▶️Capitolo 14

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LIAM'S POV

25 Dicembre

Il corpo inerme di Richard è pallido, in esso non scorre più vita nelle sue vene, bagnato e agghiacciante come l'asfalto su cui giace. Una pozza di sangue rosso invade e circonda la sua testa, malandata dal violento impatto.
Ogni cosa diventa più sfocata, sento il suono delle sirene, il pianto e le urla di Isabel, ormai tutto è diventato un eco lontano, quasi irraggiungibile.
Sono circondato dall'oscurità, il nero più assoluto, un buco nero infinito, forse è successo a me l'incidente e forse sto toccando il punto di morte.

Mi sveglio affannosamente lanciando un forte urlo, come se volessi liberarmi da un peso che occupa la mia anima.
Grondante di sudore e preoccupato.
Ho paura.

ISABEL'S POV

Sento un urlo disperato e inaspettato proveniente dalla stanza di Liam. Mi agito e mi precipito nella sua camera e aprendo la porta sono stupita nel vederlo seduto a gambe incrociate sul letto con la testa tra le mani, pensavo fosse al centro commerciale...
Mi avvicino cautamente al letto e mi siedo accanto a lui, poggiandogli un mano sulla spalla per invogliarlo a parlarmi.
"Ehi...cosa è successo?" dico con voce flebile.
"Ho f-fatto un incubo..." balbetta.
"Cosa hai sognato da farti spaventare così tanto?" Mi incuriosisco.
"Non ricordo nulla, se non immagini indefinite" dichiara con voce spezzata.
Tento di confortarlo e tronco quella conversazione cambiando discorso.
"T-ti ho visto al centro commerciale, cosa stavi combinando?"
"Ehm... I-io mi dovevo incontrare con degli amici per fare un giro..." Dice lui grattandosi la nuca e guardando altrove.

Mi insospettisco perché so che sta mentendo e faccio una smorfia di disapprovazione, mentre grande gelosia si impossessa di me, facendomi gonfiare il cuore dalla rabbia.

LIAM'S POV

Spero solo che creda alla mia scusa, purché banale e ideata sul momento.
Bel non sembra molto d'accordo e la sua tipica espressione imbronciata riempie il suo dolce volto. Vorrei riempirla di baci e svelarle tutto, ma non voglio rovinare la sorpresa che ho pensato per lei.

Sono tornato a casa prima di lei, per non farle sospettare nulla e mi sono comodamente steso sul letto viaggiando con la mente e fantasticando sulla espressione della splendida ragazza quando vedrà il regalo che le ho fatto.

ISABEL'S POV

"Forse è il caso di scendere dagli altri. Ci staranno aspettando per il pranzo" dico, ritornando alla realtà.

La tavola é ricca di pietanze diverse e colorate, da un profumo invitante. Il cibo é così abbondante che sembra fosse stato preparato per un esercito, ma in fondo queste sono le tradizioni natalizie, insieme all'amore e alla gioia di tutta la famiglia.

Il pranzo sta andando abbastanza bene, solo se non ci fosse la presenza di Richard che esaltasse le sue qualità da buon marito.
Non faccio altro che alzare gli occhi al cielo e noto Liam che, seduto di fronte a me, non smette di fare smorfie e facce buffe alle parole dell'uomo da lui non gradito.
Sembra un bambino e io non smetto di ridacchiare.

***
Nel pomeriggio siamo tutti nel salone e i nonni raccontano storie di vecchi tempi ed esperienze, ma Richard cerca di guadagnarsi la loro simpatia risultando alquanto ridicolo, e di tanto in tanto mi ritrovo a sbuffare per le sue battute.
Noto anche che dal lato opposto Liam osserva la situazione silenzioso e sento il suo sguardo su di me e vorrei abbracciarlo e stare insieme a lui in un giorno esilarante come questo.

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