avanti e indietro mentre fissava i due ragazzi che erano andati a occupare uno degli ombrelloni e due lettini poco distanti.
«Dimmi che non si venuta qui per restare. Ti sei fermata qui solo per qualche giorno, non hai intenzione di rimanere, vero?» Francesca cercò di tenere un tono di voce basso e calmo, anche se si sentiva un po' isterica ormai. Sapeva come la sua amica potesse essere abbastanza difficile da gestire, e le cose per lei già non andavano bene. Aveva paura di come sarebbero potute andare se Martina avesse provato ad aiutarla.
Martina si voltò nella direzione dell'amica. Fino a quel momento non le aveva prestato effettivamente molta attenzione, distraendosi a guardare con un po' troppa insistenza i due piloti. Beh, per correttezza, uno dei due aveva cattura più l'attenzione dell'altro. «C'è qualcosa che vorresti dirmi?»
«No, assolutamente no!» Francesca si sentì avvampare. Non si trovava totalmente a suo agio con l'idea di mentire alla sua migliore amica. Presto o tardi avrebbe scoperto tutto e ci sarebbe rimasta sicuramente male. Si morse il labbro inferiore, ormai troppo agitata per riuscire a non mostrarlo.
«Allora, se non hai nulla da dirmi e nulla in contrario, io adesso andrei a tenere un po' di compagnia al biondino. Mi pare giù di morale e quel broncio... Ha un certo non so che.» La ragazza fece il gesto di alzarsi dallo sgabello, per sentire una mano che gentile ma ferma le si posò sulla spalla trattenendola seduta.
«Non è proprio il caso. Fidati che non saresti di alcun aiuto in questo momento.» Daniel pareva mortalmente serio, e Francesca seppur lo conoscesse da poco era sicura di non averlo mai visto sotto quell'aspetto. Sembrava strano, decisamente più maturo e responsabile di quanto apparisse di solito. «Piuttosto saresti così gentile da dirmi che fine ha fatto la tua amica?» Si rivolse a Francesca. Era l'unica che sapeva chiaramente che cosa fosse preso a Silvia e perché non si facesse vedere dal giorno prima, o che fine avesse fatto.
«Non sta bene.»
«Ti prego, la verità - l'australiano alzò gli occhi al cielo in un gesto in parte esasperato – non la versione che hai propinato per giustificare la sua assenza.»
«Ti assicuro che è la verità. Si è chiusa in bagno ieri e per convincerla ad uscire di lì questa mattina è stata un'impresa. Non sono neanche certa che non ci si sia richiusa dentro dopo che l'ho lasciata in stanza.» Francesca sentì le guance riscaldarsi a quella confessione. Che figura di faceva ad ammettere di avere lasciato un'amica in una condizione del genere da sola? «Decisamente non sta bene.» Provò a tagliar corto in modo che Daniel non avesse motivi per farle altre domande.
«Ho davvero bisogno di parlarle.» E Francesca gli avrebbe consigliato volentieri di andare al loro alloggio, ma Silvia avrebbe sicuramente reagito male vedendo il migliore amico di Max. Già quella mattina aveva avuto lei stessa un atteggiamento troppo poco comprensivo. Non voleva farle male ulteriormente. E Daniel non era stupido, aveva capito eccome che Francesca non fosse totalmente convinta. Poteva anche intuire quale fosse il problema vero, ed era sicuro avesse un nome e un cognome.
Non voleva parlare con altri che non fossero Silvia. Lo doveva a Max, che adesso stava ancora in disparte a fissare un punto nel vuoto. Non gli aveva detto nulla, ma non aveva un gran bisogno che l'altro esprimesse a parole i pensieri che aveva in testa. Avrebbe voluto che lo facesse perché sapeva quanto quel ragazzino potesse essere fragile. Non voleva che si tenesse tutto dentro, non gli faceva bene. Avrebbe aspettato che Max trovasse il tempo giusto per sfogarsi con lui. Nel frattempo però non poteva stare con le mani in mano.
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The sweetest summer (Formula 1)
FanfictionFrancesca ha bisogno di staccare, la sua vita sta iniziando a starle stretta e l'università è sempre più pesante. Per fortuna che ormai l'estate è arrivata e lei potrà lasciare tutti i pensieri che le affollano la testa a casa, mentre parte con solo...