▶️Capitolo 9

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ISABEL'S POV

24 Dicembre

L'aria tesa che incombe intorno a noi mi sta soffocando e non mi accorgo che sto trattenendo il respiro. Liam boccheggia e sbatte più volte le palpebre, come per assicurarsi che la scena presentatagli davanti sia reale. Fissa con gli occhi sgranati il ragazzo di fianco a me, spostando, di tanto in tanto, lo sguardo verso la valigia rossa poggiata per terra.

"Ehm... Bene... Isabel che ne dici di accompagnare Richard nella tua camera per posare la sua roba?" sorride mamma guardandomi.

Annuisco per poi piegarmi e afferrare il manico della valigia. Sento lo sguardo di Liam bruciare sulla mia pelle e arrossisco involontariamente.

"Amore, faccio io. Tranquilla" ridacchia Richard prendendo il bagaglio a mano al posto mio.

"Siete così teneri voi due" afferma mamma.

Non può tenere chiusa la bocca? A quanto pare no.

"Beh, non si tratta del fatto di essere teneri o no. Io amo Isabel, ci amiamo e sposarla è stata assolutamente la scelta più giusta che abbia mai fatto. Spero veramente di passare il resto della mia vita con lei. È una persona fantastica e- mi sento semplicemente l'uomo più fortunato del mondo" risponde Richard sospirando.

Oh no.

Liam tossisce, facendo rivolgere la nostra attenzioni verso di lui, il quale si porta la mano dietro la testa e abbassa quest'ultima imbarazzato.

"Meglio che andiamo... T-tesoro" balbetto insicura sull'ultima parola.

Un sorriso gli illumina il volto.

Mi faccio strada verso le scale e, mentre salgo con l'intenzione di raggiungere la mia stanza, incrocio per un secondo lo sguardo addolorato di Liam... Penso solo a ciò che non potremmo fare in questi giorni. Ci ritroviamo a nascondere il nostro amore, da nessuno accettato né mai capito. Mi ritrovo a pensare che tutto ciò che stiamo facendo sia sbagliato, non dovremmo mentire... Eppure, quando sto con lui, sento che è la cosa giusta da fare. Non posso negare l'amore che provo per lui e nessuno riuscirà a separarci, mai più. O almeno penso, spero... "Per sempre" è una parola così grande... Non esiste un "per sempre", esiste solo nelle favole, mentre nella realtà c'è sempre la morte a stroncare tutto e non possiamo farci niente, è il destino di tutti.

"È una casa... Spaziosa" esclama Richard alzando le sopracciglia.

"Direi..." bisbiglio tra me e me.
"Ehm... Ecco, puoi entrare"

Apro la porta della mia camera lasciandolo passare per primo.

"É bellissima" si guarda intorno e si aggira per la stanza con fare curioso dopo aver abbandonato la valigia ai piedi del letto.

"Mi sei mancata così tanto" si avvicina a me e passo dopo passo un nodo alla gola si fa spazio dentro di me, lo stomaco si contrae. Mi sfiora i fianchi con gli indici, per poi soffiare sulla mia pelle, ma niente brividi. Lascia baci umidi sul mio viso, tracciandone il contorno, ma niente brividi.

Dalla sua spalla, dietro di lui, guardo fuori dalla finestra le nuvole bianche e grigie che dominano il cielo, domandandomi perchè, con Richard, non riesco a provare le emozioni che provo con Liam.

Il ragazzo di fronte a me si allontana dal mio collo e mi guarda negli occhi come se volesse leggerne le varie sfumature che ora li riempiono. Ho tante di quelle domande che mi affollano la mente, tante ancora senza risposta e non capisco quale emozione lascio trasparire dal mio volto.

***
"È pronto!" urla mamma dal piano inferiore.

"Dai, smettila di farmi il solletico!" supplico Richard ridendo e distorcendomi sotto la sua tortura.

Siamo sdraiati sul letto e non la smette di farmi ridere. Mi dà tregua e riprendo il respiro perduto a causa delle troppe risate.

"Amo il suono della tua risata" confessa.

"Ehm... G-grazie" balbetto.

Avvicina la testa alla mia e capisco le sue intenzioni.

"È-è pronto. Scendiamo?" domando nervosa.

Si allontana e aggrotta le sopracciglia. Annuisce e ci rechiamo in cucina dove Liam, mamma e Paul ci stavano aspettando.

"Perchè avete fatto così tardi?" ammicca Paul. Mamma si affretta a dargli una gomitata, facendolo ridacchiare.
"Ehi, ehi... Scherzavo" alza entrambe le mani in segno di resa.

Liam mi guarda con uno sguardo truce, mentre mi accomodo accanto a lui. Richard è di fronte a me.

"Allora Richard, cosa ti ha spinto a venire a trovarci?" domanda curiosa mamma, mentre serve il pranzo delle vigilia di Natale.

"Mi mancava tanto Isabel, prima di tutto. Poi... Beh... Avrei voluto passare il Natale con lei e con voi" risponde non riuscendo a nascondere nella sua voce un po' di difficoltà.

Liam fissa il cibo nel suo piatto e vorrei abbracciarlo e riempirlo di baci in questo istante.

"Liam è un po'... Ehm... Perchè non parla? Gli ho fatto qualcosa?" chiede imbarazzato Richard.

"No, scusate. Sono-sono solo assorto nei miei pensieri" sbuffa sollevando lo sguardo.

"Quindi quando parti?" chiede Liam rivolto all'altro ragazzo.

"Penso di partire la vigilia di Capodanno, sapete, vorrei passarla con i miei a casa" spiega Richard.

"Ottimo..." bisbiglia Liam e, essendo accanto a lui, lo sento benissimo, ma gli altri fanno finta di niente e continuano il loro interrogatorio a Richard.

"Bel, perchè non mi racconti come è stata la proposta di matrimonio?" domanda Paul puntando i gomiti sul tavolo e poggiando il mento sulle mani incrociate.

Liam inspira bruscamente.

"Ehm..." mi schiarisco la voce.
"Quando sono tornata a casa ho notato tutto l'appartamento illuminato dalla luce fioca di alcune candele. Sono entrata in cucina e un tavolo era stato apparecchiato, in maniera romantica, per due. Richard aveva preparato tutto quello per me e la sera stessa mi chiese di sposarlo."

Il ragazzo in questione sorride adorante e allunga il braccio per posare la sua mano sulla mia.

Liam si irrigidisce e noto la tovaglia tendersi verso di lui. Abbasso lo sguardo e capisco che sta stringendo un pezzo della stoffa di essa in un pugno serrato talmente forte da far diventare le nocche della mano bianche. Non voglio che si noti il suo comportamento strano ed è per questo che, da sotto il tavolo, gli stringo rassicurante la mano, costringendolo a mollare la presa. I lineamenti del suo volto, prima tesi, si rilassano notevolmente e il suo respiro si regolarizza.

***
Il pranzo, alla fine, non si è rivelato un momento di massima tensione, anzi, è stato piacevole... Sarà perchè ho tenuto perennemente la mano di Liam stretta alla mia, sotto il tavolo.

"Grazie per il pranzo" afferma Richard.

"Figurati" sorride leggermente mamma mentre termina di lavare i piatti.

Richard non aspetta un altro secondo. Mi prende la mano e corre verso la mia stanza.

Una volta dentro, si volta e chiude la porta a chiave. Tremo.

Si avvicina lentamente a me per poi afferrarmi dai fianchi, sorridendo lascivo.

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