capitolo XX

432 16 8
                                    

Di quei violini
Suonati dal vento
L'ultimo bacio
Mia dolce bambina

Luigi

<<Allora fa qualcosa>> me lo aveva chiesto lei , voleva che la portassi via a qualunque costo e l'avrei fatto ..

Ma ora ? Ora lei stava andando via da me , l'ho accompagnata all'areoporto ,il mio incubo più grande , in macchina un grande silenzio di quelli che i carcerati fanno quando aspettano il loro momento per la pena di morte , cosa che in passato succedeva, strano come in questo momento mi senta fragile , vulnerabile ...

Non ero pronto a vederla andare via e solo ora mi accorgo di come i suoi genitori si siano sentiti quando hanno visto la dolce Carola di nove anni andare via di casa per vivere del suo sogno , se pur erano felici per lei , allo stesso tempo era tristi perché lei affrontava da quel momento in poi la vita da sola , senza un appiglio sul quale contare ...

<<A cosa pensi>> mi disse lei <<mi sento come i tuoi si sono sentiti quando a nove anni ti hanno lasciata andare via da loro>> le dissi con la sincerità e la trasparenza che mi contraddistingueva sempre <<noi non siamo niente però >> mi disse ...

Faceva male ma era vero però non eravamo niente , però per colpa mia ,l'ho voluto io , ma l'avrei portata via da lì da Parigi e da parigino schemino eh sì perché quel non so neanche definirlo ragazzo è nei suoi schemi ...

<<Ti porterò via da lì >> le dissi ero molto determinato nel mio intendo ed ero anche molto sicuro del fatto che ce l'avrei fatta <<stupiscimi>> mi disse lei ...

L'avrei stupita si , non sapeva neanche cosa io avessi in mente per farla ritornare da me ..
Qui è il suo posto , da me , da noi , in questa città dove la vista crescere e liberarsi a livello artistico , io la rivoglio punto ...

<<Il mio volo c'è tra cinque ore che si fa ?>> Mi chiese<<io qualche idea ce l'avrei >> le dissi <<Gigi ? Ma che stai a di sei tutto fumato>> disse lei arrossendo perché aveva capito <<ah sono fumato dici eppure sarebbe un ottima idea>> le dissi prendendo una ciocca e giocandoci con essa <<Luigi che fai ?>> Mi disse lei <<io niente Carola cosa vuoi che faccia >> le dissi , vedendo lei in difficoltà , mi piaceva vederla in quel modo <<Carola Carola cosa c'è?>> Le chiesi <<nulla Gigi nulla >> mi disse ...

Sapevo che non era così , la conoscevo troppo bene e immaginavo già cosa non diceva ...

<<Vieni con me>> le dissi e così le presi la mano ...
Volevo realizzare una fantasia che avevo immaginato troppo spesso ad amici , mentre guardavo il bagno della stanza rossa ..

<<Luigi non vorrai>> disse lei <<shh goditi il momento >> dissi io baciandola con tutta la forza che avevo chiudendo la porta dietro di me ...

Quel momento si trasformò in magia pura , magia che solo noi sapevamo creare , un incastro perfetto dei nostri corpi , corpi che si cercano ad ogni tocco e ad ogni bacio , corpi si esplorano ad ogni indumento che viene buttato per terra lasciandoci nudi pronti ad accarezzarci con gli occhi e con le mani che diventano di velluto o di seta a seconda della parte che le mani cercavano ...

Gemiti che sembravano parole non dette ma amore espresso in fatti , gemiti che sembravano musica , una di quelle dolci come suonati dai violini dal vento che era la nostra passione ..
Passione che diventava sembra più bollente , un fuoco che arde scotterebbe di meno ...

Io non credo all'inferno , ma se esisterebbe io ne sarei parte integrante per questo peccato così mortale quanto eccitante ..

Quel bagno di quel aeroporto sembrava fatto di fuoco , fuoco creato da noi e dai nostri movimenti sicuri , come se già ci conoscemmo da una vita ed in realtà erano solo tre anni...
Ma già ci eravamo esplorati , sapevo già come prenderla e amarla come solo io potevo fare..

Lei che cerca di non urlare il mio nome per non essere scoperti , si muove sinuosa a ritmo di musica della nostra ...
Si morde il labbro e sospira piano ..
Dio che giornata , questo non è come il solito fare l'amore su un letto, no questo è molto di più è folle , pericoloso , amo le cose folle e pericolose perché sono un avventura ...

Carola che guarda con quegli occhi tra il timido e il sicuro , mi cerca con il suo sguardo mi scritta mentre a vicenda ci rechiamo piacere , piacere che per entrambi è una droga alla quale non farei mai a meno ..

La amo e non smetterei mai di farlo e la parte della mia vita alla quale non farei a meno , lei e la musica sono fondamentali ...

<<G..Gigi >> mi chiamò <<si bambina >> le dissi <<devo andare aereo >> mi disse con l'affanno dettato dal momento <<che peccato e va bene >> gli dissi per poi rivestirci in fretta per fare finta che non fosse successo nulla ...

Ora doveva lasciarla andare via , ma certamente non per molto ed io ne ero certo anzi certissimo che lei prima o poi sarebbe venuta e per mano mia questo è poco ma sicuro ..

<<Ora devo andare>> mi ridisse <<devi proprio>> le dissi <<si devo ho degli spettacoli che devo fare Gigi devo andare, ma tu sai come e cosa fare se mi rivuoi >> mi disse , cavolo se le rivolevo e cavolo se l'avrei rifatto altre volte , mi piaceva il pericolo che con lei rischiavo a volte ...

In quei momenti mandavo all'inferno anche il diabete non me ne fregava niente se la mia glicemia andava a farsi benedire , ma con lei tutto era così e mi andava bene anche così ...

Era giunto il momento di salutarla ed in quel momento mi venne in mente la canzone di Carmen Consoli "L'ultimo Bacio" quella canzone anzi no quel pezzo dove diceva "di quei violini suonati dal vento, l'ultimo bacio mia dolce bambina" ...

Noi eravamo quei violini che il vento suonava e in quel momento l'ultimo bacio scattò per ricordarci però che questa volta non era un addio , ma un ci vediamo presto e si mia dolce bambina ci rivedremo e questa volta non ti lascio scappare e questa promessa la mantengo !

Vederla andare via è un colpo al cuore, ma non sarà per sempre !

Ciao Carola o forse meglio ciao amore mio a presto !

Portami A Ballare// CaroligiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora