▶️Capitolo 17

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ISABEL'S POV

31 Dicembre

"Mi vuoi sposare?"

La domanda spiazza ogni mia aspettativa, facendomi socchiudere la bocca.

Il ragazzo di fronte a me butta fuori l'aria, probabilmente troppo trattenuta mentre poneva la domanda.

"I-io... Liam... Sono già sposata"

Corruga la fronte e quando sta per aprire bocca lo interrompo.

"Ma... Ma io quel matrimonio non lo volevo, cioè, mi rendo conto di aver commesso una grande cavolata perchè io non amo Richard, amo te, ma... Non posso sposarmi se prima non divorzio e per il divorzio ci vuole tempo, è-è tutto troppo confusionario"

Liam annuisce lentamente, chiudendo il contenitore dell'anello, ponendolo sul comodino e rivolgendo poi lo sguardo sul letto.

L'aria tesa gira intorno a noi, diventa sempre più pesante, insopportabile, soffocante e il silenzio aiuta solo a peggiorare la situazione.

"Aspetterò" la voce del ragazzo esce fredda, dura e sciama di nuovo nel silenzio, mentre i suoi occhi si incatenano ai miei.

"No, no Liam. Non hai capito... Io voglio sposarti, ma questa situazione non me lo permette, dovrei prima divorziare e, ripeto, il divorzio è lungo e non è tanto facile come magari potrebbe sembrare. Se la richiesta sarà ancora valida in futuro... Allora la risposta sarà " affermo prima di tendere le labbra in un sorriso.

Gli occhi di Liam brillano a quelle parole, mentre la stanza viene illuminata dallo scintillio dei fuochi d'artificio che dominano il cielo, colorandolo. Udiamo le voci felici dei parenti in giardino e lo stappo della bottiglia.

Il ragazzo si protende verso il comodino, afferra tremante la scatoletta e, delicatamente, fa scivolare l'anello lungo il mio dito.

"Buon anno, amore mio" esulta, per poi fiondarsi sulle mie labbra.

LIAM'S POV

Le mani di Isabel accarezzano ogni parte di me e non faccio altro che sorridere alla risposta che mi ha dato.

Isabel mi sposerà.

Le do un bacio, con foga, che mano a mano si trasforma in una fusione di due corpi che, unendosi, combaciano alla perfezione, come se fossero stati creati a posta l'uno per stare con l'altro. Il ricordo di questa notte rimarrà per sempre chiuso in queste quattro mura, ma soprattutto, nei nostri cuori che ora, seguendo i corpi muoversi allo stesso ritmo in una danza d'amore, battono all'unisono.

E mentre sono tutti fuori a godersi il cielo stellato e l'aria festiva, sento che non c'è nessun luogo nel quale vorrei essere perchè, di fronte a me, ho la stella più bella e luminosa che abbia mai visto.

01 Gennaio

L'anno nuovo è arrivato e spero accadranno cose belle, solo belle.

Ho trascorso la notte con Isabel... Dopo essere stati insieme nella sua stanza, abbiamo raggiunto gli altri in giardino, festeggiando, ridendo e bevendo champagne. Verso l'una di mattina, tutti i parenti hanno lasciato la nostra casa ed io e Bel siamo andati alla classica veglia di Capodanno, per fortuna, senza far sospettare nulla ai nostri genitori. Arrivati al locale più frequentato della città, ci siamo confusi tra i corpi sudati e eccitati che ondeggiavano eccessivamente nella sala, dirigendoci al bancone di alcolici e promettendo a me stesso di non bere troppo. Così feci, mentre Isabel, sorprendendomi, continuava ad ingoiare tutt'un fiato i vari liquori. Per tutta la serata, stavo attaccato a lei, non la mollavo, era mia e volevo ammazzare ogni ragazzo che la guardava, anche se per un solo secondo.
Finita la serata, Bel aveva gli occhi iniettati di sangue e le guance rosse, scottanti. Dovevo sorreggerla, non faceva altro che sbandare e ridere rumorosamente, non l'avevo mai vista in quel modo. In macchina non smetteva un attimo di cantare a squarciagola, storpiando parole di testi inglesi e facendomi ridere. Si agitava sul sedile, ondeggiando le braccia, con le gambe incrociate. La sua pelle imperlata di sudore provocava in me un certo livello di eccitazione che mi stupì. Giunti a casa, mi ripeteva di dormire con lei e io dovevo tapparle la bocca per evitare di farci scoprire in quelle condizioni. Lei si sbellicava dalle risate, inciampò pure nelle scale e ciò aumentò il suo stato di divertimento, sembrava una bambina e mi inteneriva.
L'ho aiutata a infilarsi il pigiama, mettendo poi i vestiti della serata a lavare... Puzzavano di fumo, alcool e sudore.
Infine ci addormentammo, stretti l'uno accanto all'altra, due corpi innamorati cullati dalle braccia di Morfeo.

Stamattina Anne e mio padre sono usciti e non so a che ora torneranno, spero il più tardi possibile. Isabel è sdraiata accanto a me e non fa altro che lamentarsi del forte mal di testa, accompagno da un bruciore di stomaco.

"Sdraiati per bene" le ordino dolcemente.

Fa come le dico, dopo aver sospirato profondamente.

Mi avvicino maggiormente al suo corpo e, puntando il gomito nel cuscino e reggendomi la testa con la mano, inizio a massaggiarle la pancia, nel punto dove sente il bruciore.

I muscoli prima tesi del suo viso, si rilassano visibilmente, facendo apparire un sorriso sul mio volto, felice di farla stare meglio.

"Graz-"

"Isabel, ho bisogno di-" Anna si precipita nella stanza, interrompendo la ragazza e fermandosi all'improvviso dopo averci visti insieme.

Cazzo.

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 02, 2015 ⏰

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