you gimme fever

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now playing: Fever - The Cramps

Quello non era di certo il tipo di locale
in cui Steve sarebbe andato il sabato sera, non era proprio il suo genere.
Era stata Robin a insistere, dicendo di voler provare qualcosa di nuovo.
Lo aveva assilato talmente tanto che alla fine Steve, seppur contro voglia, aveva deciso di accontentare l'amica.
E cosí adesso erano lí, in un locale di musica rock metal, seduti a un tavolino non volto distante dal piccolo palco infondo alla sala.
Le luci erano soffuse e un odore persistente di fumo regnava nel locale.
Tutti i tavoli erano occupati, cosa che Steve non si sarebbe mai aspettato, dal momento che non aveva mai sentito nominare la band che si sarebbe esibita quella sera.
"Allora? Hai visto che abbiamo fatto bene a cambiare posto? Non vedo l'ora di sentire la band" disse Robin con tono eccitato.
Steve annuí soltanto, in realtà non era ancora del tutto sicuro di come comportarsi in quel posto, si sentiva spaesato, un po' a disagio.
Robin stava per avvicinarsi a Steve per dirgli qualcosa, ma fu interrota dal fastidioso fischio di un microfono "Buonasera a tutti".
Steve guardó verso il palco, da dovo proveniva quella voce e si incantó per qualche attimo, non dando piú attenzione alle parole dell'amica.
Quel ragazzo sul palco era affascinante a dir poco.
Capelli lunghi e ricci gli ricadevano sulle spalle, sulla fronte una frangetta scompligliata.
I suoi occhi marroni erano contornati da una riga di matita nera cosa che, pensó subito Steve, lo rendeva molto sexy. Le sue labbra carnose si muovevano mentre Steve continuava a fissarlo.
Aveva indosso una semplice maglietta bianca e dei jeans neri strappati in piú punti, i quali gli fasciavano perfettamente le gambe.
Steve era incantato.
Quando i loro sguardi si incrociarono per un istante, tornó alla realtà, si riscosse e fece uno o due colpi di tosse, mentre Robin continuava a chiamarlo.
"Steve! Ci risiamo, ovviamente non mi stavi ascoltando" sbuffó la ragazza "Ma no Robin che dici? Certo che ti stavo ascoltando".
Steve cercó di rimettersi in sesto e lanció una veloce occhiata verso il palco: il ragazzo stava sistemando i cavi da attaccare alla sua chitarra e gli lanciava occhiate fugaci.
Robin gli diede un pugno sulla spalla "Ei! Ma che fai Robin?" esclamó Steve "Ho capito perfettamente perchè non mi stavi ascoltando" disse la ragazza con un sorriso sarcastico, per poi fare un cenno con la testa verso il palco.
"Se tu lo avessi ascoltato anzi che fissarlo adesso sapresti già il suo nome" disse ridendo Robin, mentre le guance di Steve si coloravano di un leggero rosso.
Fece uno sguardo interrogativo "Quindi" la incitó Steve "Eddie, si chiama Eddie".
"Non pensavo fosse il tuo tipo" disse Robin mentre mangiava qualche nocciolina nella ciotola davanti a noi. "Beh, nemmeno io" disse Steve alzando un po' le sopracciglia e facendosi scappare una piccola risata.
"Okay!" sentirono esclamare dal palco, verso il quale subito tutti i oresenti rivolsero l'attenzione.
"Questa è una cover di Fever dei The Cramp" disse Eddie, per poi girarsi verso il batterista e aspettare che contasse per iniziare la canzone.
E quando iniziarono a suonare Steve pensó di non aver mai visto nessuno di cosí ammaliante.
Le dita di Eddie scorrevano agili e veloci sui tasti della chitarra, la naturalezza con cui suonava quello strumento era incredibile.
Sembrava nato a posto per questo.
La sua espressione era qualcosa di assolutamente perfetto secondo Steve, che continuava a spostare lo sguardo dalle mani al volto di Eddie.

"When you put your arms around me
I get a fever that's a-hard to bear
You give me fever"


I loro sguardi si incrociarono, proprio come poco prima, con la differenza che adesso nessuno dei due aveva la minima intenzione di togliere gli occhi di dosso all'altro.
Piú la canzone andava avanti, piú Steve si rendeva conto di quanto quel ragazzo lo eccitasse.

"He gives me fever
When he kisses
Fever when he holds me tight
Fever!"

I due si scambiarono un intenso sguardo d'intesa. Quanto vorrei baciarlo.
Pensó istintivamente Steve, guardando le Eddie inumidirsi le sue labbra carnose.

"But what a lovely way to burn..."

Il pezzo finí e Steve si lasció andare ad un lungo sospiro, lasciandosi andare sullo schienale della sedia "Wow sono stati davvero bravi" esclamó Robin.
"Robin sappi che ti adoro" disse Steve serio "Per quale dei tanti motivi?" disse lei sorridendo "Per avermi fatto venire in questo locale".
Di nuvo il fischio assordate li interruppe "Facciamo una piccola pausa, riprenderemo tra una decina di minuti" disse Eddie.
Eddie lo guardó, facendogli cenno con la testa verso i bagni del locale, dove subito dopo si diresse.
Steve spalancó gli occhi e tiró su le sopracciglia, alzandosi subito dalla sua sedia "Robin vado un attimo al bagno, torno subito".
"Va bene, allora vedete di non metterci piú di dieci minuti" disse Robin sorridendogli ironica.

Steve esitó per qualche secondo davanti alla porta del bagno, sentendosi un tantino nel panico.
Aveva capito di essere bisessuale da praticamente due mesi e non aveva quasi nessun tipo di esperienza con i ragazzi. Per questo aveva un po' paura di fare la cosa sbagliata, soprattutto con un ragazzo come Eddie, che gli sembrava cosí un miraggio. Ma dopo qualche attimo decise di smettere di pensare e aprí di scatto la porta, senza piú riflettere su nulla, voleva soltanto andare da Eddie.
Ed Eddie era proprio lí, con la schiena poggiata sul muro a piastrelle bianche del bagno, lo stava aspettando?
Steve pensó che da cosí vicino non fosse altro che piú bello "Ciao" disse infine, un po' impacciato.
Eddie dal canto suo gli rivolse un ampio sorriso "Ti è piaciuto il pezzo...?" disse, incitandolo a dirgli il suo nome.
"Steve...e si, mi è piaciuto molto il pezzo"
Tu mi sei piaciuto molto di piú peró, pensó Steve, mentre Eddie si avvicinava a lui sempre di piú.
Steve rimase immobile, come pietrificato, quando Eddie si sporse verso di lui per sussurragli all'orecchio "E io? Ti sono piaciuto?".
Steve lo guardó dritto negli occhi e accennando un sorriso lo fece indietreggiare di nuovo contro il muro del bagno.
E in un attimo già si stavano baciando.
Steve portó una mano fra i folti capelli di Eddie tirandoli leggermente, mentre l'altro lo prese per i fianchi e spinse il corpo di Steve contro il suo.
Eddie si separó da quel bacio, mordendo il labbro inferiore di Steve, il quale si lasció sfuggire un gemito sommesso.
Eddie gli sorrise malizioso, per poi abbassare il capo e iniziare a baciare il suo collo.
Steve sorrise a sua volta per il piacere che Eddie gli stava dando e fece scivolare una sua mano dal fianco di Eddie al suo sedere, per poi stringere leggermente.
Mentre Eddie gli lasciava un succhiotto sul collo, Steve continuava a toccare qualsiasi parte del corpo di Eddie a cui riuscisse ad arrivare.
Tutto di quel ragazzo gli sembrava perfetto "Steve se continui a toccarmi cosí ci metteremo molto piú di dieci minuti" disse Eddie staccandosi dal suo collo col respiro affannato.
Steve rise, si sentiva veramente libero in quel momento.
"Comunque, questo vuol dire che ti sono piaciuto?" chiese Eddie ironico, posando poi una mano sul petto di Steve.
Quest'ultimo si avvicinó a lui nuovamente, gli prese delicatamente il mento fra le dita e col pollice accarezzó il suo labbró inferiore "Si, moltissimo"disse Steve, avventandosi poi di nuovo sulle labbra di Eddie. "Mh...mh...Steve" Eddie cercó di parlare tra un bacio e l'altro "Penso proprio che, purtroppo, dovremmo tornare di là". Steve si allontanó dal collo di Eddie con un lamento "Si hai ragione, ma posso avere il tuo numero prima?"

I due si diedero una veloce sistemata prima di uscire dal bagno "Ci vediamo a fine serata, Steve?" chiese Eddie quasi retorico appena furono fuori dal bagno.
Steve annuí "Certo", Eddie fece per allontanarsi e risalire sul palco, per poi ripensarci e avvicinarsi nuovamente a Steve "Vedi di non eccitarti troppo mentre mi guardi suonare".

"Steve mio dio, cosa è successo ai tuoi capelli?" disse Robin ridendo, ma la dua risata fu subito sostituita da un'espressione sorpresa "O cazzo, il tuo collo Steve" disse ricominciando a ridere leggermente.
"Shh, sta zitta Robin" le intimó Steve mentre si sedeva "Dai siete stati bravi peró, esattamente dieci minuti".

you are so metal [steddie oneshots]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora