▶️Capitolo 2

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LIAM'S POV
Distrutto. Inutile. Perso. Sono come uno di quei tanti pezzetti di carta strappati e gettati al vento, dimenticato.
Sono spaventato e disorientato da quando ho perso la mia unica bussola: Isabel. Sì, perché lei mi cullava in un mondo dove c'eravamo solo noi, le nostre risate e i nostri sguardi fuggenti.
La ragazza così dolce e radiosa che donava luce alle mie giornate, che grazie al suo splendente sorriso ritrovavo la felicità, ma soprattutto che con il suo vero amore avevo riscoperto me stesso, mi ha abbandonato, e da quando l'ha fatto, io non penso altro che a lei, immagino se è ancora allegra come quel periodo prima che succedesse tutto questo. Penso a come avesse reagito alla vista di una mia lettera tra i suoi scatoloni e se avesse pensato a me e ai momenti che passavamo insieme, come due innamorati.
Dal momento in cui lei è andata via per la sua strada, io sono ritornato ad essere cupo, il mio cuore è ricoperto nuovamente da una corazza di pietra che si era spezzata un tempo per accogliere l'amore e i sentimenti di Bel.

Trascorro la maggior parte del mio tempo tra le lenzuola del letto, soffocando nelle pieghe del cuscino tutti i miei pensieri, ma proprio questa mattina mi sono svegliato infastidito dal vociare che proveniva dal salone.
Scorsi qualche parola e tra queste riconobbi 'Isabel' e 'vacanze', mi alzai dal letto, compagno e amico fidato nei momenti peggiori, e silenziosamente uscii dalla mia camera e mi diressi verso il salone, passando per la porta della stanza di Isabel, che mi fece tornare in mente alcuni ricordi da farmi inumidire gli occhi.
Origliai la conversazione dei due...

"-E questa mattina mi ha chiamato Isabel e mi ha confermato che verrà per le vacanze di Natale" avvisò Anne.

"Sono davvero contento per quella ragazza, merita il meglio. Spero che Richard sia alla sua altezza e che abbia fatto la giusta scelta, sai, si tratta di un matrimonio" finì Paul continuando a sfogliare rumorosamente il giornale.

A quelle parole il mio cuore andò in frantumi. Un matrimonio. Il matrimonio è un grande passo, è il momento in cui scegli la persona con la quale affrontare il lungo viaggio della vita, e Bel, la mia Bel, si è sposata. Delle lacrime iniziarono a scendere lungo le mie guance, bagnando la mia felpa grigia.

Non riuscivo a credere che Isabel mi abbia completamente cancellato dalla sua vita, sostituendomi e amando un'altra persona. Afflitto dal dolore, ma allo stesso tempo invaso dall'ira, corsi in camera sbattendo rumorosamente la porta come fonte di sfogo.

***
Dopo aver passato tutto il giorno a rimpiangere Isabel e ad infuriarmi e addolorarmi per il suo matrimonio, verso sera uscii dalla mia "tana", per sgranocchiare qualcosa e riempire quel vuoto che si era creato nel mio stomaco. Sfortunatamente in cucina trovai Anne, intenta a riordinare e pulire i piatti. Non avevo voglia di parlare con nessuno, tanto meno con lei.

"La prossima settimana, per le vacanze natalizie, Isabel ha deciso di trascorrere le feste, in tranquillità, qui da noi... Quindi ragazzo, ti raccomando di non creare una delle tue sceneggiate furiose, rovinandole il Natale e la sua vita. Ormai tra te e lei é finita, fattene una ragione. Prova anche tu a crearti una nuova vita.
Ti ho avvisato Liam"

Emozionato dall'idea di rivedere Isabel ma furioso per le parole struggenti di sua madre, non risposi e con il capo chino mi diressi in giardino per rilassarmi.

L'aria fresca invernale investiva il mio corpo, ma ci ero abituato ormai. Così mi stesi sul prato umido e l'erba mossa dal vento iniziò a solleticarmi le guance, alzai lo sguardo verso il cielo, ed un agglomerato di stelle luminose e limpide si fece ampio spazio alla mia vista.

"Che spettacolo" esclamai meravigliato, non curante che qualcuno potesse sentirmi.

Tutte le volte che osservo il cielo, penso a lei, penso ai suoi grandi occhi espressivi che adoro, e alla sua bellezza così lucente che avrebbe fatto invidia alle stelle.
In quei pacifici momenti, percepisco il bisogno di stringerla di nuovo tra le mie braccia, di sentirla mia.

Ma lei non è lì con me.

Una stella cadente tagliò il cielo stellato con un movimento immediato, espressi così il desiderio di poter riavere e riabbracciare Isabel ancora una volta.

"Vale la pena provarci..." Pensai.

Ognuno di noi possiede dei desideri, e l'unico di cui ho davvero bisogno è lei. Isabel é il mio desiderio.

Sospirai, incrociai le braccia dietro la testa, chiusi gli occhi e mi rilassai ascoltando i suoni della natura intorno a me.

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